Australia. Disoccupati in forte calo — Lombardi nel Mondo

Australia. Disoccupati in forte calo

Un’impennata degli impieghi a tempo pieno come non si vedeva da due anni ha fatto scendere il tasso di disoccupazione dal 5,3% al 5,1%. I dati dell’Istituto di Statistica (ABS) mostrano che ad agosto sono stati creati 53.100 lavori full-time

CANBERRA – Un’impennata degli impieghi a tempo pieno come non si vedeva da due anni ha fatto scendere il tasso di disoccupazione dal 5,3% al 5,1%. I dati dell’Istituto di Statistica (ABS) mostrano che ad agosto sono stati creati 53.100 lavori full-time, mentre gli impieghi part-time sono diminuiti di 22.100 unità. Il guadagno netto è stato di 30.900 posti di lavoro. Il risultato di agosto è superiore alle attese degli economisti, che avevano stimato una crescita di 25.000 posti e una disoccupazione in calo al 5,2%. Il ministro del Lavoro Simon Crean ha definito i dati di ABS “eccezionali”.

“Se si guardano agli ultimi 12 mesi, sono stati creati 350.000 posti di lavoro e tre quarti di questo sono a tempo pieno. Si tratta di un’ulteriore dimostrazione della forza dell’economia australiana, nonostante i segnali preoccupanti che arrivano da altre parti del mondo sullo stato della ripresa”, ha detto Crean.

Statistiche positive anche dalle ore lavorate, salite dello 0,9% ad agosto per un totale di 1,594 miliardi. L’unica area di debolezza rilevata da ABS è il tasso di partecipazione al mercato del lavoro, sceso dello 0,1% per attestarsi al 65,4%. Nell’ultimo trimestre si è registrato anche un leggero aumento del tasso di sotto-utilizzazione del lavoro, vale a dire il numero di persone che sono o disoccupate o che stanno lavorando meno di quanto desidererebbero. Tra giugno e agosto, il tasso di sotto-utilizzazione è salito dello 0,2% ed è pari adesso al 12,5%. Si tratta di un risultato comunque inferiore al picco del 13,7% dell’agosto 2009, quando il mercato del lavoro stava subendo i colpi della crisi finanziaria globale. A maggio del 2008, tuttavia, il tasso di sotto-utilizzazione era di appena il 10%.

Brian Redican, economista della banca di investimenti Macquarie, è del parere che ulteriori cali della disoccupazione metteranno pressione sulla Reserve Bank perché aumenti i tassi d’interesse prima della fine dell’anno. “La forza del mercato del lavoro è straordinaria, soprattutto per quanto riguarda i lavori a tempo pieno”, ha osservato Redican.“La disoccupazione è arrivata al 5,1% e non può andare giù ancora di molto senza creare timori sull’inflazione. Gli ultimi dati non sono abbastanza da far cambiare direzione alla Reserve Bank, ma se continua così la banca centrale potrebbe essere costretta a rivedere al rialzo gli interessi per tenere sotto controllo il costo della vita. Ad ogni modo, una bassa disoccupazione è uno dei problemi migliori che possano capitare”.

Sulla stessa linea Ben Jarman, economista di JP Morgan. “L’economia sta accelerando, il numero di senza lavoro è in calo: sono questi i fattori che normalmente rendono nervosa la Reserve Bank. È mia opinione che i tassi d’interesse resteranno fermi fino alla fine dell’anno per poi aumentare a febbraio 2011. A patto che a novembre i dati sull’inflazione non spingano la banca centrale ad agire da subito sugli interessi”.

A livello statale, il New South Wales ha fatto registrare i risultati migliori di tutta la nazione, con la disoccupazione passata dal 5,5% di luglio al 5% di agosto. Nel Victoria il numero di senza lavoro è rimasto stabile al 5,5%, mentre in Queensland c’è stata una leggera flessione dal 5,6% al 5,4%. In controtendenza il South Australia, dove la disoccupazione è cresciuta dal 5,1% al 5,4%, e il Western Australia, passato dal 4,4% al 4,5%. Dati fermi in Tasmania, dove i disoccupati si confermano pari al 6,4%.Nel Territorio del Nord i senza lavoro sono leggermente cresciuti dal 2,9% al 3%, mentre nel Territorio Capitale sono calati dal 3,2% al 3,1%.

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