Andrea Muzzarelli si è appena trasferito a Londra e ci racconta la sua prima settimana. — Lombardi nel Mondo
Andrea Muzzarelli si è appena trasferito a Londra e ci racconta la sua prima settimana.
Fonte: www.italiansinfuga.com
Prima Settimana a Londra
Si tratta di una decisione che ho ovviamente maturato nel tempo per il convergere di diversi fattori, ma nel mio caso ha avuto un ruolo determinante la vacanza che ho trascorso qui lo scorso agosto. E’ stata una sorta di “prova generale”: ho trovato tramite internet una stanza in affitto, e ho avuto la fortuna di condividere la casa con dei coetanei con cui mi sono trovato benissimo e con cui ho fatto amicizia. Nelle mie peregrinazioni quotidiane da turista ho imparato a conoscere meglio la città e i suoi sobborghi, e me ne sono ancor più innamorato. Quando sono tornato a Bologna, ero sostanzialmente pronto per fare il “salto”.
Dal momento che mi sono trasferito qui soltanto da una settimana, la mia esperienza è ovviamente molto limitata. Quello che posso dire è che sono stato fortunato nel trovare un alloggio. Avevo provato a cercarne uno su internet nelle settimane precedenti la mia partenza, ma si tratta di una strada poco efficace: le case vanno comunque visitate, così come è preferibile conoscere di persona i proprietari (landlord). Bisogna preferibilmente cercare quando si è sul posto, telefonando invece che mandando mail: le mail spesso non vengono lette, e comunque dilatano enormemente i tempi. Chiamare e fissare il prima possibile un appuntamento è a mio avviso la cosa che funziona di più. Io mi sono appoggiato in un piccolo albergo per le prime tre notti, e in tre giorni ho trovato casa. La zona (Tottenham Hale) è periferica ma ben connessa con il centro, e il prezzo dell’affitto molto buono per gli standard londinesi (320 sterline più le spese).
Per gli annunci consiglio di fare riferimento soprattutto a Spareroom [2] e al sito gemello Flatshare [3] che nel mio caso hanno funzionato benissimo. Per chi fosse interessato, Spareroom organizza periodicamente dei meeting gratuiti che hanno l’obiettivo di fare incontrare domanda e offerta in un contesto informale e amichevole: ho partecipato a uno di questi meeting, che si tengono solitamente in un pub all’ora dell’aperitivo. Nel mio caso non ha funzionato perché i prezzi degli affitti offerti erano troppo alti, ma può comunque essere una strada più veloce per trovare un alloggio. Alla chiusura del contratto dovrebbero ovviamente farvi firmare un regolare contratto di locazione (con tanto di testimone), e la somma richiesta come deposito (pari solitamente a una mensilità) non dovrebbe essere trattenuta dal landlord, ma dovrebbe essere versata in un apposito fondo di sicurezza chiamato Deposit Protection Service. Dopo il versamento, il DPS vi assegna un codice che identifica il vostro versamento.
Per quanto riguarda la ricerca del lavoro, io di professione sono un redattore (secondo le regole italiane non posso definirmi un giornalista perché non sono iscritto all’albo), e ho mantenuto alcune collaborazioni con l’Italia con il preciso obiettivo di non essere del tutto scoperto sul piano finanziario anche in questi primi mesi. A parte l’invio dei curriculum, sempre importante, già prima della partenza ho cercato (soprattutto attraverso conoscenze fatte grazie al mio lavoro) di costruire relazioni con persone che vivono e lavorano qui a Londra. Sviluppare una ricca rete di relazioni è sempre e comunque fondamentale, ovunque uno si trovi.
In generale, il consiglio che mi sento di dare a chiunque stia pensando di trasferirsi all’estero è proprio di crearsi anticipatamente qualche conoscenza nel luogo di destinazione. Nei primi tempi le ansie e lo spaesamento sono inevitabili, ma sapere che c’è qualcuno che può darti una mano aiuta tantissimo.
Andrea Muzzarelli è un giornalista e traduttore freelance che si è recentemente trasferito da Bologna a Londra.
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