Lodi.Storia di nebbie, tradizioni e cucina — Lombardi nel Mondo
Lodi.Storia di nebbie, tradizioni e cucina
Vita dura, quella di campagna, regolata però dai tempi della natura, dalle stagioni e dai loro frutti. Ed ogni stagione aveva i suoi riti, le feste e le tradizioni.
Quella di novembre era indiscutibilmente la tradizione del maiale. Sotto il portico della cascina si consumava l’uccisione del porco, un rito pagano importante per la vita di cascina almeno quanto la religiosa ricorrenza dei morti.
Una volta sacrificato, il maiale offriva tutto ai suoi “aguzzini”, che per fame e per ingegno si erano abituati a non scartare nulla (da cui il detto “del maiale non si butta via niente”).
E tanta abbondanza, che l’animale simboleggiava perfettamente, andava festeggiata: in quei giorni di novembre, nelle osterie dei paesi (che erano l’unico svago dei tempi) le leccornie della cucina venivano offerte ai clienti insieme al vino, fin dalle prime ore della giornata. Pochi fortunati trascorrevano in osteria l’intera giornata, ma molti, dopo l’insolita colazione, prendevano la via del lavoro nei campi, per tornare a festeggiare nel tardo pomeriggio.
Nei primi decenni del Novecento, quando la dieta era povera e la carne in tavola una rarità, il poter mangiare e bere gratuitamente era un evento imperdibile.
Lessi, arrosti, bolliti, cotechini, la trippa: un trionfo di piatti che sono rimasti nella memoria storica dei lodigiani.
In molte case ancora oggi le massaie, specie quelle di una certa età, cucinano la trippa ai primi di novembre.
E nel Lodigiano tale tradizione è stata recuperata dalla Rassegna Gastronomica, l’evento eno-gastronomico conosciuto anche fuori dai confini lombardi. In ogni menu dei 25 ristoranti partecipanti si ritrovano i piatti tipici di novembre, mentre quattro locali in particolare offrono un vero e proprio “souvenir” della cucina di novembre, proponendo il menu tematico della Tradizione: dal 2 al 16 novembre, la Locanda dei Sapori di Borghetto Lodigiano, la Locanda del Sole di Corno Giovine, l’Osteria del Castello di San Colombano al Lambro ed il Ristorante Isola Caprera di Lodi proporranno alla clientela i piatti di una volta.
Nei quattro menu, i clienti potranno rivivere le sensazioni descritte in questo racconto, che più di ogni altro il maestro Bernardo Bertolucci seppe immortalare nel capolavoro “Novecento”.
Fonte: www.welfarelombardia.it
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