Carlo Borghetti, video-intervista in occasione del convegno in ricordo di Ermanno Olmi — Lombardi nel Mondo

Carlo Borghetti, video-intervista in occasione del convegno in ricordo di Ermanno Olmi

Milano 8 giugno 2018 – Un evento per ricordare il grande regista-poeta a un mese dalla sua scomparsa. Olmi vinse la Palma d’Oro con “L’albero degli zoccoli” e il Leone d’Oro con “La leggenda del santo bevitore”. L’iniziativa si è svolta ieri presso l’Auditorium Gaber annesso a Palazzo Pirelli – sede del Consiglio Regionale della Lombardia. In rappresentanza delle istituzioni sono intervenuti, Attilio Fontana (presidente Regione Lombardia) e Carlo Borghetti (vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia)

 

 

di Maurizio Pavani

 

Il convegno, introdotto dalla consigliera regionale Pd, Paola Bocci (che ha lavorato a fianco del regista al montaggio di alcuni suoi film) e moderato da Fabio Pizzul (capogruppo del Pd in Consiglio regionale) ha visto la partecipazione, tra gli altri, del giornalista, Marco Garzonio (curatore del libro intervista a Olmi su Carlo Maria Martini intitolato “Vedete, sono uno di voi”), dello scrittore Giangiacomo Schiavi e del regista Franco Piavoli. In rappresentanza delle istituzioni sono intervenuti il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana e Carlo Borghetti, vicepresidente del Consiglio regionale che nell’occasione ha voluto ricordare il grande regista, rilasciando una breve video-intervista sul tema.

 

L’INTERVISTA A CARLO BORGHETTI

 

Dopo vari interventi da parte dei convenuti, è seguita la proiezione del film “Torneranno i prati“, ultimo lavoro scritto e diretto da Ermanno Olmi nel 2014 per celebrare i cent’anni dall’inizio della Grande Guerra, attraverso lo sguardo, il sacrificio, le speranze, i momenti di enfasi e sconforto nell’interminabile attesa dei soldati in trincea sulle montagne.

Olmi, è morto a 86 anni ricoverato all’ospedale di Asiago. Il regista di origine bergamasca, nato nel luglio del 1931, ha esordito nel cinema alla fine degli anni ’50 con film come “Il tempo si è fermato”, “Il posto”, “I fidanzati” privilegiando temi e sentimenti che resteranno centrali in tutta la sua lunga carriera. Le persone semplici, la celebrazione delle sue origini rurali e modeste, il quotidiano, il rapporto con la natura, le solitudini.

Tra i suoi film più famosi c’è “L’albero degli zoccoli” con cui vinse la Palma d’Oro al festival di Cannes, uno sguardo poetico sul mondo contadino, a cui è sempre rimasto legato. Altri successi importanti arrivarono con “Lunga vita alla signora!”, premiato al Festival di Venezia con il Leone d’Argento e “La leggenda del santo bevitore”, Leone d’Oro. Nel 1993 per “Il segreto del bosco vecchio”, dal romanzo di Dino Buzzati, scelse Paolo Villaggio, un evento raro per lui che ha sempre privilegiato attori non professionisti. Nel 2001 diresse lo storico “Il mestiere delle armi”, con cui si aggiudicò 9 David di Donatello. Apprezzato a livello internazionale, ha collaborato con registi famosi, tra gli altri, Abbas Kiarostami e Ken Loach con il film “Tickets”. Nel 2008 ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia.

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