Enel-Endesa Emgesa e Mads citate in giudizio per ecocidio — Lombardi nel Mondo
Enel-Endesa Emgesa e Mads citate in giudizio per ecocidio
La pratica è stata trasmessa, inoltre, alla Procura Generale per scopi disciplinari e il Procuratore Generale ha avviato un’inchiesta contro le aziende per il reato di “danno ambientale”. I costi dei danni causati (200 milioni di dollari USA) sono superiori all’investimento che Emgesa è obbligata a realizzare a titolo di compensazioni sociali e ambientali ed equivalgono a circa un quarto dell’investimento richiesto dal Progetto Idroelettrico “El Quimbo”, stimato in 830 milioni di dollari.
Asoquimbo, attraverso studi di monitoraggio e controllo del Progetto idroelettrico “El Quimbo”, aveva dimostrato l’esistenza di una crisi umanitaria, conseguenza della distruzione delle catene produttive e di sicurezza alimentare, dello spostamento coatto delle popolazioni avallato dalle autorità statali, della disoccupazione, del danno causato agli ecosistemi, delle ricadute psicosociali, della rotture delle reti sociali, dei danni al Patrimonio Archeologico e della violazione di tutti i diritti fondamentali delle persone coinvolte, nonché del diritto collettivo a vivere in un ambiente sano. In base alla valutazione dei fatti e delle prove, la Corte dei Conti determinerà i risarcimenti per le conseguenze su: “mobilità; perdita di produttività marginale della terra; riversamento di materiali nel fiume Magdalena, mancato compimento delle opere di rinverdimento, ritardi nel reintegro di lavoratori nelle zone produttive e nel ristabilimento dei servizi ambientali dei boschi; impatto ambientale su fauna e flora”.
Fulvio Conti, Direttore di ENEL-Italia, azionista di Emgesa, ha sostenuto nel corso della recente Riunione Generale degli Azionisti tenutasi a Roma il 30 aprile 2012, che la sua azienda si distingue in quanto socialmente responsabile e rispettosa delle norme contenute nella Licenza Ambientale e delle leggi in materia, ragion per cui il Governo Colombiano è tenuto a garantirle la sicurezza giuridica. Di conseguenza egli afferma di condividere lo sfratto delle persone che, sempre secondo Conti, “stanno invadendo la proprietà privata delle opere del Quimbo”, quando in realtà si tratta di pescatori che lavorano nel loro ambiente naturale, il fiume Magdalena, chiedendo solo che vengano rispettate le disposizioni previste dalla Licenza Ambientale.
Ora che sono coinvolte nei processi sulla responsabilità fiscale, disciplinare e penale per ecocidi, ENEL, ENDESA, EMGESA e EL MADS saranno disposte a porre fine al danno ambientale sospendendo definitivamente il progetto idroelettrico e a risarcire lo Stato, il dipartimento di Huila e le comunità? O continueranno le loro opere beffandosi della Costituzione e della legge, rispondendo solo al richiamo del denaro e al lassismo di alti funzionari? Forti dei nostri argomenti e della resistenza civile, Asoquimbo proseguirà nella difesa del Territorio e si impegnerà per una politica minerario-energetica sovrana e autonoma.
Miller Armin Dussan Calderòn da A Sud
Professore e Ricercatore presso l’ Universidad Surcolombiana.
Fonte: Unimondo
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