Gian Paolo Landi di Chiavenna: l’Expo e’ un progetto politico per abbattere il fondamentalismo — Lombardi nel Mondo

Gian Paolo Landi di Chiavenna: l’Expo e’ un progetto politico per abbattere il fondamentalismo

L’ex-Assessore alla sanità del Comune di Milano espone a Lombardi Nel Mondo la sua idea per l’Esposizione Internazionale lombarda del 2015, ed esprime perplessità sull’assenza di una forte politica estera ed energetica del Governo italiano. Solidarietà, opportunità, energia e cooperazione allo sviluppo, ueste sono le parole con cui, in esclusiva per Lombardi nel Mondo, l’ex-Assessore alla Sanità del Comune di Milano, Gian Paolo Landi Di Chiavenna, ha descritto l’Expo che Milano si appresta a ospitare nel 2015.
Gian Paolo Landi di Chiavenna: l'Expo e' un progetto politico per abbattere il fondamentalismo

Gian Paolo Landi di Chiavenna

Secondo il politico di area laica e liberale, che vanta una lunga carriera da parlamentare e membro di Giunta del Comune più importante della Lombardia, l’esposizione internazionale e’ un’opportunita sia per Milano che per l’Italia, che può dare un forte impulso alla cooperazione internazionale: tema su cui il nostro paese e’ tradizionalmente debole. “il motto dell’Expo include la nutrizione e l’energia: due tematiche a cui l’esposizione deve mantenersi fedele – ha dichiarato l’ex-Assessore – Nutrire il pianeta significa compiere un gesto politico perche serve a diminuire le tensioni sociali in aree del Mondo potenzialmente a rischio estremismo, come gli stati africani che si affacciano sul Mediterraneo”.

Per quanto riguarda l’energia, Landi di Chiavenna si e’ detto sostenitore delle fonti rinnovabili e del nucleare. Per questa ragione, ha sollevato forti perplessità sull’assenza di iniziativa da parte dell’Italia in merito, e ha evidenziato come, anche in campo energetico, l’Expo potrebbe incentivare la nostra Penisola a impegnarsi maggiormente. “Parlare di nucleare, soprattutto dopo il no del referendum e la crisi economica, oggi e’ improponibile – ha illustrato l’ex-Assessore – l’Italia paga le scelte dei governo filoambientalisti che ci hanno obbligato a comprare gas e benzina ad alto prezzo da Paesi a cui ci siamo resi fortemente dipendenti”.

Così come in ambito energetico, Landi Di Chiavenna ha illustrato come l’Italia manchi anche di una politica estera. Inoltre, a commento della battaglia fatta propria da Lombardi Nel Mondo per la liberazione della Leader dell’Opposizione Democratica ucraina, Julia Tymoshenko, l’ex-Assessore ha illustrato come anche in tale ambito l’Italia abbia dimostrato la propria scarsa capacita’ di agire sul piano internazionale. “Non so se Julija Tymoshenko sia davvero colpevole, ma la situazione e’ molto sospetta – ha illustrato l’ex-Assessore – Purtroppo, l’Italia in quella parte del mondo non presta l’attenzione che dovrebbe, e non condanna ne’ i processi a sfondo politico come quello alla Leader dell’opposizione ucraina, ne’ le violazioni dei diritti umani perpetrate dai russi in Cecenia e nella stessa Federazione Russa, come l’assassinio della giornalista dissidente Anna Politkovskaja”. In merito, Landi Di Chiavenna ha contestato l’amicizia personale tra il nostro ex-Premier, Silvio Berlusconi, ed il Presidente russo, Vladimir Putin, che, secondo l’ex-Assessore, da un lato ha impossibilitato l’Italia a denunciare violazioni dei diritti umani, e, dall’altro, e’ stato esemplificativo di quanto il nostro Paese sia privo di un corpo diplomatico all’altezza delle situazioni di emergenza e incapace di ottenere risultati.

Matteo Cazzulani

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