Donne contro la ‘ndrangheta: quando il Sud ha il coraggio di resistere. — Lombardi nel Mondo

Donne contro la ‘ndrangheta: quando il Sud ha il coraggio di resistere.

Invito a Mantova per il 6-7 febbraio a Maria Carmela Lanzetta Sindaco di Monasterace per promuovere l’educazione alla legalità nelle scuole mantovane. Sarà presente Marco Rossi Doria, Sottosegretario alla Pubblica Istruzione. Sostegno e solidarietà dalla comunità lombarde e italiane all’estero.

Il Distretto Italia della Fondazione Filitalia International di Filadelfia (USA), la Banda degli Onesti, Associazione per l’educazione alla legalità di Milano e il Portale dei Lombardi nel Mondo in collaborazione con  l’Amministrazione Provinciale di Mantova, ha invitato nella città virgiliana  Maria Carmela Lanzetta, Sindaco di Monasterace.

L’iniziativa è sostenuta e promossa all’estero dall’Associazione dei  Mantovani nel Mondo Onlus e dal Circolo Gente Camuna di Zurigo (Svizzera),  gemellato con il sodalizio virgiliano.

In una dichiarazione comune Daniele Marconcini Presidente dell’Associazione  dei Mantovani nel Mondo Onlus, Editore del Portale dei Lombardi nel Mondo ed  Emilia Sina Presidente del Circolo di Gente Camuna di Zurigo (Svizzera)  hanno evidenziato “come il tema della legalità stia diventando sempre piu’  importante anche nel Nord Italia dove oramai dilaga il fenomeno mafioso.

L’invito a Maria Carmela Lanzetta e la presenza del Sottosegretario Marco  Rossi Doria,vogliono essere uno stimolo ed un esempio per formare i giovani.
Fondamentale sarà l ‘apporto dell’Amministrazione Provinciale il cui impegno  è stato garantito dall’Assessore alla Pubblica Istruzione Francesca Zaltieri. E’stato ribadito un impegno a svolgere una attività sussidiaria “per  concorrere “allo sviluppo dell’ordinata e civile convivenza della comunità  regionale attraverso il sostegno ad iniziative di sensibilizzazione della  società civile e delle istituzioni pubbliche, per contribuire all’educazione  alla legalità, alla crescita della coscienza democratica, all’impegno contro  la criminalità organizzata e diffusa e contro le mafie” come recita Legge  Regionale 14 febbraio 2011, n. 2.”.

Una legge che secondo il Consigliere regionale mantovano Marco Carra non ha  trovato una reale applicazione per mancanza si fondi ma che dovrà essere  sostenuta nella prossima legislatura, qualsiasi maggioranza governi la  Regione.

Unanime il consenso delle comunità lombarde all’estero all’iniziativa sia da  parte di Emilia Sina, bresciana dalla Svizzera ma anche da Roberto  Serra, anch’egli bresciano, residente in Lussemburgo. Sostegno e solidarietà  anche da New York da Gianluca Galletto per il quale solo con la  mobilitazione civile delle coscienze si puo’ vincere con le varie mafie.

Maria Carmela Lanzetta e le altre sindache che si definisco Girasoli, si  muovono infatti in una realtà difficile, ma come questo fiore estivo  guardano in alto con coraggio e vitalità, risolute nel proprio impegno  istituzionale, nonostante siano state più volte, vittime di gravi  intimidazioni, decise andare avanti con umiltà, coraggio e senso del dovere.
E’ a queste donne, lontane dai protagonismi e dai salotti televisivi, che  vogliamo dedicare la nostra mobilitazione.

La sindaca calabrese Maria Carmela Lanzetta assieme a Carolina Girasole e  Elisabetta Tripodi, Sindache calabresi come Carmela hanno dato vita un  movimento contro l’ ndrangheta Maria Carmela Lanzetta è la sindaca di Monasterace diventata simbolo della  resistenza alle cosche dopo due attentati e mille sforzi per ristabilire le  regole della convivenza civile nel suo paesino della Locride. Accanto a lei,  in questa primavera delle donne calabresi, altre amministratrici comunali,  che hanno abbandonato professioni di successo e rischiato la vita pur di  mettersi, col buonsenso delle madri, a disposizione della cosa pubblica.
Infine, accanto a loro, e questo è forse il dato più incoraggiante, una  lunga schiera di giovani donne cresciute nelle famiglie di ‘ndrangheta ma  decise a passare dalla parte dello Stato.

La scena si svolge nella farmacia della famiglia Lanzetta. Bruciata. Ad  appiccare il fuoco sono stati quattro figuri che, senza nemmeno il timore  delle telecamere di sorveglianza, hanno versato la benzina dalla finestra  sul retro prima di buttare dentro un fiammifero. E’  successo alle 6 del  mattino del 26 giugno 2011. Giorno della festa dell’Infiorata. Poche ore  dopo il marciapiede di fronte alla farmacia era un tappeto di fiori, un  omaggio della parte sana di Monasterace a Maria Carmela. E le donne del  paese erano già al lavoro le mura annerite “per salvare il salvabile” e  consentire alla sindaca di riaprire al più presto.

Non è finita quella sera, era soltanto l’inizio. Nove mesi dopo, la ‘ndrangheta si è rifatta viva, stavolta a colpi di pistola, sparati contro  la serranda della stessa farmacia e contro l’auto di Maria Carmela. Che però  non si è arresa, ha ritirato le dimissioni che, a caldo, aveva dato  sull’onda dell’emotività: “devo continuare a fare il mio dovere”, ha detto. E ha ripreso a governare uno dei paesi più difficili e remoti d’Italia,  combattuta dai clan ma sostenuta dalla sua gente.

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