L’Europa della pace e dei popoli — Lombardi nel Mondo
L’Europa della pace e dei popoli
Nel 2007 cadono il bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi e il centenario della nascita di Altiero Spinelli.
Si sono già formati in Italia e nel mondo diversi e specifici Comitati per le celebrazioni: alcuni vedono coinvolte direttamente le nostre Istituzioni nazionali e locali.
Per evitare il rischio di una spettacolarizzazione-banalizzazione del mito Garibaldi, basta guardare in profondità alle grandi idee che ha voluto servire e promuovere.
Parlare di Garibaldi significa infatti non solo celebrare l’impresa dei mille e l’unità d’Italia, ma anche ricordarsi dell’emigrazione italiana nel mondo, del Risorgimento costruito nell’esilio di New York e dell’America latina; significa parlare del diritto dei popoli; significa parlare del pensiero democratico moderno.
Così come parlare di Altiero Spinelli significa parlare del federalismo europeo, del progetto ancora incompiuto degli Stati Uniti d’Europa, di come arrivare ad una Costituzione europea che, purtroppo, non viene prevista dal recente compromesso della cancelliera tedesca Merkel .
Non è una forzatura sostenere che esiste un filo rosso che lega i due personaggi. Nell’ottobre 1860, a Caserta dopo la battaglia del Volturno, Giuseppe Garibaldi scrive un Memorandum alle potenze d’Europa perché si facciano paladine dell’unificazione politica del continente in un unico grande stato federale, capace di riordinare dalle fondamenta i rapporti tra i popoli, nel rispetto dei diritti di ognuno.
Negli anni successivi dalla confluenza di esigenze democratiche e pacifiste nasce con sede a Ginevra la Lega per la pace e la libertà, sotto gli auspici di Garibaldi, Victor Hugo e John Stuart Mill. Il primo Congresso di questa organizzazione si tiene a Ginevra nel settembre 1867 con oltre 6000 partecipanti, Garibaldi presidente onorario. In questo periodo Garibaldi diventa fautore dell’idea dell’Arbitrato internazionale come modalità efficace per dirimere pacificamente le controversie tra le Nazioni. Inizia qui la strada che porterà alla nascita della Società delle Nazioni e poi all’ONU: si vedano a questo proposito i lavori di Anna Maria Isastia, dell’Università di Roma e l’approccio transnazionale di Donna R. Gabaccia, dell’ Università del North Carolina.
Nel 1944 sempre a Ginevra, Altiero Spinelli riunisce diverse personalità di movimenti di resistenza che lottano contro il nazifascismo in rappresentanza di otto diverse nazionalità e, sviluppando le idee del Manifesto di Ventotene, lancia la piattaforma federalista del nuovo europeismo. In conseguenza di ciò nel marzo del 1945 ha luogo a Parigi la prima conferenza federalista europea con la partecipazione tra gli altri di Camus, Mounier, Orwell.
Quanti luoghi in Europa e nel mondo hanno visto la fecondità dell’azione e del pensiero di tanti esuli italiani, noti e meno noti, che sono i padri fondatori della nostra democrazia !
Queste celebrazioni, dunque, dovrebbero essere l’occasione per rileggere la nostra storia in modo meno convenzionale, non tanto secondo la coppia ortodossia/revisionismo quanto allargando lo sguardo a fenomeni di portata mondiale che hanno attraversato la nostra storia nazionale.
Per quanto riguarda le celebrazioni di Garibaldi in America Latina, la sua fama non è diffusa solo a Santa Catarina, Rio Grande do Sul, Montevideo dove ha operato politicamente e militarmente, ma in gran parte del pensiero democratico dell’America Latina : si vedano i 12 volumi di Memorie del generale argentino Tomas de Iriarte, l’amicizia con il generale e intellettuale Bartolomè Mitre, poi presidente della Repubblica argentina.
Sarebbe interessante seguire le indicazioni, in gran parte inascoltate, di Indro Montanelli che invitava a riscoprire le tante esperienze umane e culturali del girovagare di Garibaldi nelle Americhe : il lavoro nella fabbrica di Meucci, l’incontro in Perù con la compagna dello scomparso Simon Bolivar, i viaggi mercantili tra il Cile e Canton e l’incontro con l’emigrazione cinese. Sarebbe importante raccogliere e almeno in parte pubblicare in Italiano il punto di vista attuale dei latinoamericani: in Argentina ad esempio sono usciti recentemente due romanzi storici su Garibaldi e Anita, assai discussi. Lo stesso discorso si può fare per Londra, dove operò a lungo Giuseppe Mazzini e dove avvenne una visita trionfale di Garibaldi.
In Europa agisce da tempo un Comitato internazionale Giuseppe Garibaldi per il Bicentenario, sorto a Roma nella primavera del 2004, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Difesa. Animatrice di questo Comitato è Anita Garibaldi ( il nonno è Ricciotti Garibaldi, uno dei figli dell’eroe dei due mondi), strettamente collegata ad un altro Comitato con sede a Nizza : il Comitato Internazionale d’Organizzazione delle Feste del Bicentenario della Nascita di Giuseppe Garibaldi, presieduto da Jean -Pierre Mangiapan ,consigliere provinciale di Nizza.
Il Comitato di Nizza ha organizzato il 14 maggio 2005 il Convegno “Garibaldi e la Massoneria” sotto la presidenza effettiva della pro-nipote e con la partecipazione tra i relatori del Gran Maestro del Grande Oriente Scozzese d’Italia.
La motivazione può essere giustificata : Garibaldi sarebbe stato l’unificatore della Massoneria italiana. Alla sua morte tutte le obbedienze l’avrebbero onorato. Esisterebbe una “loggia” Garibaldi in ogni grande città, Nizza ne conterebbe ben tre . Il dubbio è se queste siano le tematiche più attuali e più importanti. Soprattutto è bene avere qualche preoccupazione per le celebrazioni del 4 luglio 2007 a Nizza. Nessuno mette in dubbio che sia esistita una massoneria democratica, altra cosa sarebbe celebrarla oggi fuori dal contesto storico utilizzando la grandezza di Garibaldi e utilizzando le nostre istituzioni. Anche perché dal punto di vista storiografico il ruolo e il peso della Massoneria in tutto il Risorgimento italiano appaiono assai relativi e distinti rispetto alla Carboneria e alla Giovane Italia di Giuseppe Mazzini: si veda sul tema l’ultima pubblicazione a cura di Zeffiro Ciuffoletti e Sergio Moravia.
Più solidi appaiono finora i contributi della Fondazione Casa America di Genova che nel 2005 ha organizzato un convegno e una Mostra sul ” Risorgimento italiano in America Latina” grazie al lavoro di ricercatori delle Università di Genova e Torino e alle collaborazioni di diversi Archivi e Musei italiani e latinoamericani. A questa Fondazione, presieduta da Roberto Speciale, collabora l’altra pronipote Annita Garibaldi Jallet, del Museo di Riofreddo, Roma.
Da segnalare anche come contributo interessante il libro di Claudio Modena ” Ciceruacchio. Angelo Brunetti capopopolo di Roma patriota del Risorgimento” ( Rizzoli editore, prefazione di Giulio Andreotti) . Il volume è stato pubblicato con il sostegno finanziario della Regione Veneto e darà vita ad un film che sarà inserito nelle manifestazioni internazionali per il bicentenario di Garibaldi.
Per quanto riguarda il programma del Comitato nazionale Altiero Spinelli, gli impegni di massima per il 2007 sono una iniziativa solenne presso il Parlamento italiano e una iniziativa “federalista” presso il Parlamento europeo ( nel 1984 il Parlamento europeo ha adottato il Progetto di Trattato sull’ Unione europea elaborato da Spinelli; un’ala della sede di Bruxelles è intitolata a lui ). A Torino dovrebbe tenersi un importante Convegno di esponenti del pensiero federalista europeo e mondiale, in collaborazione con il Centro studi sul federalismo.
In questa fase sono intervenuto presso gli organizzatori per allargare il quadro delle iniziative previste anche ad altre realtà europee, dove Spinelli ha operato o dove il suo pensiero può risultare di stimolo alla costruzione dell’Europa politica: abbiamo concordato specifiche iniziative a Parigi (in ricordo del primo Congresso federalista), a Ginevra (in omaggio alla Dichiarazione federalista degli 8 movimenti di resistenza), a Londra ( ci sono più alleati di quanto si possa credere dell’ europeismo di Spinelli che, del resto, si è ispirato al federalismo inglese e americano), a Berlino ( la città natale di Ursula Hirschmann, donna di altissimo profilo intellettuale e morale, moglie di Eugenio Colorni, poi, dopo la sua morte, di Altiero Spinelli). Ho proposto che queste iniziative si organizzino congiuntamente come MFE e come Ministero Affari Esteri, Direzione Italiani nel mondo.
MARCO PEZZONI
Movimento Federalista Europeo
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