Albertoni si rivolge al nuovo Parlamento — Lombardi nel Mondo
Albertoni si rivolge al nuovo Parlamento
Dopo l’elezione dei nuovi Presidenti del Senato, Renato Schifani, e della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, il Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia, Ettore Adalberto Albertoni, ha chiesto formalmente ed in via ufficiale ad entrambi la iscrizione urgente all’ordine del giorno dei lavori del nuovo Parlamento della “Proposta di Legge al Parlamento n. 40 (“Nuove norme per l’attuazione dell’articolo 119 della Costituzione”) approvata dal Consiglio Regionale stesso in data 19 giugno 2007. Questa “Proposta di Legge” della Lombardia è stata a suo tempo immediatamente trasmessa dal Presidente del Consiglio Regionale al Parlamento ed è stata anche integrata – su richiesta del Presidente del Senato di allora, Franco Marini, e del Presidente della Camera dei Deputati di allora, Fausto Bertinotti – in data 3 agosto 2007 di Relazione tecnica conforme alle prescrizioni di Legge 5 agosto 1978 N. 468 riguardanti la quantificazione degli oneri recati da ciascuna richiesta normativa da parte del Consiglio Regionale per il Bilancio dello Stato e le relative coperture. Nessun concreto e formale seguito è stato, però, dato dal Parlamento dopo questi adempimenti.
“Mi è molto gradito” – ha detto il Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia Ettore Adalberto Albertoni – “esprimere ai Presidenti Renato Schifani e Gianfranco Fini le più vive congratulazioni per le loro elezioni ed i migliori auguri di un lavoro concreto, positivo e sollecito nell’interesse della Repubblica, di tutti i suoi Cittadini e di tutte le Istituzioni di autonomia costituzionalmente riconosciute e garantite dall’articolo 114 della Costituzione. Ho immediatamente segnalato ai Signori Presidenti dei due rami del Parlamento che, a nome del Consiglio Regionale della Lombardia, ho provveduto a trasmettere loro in via di urgenza la “Proposta di Legge al Parlamento n. 40 (“Nuove norme per l’attuazione dell’articolo 119 della Costituzione”) approvata dal Consiglio Regionale della Lombardia in data 19 giugno 2007 e decaduta per l’intervenuta fine anticipata della XV Legislatura Repubblicana. Li ho, altresì, informati che il Consiglio Regionale della Lombardia si è fatto parte diligente nel trasmettere a tutti i Parlamentari eletti per la XVI Legislatura Repubblicana l’intera documentazione a stampa relativa all’attività del nostro Consiglio Regionale per l’attuazione della Costituzione riformata e vigente”.
In particolare il Presidente Albertoni ha precisato che: “Questa “Proposta di Legge al Parlamento” riguarda l’attuazione del Federalismo fiscale previsto in modo specifico dall’articolo 119-II comma, Costituzione come “compartecipazione” dei Comuni, delle Province, delle Città metropolitane e delle Regioni in concorso con lo Stato “al gettito di tributi erariali riferibile al loro territorio”. La “Proposta di Legge” si inserisce, quindi, nella più ampia prospettiva di attuazione della Costituzione perseguita negli ultimi venti mesi dal Consiglio Regionale della Lombardia e sorretta da un assai vasto consenso del Consiglio medesimo. Nella “Proposta di Legge” è prevista, tra l’altro, l’attribuzione agli Enti costituzionali d’autonomia dell’80% dell’Iva, del 15% dell’Irpef statale e dell’intero gettito delle accise sulla benzina, dell’imposta sui tabacchi e di quella sui giochi”.
“La Nota ufficiale e formale di richiesta di nuova ed urgente iscrizione di questa “Proposta di Legge al Parlamento” che ho trasmesso ai neoeletti Presidenti” – ha concluso il Presidente del Consiglio Regionale Ettore Adalberto Albertoni “ è una attività non solo dovuta ma doverosa e che vuole garantire la continuità e, soprattutto, avviare la concreta attuazione dell’intenso lavoro – legislativo e costituente – svolto dal Consiglio Regionale della Lombardia dal luglio 2006 e tuttora in pieno sviluppo. Ho ritenuto necessario fare presente ai Signori Presidenti del Senato e della Camera dei Deputati che il Consiglio Regionale è l’Assemblea Legislativa della Lombardia e che, quindi, rappresenta 9.545.000 abitanti, 1546 Comuni, 12 Province e la Città metropolitana di Milano. Ho anche sottolineato che, accanto alla lealtà costituzionale sempre praticata dal nostro Consiglio Regionale nei confronti del Parlamento e dello Stato, è ora più che mai pressante l’esigenza, particolarmente sentita da tutti i Cittadini lombardi e dalle loro Comunità, di ottenere una seria attenzione e delle pronte decisioni sulle richieste che, chiare e molto condivise, provengono dal nostro Consiglio Regionale. Ai Presidenti dei due rami del Parlamento che avvia questa sua XVI Legislatura Repubblicana la Lombardia chiede un segnale preciso ed inequivocabile di costruttivo dialogo istituzionale e di concretezza decisionale e legislativa che, sinora, sono del tutto mancati su materie fondamentali come quelle riguardanti l’applicazione ai territori regionali delle riforme autonomiste e federaliste che sono contenute nel novellato Titolo V, Parte II, articoli 114-133 della Costituzione. Auspico che queste nostre e reiterate richieste abbiano dal nuovo Parlamento e dai suoi autorevoli Presidenti le più esaurienti e soddisfacenti risposte”.
Milano, 30 aprile 2008
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