Visita in Centroamerica del presidente Formigoni — Lombardi nel Mondo
Visita in Centroamerica del presidente Formigoni
Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni (nella forografia con il presidente della Repubblica salvadoregna, Antonio Saca Gonzales), accompagnato dai Sottosegretari alle Relazioni internazionali, Robi Ronza e alle Relazioni con Milano, Angelo Giammario, tra l’11 e il 14 marzo ha guidato una missione istituzionale in tre Paesi dell’America Centrale: El Salvador, Costarica e Nicaragua.
Tema portante del viaggio, insieme allo sviluppo di rapporti istituzionali ed economici con le realtà centroamericane, la promozione della candidatura della Lombardia a sede dell’Expo Universale 2015, anche in seguito ai recenti incontri che lo stesso Formigoni ha avuto nelle scorse settimane a Milano con il ministro del Turismo e la vice ministro degli Esteri della Repubblica del Salvador, Josè Ruben Rochi Parker e Margarita Escobardi e con il sindaco di Managua, José Dionisio Marenco.
“Siamo entrati ormai in una fase prettamente operativa – ha spiegato il presidente Formigoni – Infatti, fra meno di un anno, si dovrà scegliere chi fra Milano e Smirne sarà sede dell’Expo 2015. Ho accolto dunque gli inviti che mi sono arrivati negli ultimi anni per visitare questi Paesi e, di comune accordo con il Governo italiano e il Comune di Milano, mi sono recato in America Centrale per sostenere la candidatura lombarda”.
Formigoni era accompagnato dai sottosegretari alla Presidenza, Robi Ronza e Angelo Giammario, ed ha incontrato le massime autorità dei Paesi centroamericani.
“Questo viaggio è’ stato una grande occasione – ha aggiunto Formigoni – per dare nuovo vigore ai rapporti di collaborazione già in essere, soprattutto in campo socio-sanitario e di cooperazione allo sviluppo”.
Prima tappa a El Salvador dove la delegazione della Regione Lombardia è stata ricevuta dal Presidente della Repubblica, Elias Antonio Saca, dal Ministro degli Esteri, Francisco Lainez e dal Sindaco di San Salvador, Violeta Menjivar.
Al centro degli incontri gli impegni sulla cooperazione allo sviluppo. La Lombardia, infatti, per questo Paese ha finanziato tre progetti per un totale di 300.000 euro: il Progetto “Fornitura di attrezzature mediche, medicinali e materiali edili” all’ospedale di San Miguel; il “Progetto educativo” a S. Roque; il Progetto “Riattivazione economica di aree rurali e di El Salvador colpite nel 2001 da due terremoti e dalla siccità” a Nueva San Salvador, Consonate, Zacatecoluca, Tecoluca.
Incassato il primo “sì” alla scelta di Milano come sede di Expo 2015, Formigoni nella Cattedrale di San Salvador non ha mancato di far visita alla tomba del cardinale Romero, il vescovo ucciso nel 1980 dagli “Squadroni della morte” durante la guerra civile, mentre celebrava la messa.
“Ho voluto iniziare da qui la mia missione – ha detto il presidente della Lombardia – per ricordare la testimonianza di fede cristiana di un vescovo che ha vissuto una profonda condivisione con il suo popolo, specialmente i più poveri. Le relazioni tra Lombardia e El Salvador si stanno considerevolmente intensificando – ha proseguito Formigoni – tra l’altro con il primo volo diretto Malpensa-El Salvador programmato per il 13 maggio prossimo”. Sono dunque molti i campi in cui Lombardia e El Salvador possono collaborare e “proprio per questo – ha aggiunto – ho detto al presidente Saca che non ci interessa solo il loro appoggio all’Expo ma che desideriamo coinvolgerli attivamente nel lungo lavoro di preparazione per dare nuovo vigore ai rapporti con un Paese che ha la nostra stessa eredità culturale”.
La Repubblica salvadoregna, infatti, forte di un’economia che vanta i migliori indicatori insieme a Messico e Cile e un trattato di libero scambio con gli Usa, sta portando avanti una politica infrastrutturale che la renderà sempre più “piattaforma logistica” per eccellenza del Centro America. Come ha spiegato la vice presidente de Escobar è in fase di realizzazione un porto sul Pacifico e si sta studiando un corridoio ferroviario che colleghi Oceano Pacifico e Atlantico (che sia complementare al Canale di Panama) e che colleghi El Salvador con l’Honduras facilitando in questo modo collegamenti e trasferimenti.
In Costarica, dove è presente una consistente comunità di emigrati lombardi, il presidente Formigoni ha visto il vice presidente della Repubblica e Ministro per la Pianificazione nazionale e Politica economica, Kevin Casas Zamora.
Sono stati affrontati temi legati ai rapporti istituzionali tra Lombardia e Costarica e si è fatto il punto sull’integrazione e sulle possibilità di sviluppo della “popolazione” lombarda che rappresenta una comunità dinamica di imprenditori che hanno investito nei settori del turismo, del commercio, delle costruzioni edili, nell’importazione e distribuzione di prodotti e materie prime italiane.
In Costa Rica (dove risultano residenti circa 30.000 lombardi su un numero complessivo di circa 200.000 italiani) sono nate anche l'”Associazione dei Lombardi nel Mondo” e la “Famiglia Mantovana in Costa Rica” . Furono proprio i primi emigrati mantovani che contribuirono alla costruzione della ferrovia Limon-San José, mediante la quale si sarebbero sviluppati i commerci attraverso l’Atlantico.
Momento di grande soddisfazione della giornata è stato l’incontro con Kasas Zamora il quale, dopo aver ascoltato con grande interesse la presentazione della candidatura lombarda illustrata da Formigoni, ha detto “di guardare molto favorevolmente a Milano, una tribuna sicuramente importante per chi, come il Costarica, ha intenzione di essere in prima linea per tutto quello che concerne l’Expo, dalla preparazione dell’evento alla sua concreta realizzazione. Milano – ha aggiunto – ha anche una capacità di irradiazione culturale che pochi altri Paesi hanno nel mondo”.
Zamora, pur non essendo colui che poi dovrà comunicare ufficialmente il sostegno all’uno o all’altro Paese, si è inoltre dimostrato molto sensibile al tema su cui verterà l’Expo del 2015 se organizzata a Milano: “Nutrire il pianeta, energia per la vita”.
“L’alimentazione e lo sviluppo sostenibile – ha spiegato – sono tematiche fondamentali per tutti i Paesi del mondo ma, in particolare, per quelli in via di sviluppo. L’Expo 2015 potrà dunque risultare un canale privilegiato per il trasferimento di tecnologie e know how da parte dei Paesi più sviluppati”.
E in questo senso l’Italia e la Lombardia in particolare hanno davvero tanto da insegnare. “Si aprono importanti prospettive per la nostra Regione – ha detto in proposito Formigoni – Penso in particolare alla formazione e all’Università. A Kasas Zamora ho presentato i nostri migliori progetti con particolare attenzione al campo delle biotecnologie, un settore che grazie al Parco Tecnologico Padano di Lodi sta già dimostrando tutta la sua importanza verso la creazione di un polo di eccellenza nel campo delle biotecnologie applicate al settore agro-alimentare. Gli ho anche spiegato che molte aziende lombarde sono interessate a investire in Costarica e, infatti, stiamo già lavorando alla preparazione di una missione di nostri imprenditori che nei prossimi mesi visiteranno il Costarica”.
L’ultimo “sì”, in ordine di tempo, alla candidatura di Milano per l’Expo 2015 è arrivato dal Nicaragua dove la delegazione lombarda ha avuto incontri con il Presidente della Repubblica, Daniel Ortega, il sindaco di Managua, José Dionisio Marengo e la dirigenza dell’ospedale “La Mascota”, gemellato con la Fondazione IRCCS di Milano.
Un incontro definito “molto cordiale”. Un momento di lavoro durante il quale Ortega ha sottolineato “di vedere con molta simpatia sia la visita del presidente Formigoni che la candidatura milanese, soprattutto se si tiene conto che l’Italia negli anni difficili della Rivoluzione sandinista è stata uno dei pochi Paesi europei ad appoggiare il Nicaragua” aggiungendo di rinnovare, tramite il presidente della Lombardia, il suo saluto a tutte le forze politiche italiane indipendentemente dal colore politico.
Formigoni ha poi concluso la sua missione istituzionale visitando l’ospedale Manuel de Jesus Rivera “La Mascota” che, dal 2005 è gemellato con la Fondazione IRCCS di Milano. Una collaborazione che ha come obiettivo la lotta alle nefropatie infantili e per la quale la Regione ha già erogato un finanziamento di 300.000 euro ed è in procinto di finanziarne una terza annualità con 70.000 euro. Sempre a Managua, nell’ambito di questo gemellaggio, è stato realizzato un progetto di assistenza integrata socio-sanitaria per bambini (in collaborazione con l’Associazione per il Bambino Nefropatico, lo stesso Ospedale La Mascota e il Ministero della Sanità del Nicaragua) che ha permesso di sviluppare un servizio di dialisi-trapianto di rene per i bambini del Nicaragua grazie ad un finanziamento regionale di 30.000 euro.
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