Il naufragio della vita e della speranza
La grande tragedia che è avvenuta in questi giorni nel Mediterraneo con circa 400 immigrati morti, non fa altro che confermare che la missione Frontex – Triton è inadeguata e non permette di salvare la vita a centinaia di persone in difficoltá come invece avveniva con l’operazione Mare Nostrum, che non era la soluzione del problema dei profughi, ma salvava più vite umane.
Sono stati tanti a protestare contro la chiusura della missione Mare Nostrum, ma la “Fortezza Europa” continua a tenere sotto controllo le sue frontiere e con Frontex, se la gente non muore per annegamento, muore per assideramento.
A niente sono valsi gli appelli della società civile, delle associazioni impegnate nell’accoglienza degli asilanti, dal sindaco di Lampedusa e Linosa, Giusi Nicolini, affinchè si cerchi una strada diversa per aiutare e salvare gli immigrati che arrivano dal mare.
Sono state già dimenticate anche le parole di Papa Francesco dette a Lampedusa dopo la grande tragedia dell’Ottobre 2013 – «Gli immigrati che lasciano le loro terre per sfuggire alla fame e alle violenze spesso vivono storie che ci fanno piangere e vergognare: esseri umani, nostri fratelli e sorelle, figli di Dio che, spinti anch’essi dalla volontà di vivere e lavorare in pace, affrontano viaggi massacranti e subiscono ricatti, torture, soprusi di ogni genere, per finire a volte a morire nel deserto o in fondo al mare».
È doloroso e triste essere confrontati nuovamente con queste tragedie, specialmente quando esse possono essere in parte evitate.
Le ACLI Germania ribadiscono che l‘Europa non può rimanere indifferente alle tragedie dei migranti nel Mediterraneo e deve riconoscere che la missione TRITON è fallimentare.
Le ACLI Germania si uniscono all’appello lanciato da Antonio Russo, responsabile nazionale delle Acli all’Immigrazione: «Purtroppo occorre registrare che nell’Europa che protegge i confini, si muore di freddo e per mancanza di soccorso. Il governo italiano dia un esempio di civiltà e di solidarietà a chi fugge da guerre e persecuzioni, ripristinando al più presto la missione Mare Nostrum e riprendendo a salvare vite umane».
Le ACLI Germania si auspicano che di fronte a queste continue tragedie, l’Europa riveda la sua politica nei confronti dei profughi per tornare ad essere terra di accoglienza e non una fortezza che chiude le proprie porte a persone che con disperazione lasciano la loro terra per sfuggire da situazioni di guerra, repressione, povertà.
Duilio Zanibellato
Presidente ACLI Germania
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a cura di L. Rossi (Bochum)
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