Meri Lao racconta… — Lombardi nel Mondo

Meri Lao racconta…

La studiosa Meri Lao, milanese di nascita, emigrante in Sud America e oggi tornata a vivere stabilmente in Italia (Roma) apre il cassetto dei ricordi e ci regala alcuni racconti: dai cantautori latino americani alle proprie origini lombarde.

Meri Lao ha scritto per il cinema, per la radio, per il teatro, ha tradotto dallo spagnolo ed è stata pioniera in Italia nella diffusione delle canzoni di contenuto sociale che giungevano a partire dagli anni’60 dal continente latino americano.
Tra i suoi tanti libri, ricordiamo l’ormai introvabile “Trovatori dell’America Larina”, uscito nel 1977, che raccoglieva profili e traduceva canzoni di Atahualpa Yupanqui, Violeta Parra, Daniel Viglietti, Chico Buarque de Hollanda e Silvio Rodríguez.
Meri Lao ha voluto regalarci questo racconto per frammenti, attinto dal proprio inestimabile bagaglio di ricordi legati alla trova latina. Lasciamo a lei la parola.

…su Silvio Rodriguez…

L’ho conosciuto a Cuba, nel 1967. Ero stata invitata da F.C. in persona, attraverso François Maspero, l’editore del mio primo libro “Basta, Chants de témoignage et révolte de l’Amérique Latine”. Poi, quando mi sono trasferita là, frequentava casa mia, alla chetichella, con Pablito e Noel, la sua chitarra e i suoi testi: un blocco più alto che largo rilegato con due viti a farfalla. La loro “poetica” e il loro atteggiamento adolescenziale erano in discussione. Io, col mio bagaglio di musica classica e di canzoni, che lavoravo all’ICAIC (progredito), all’ICR (tradizionalista) e alla Casa de las Américas (intellettualità letteraria), li ho aiutati a “sfondare”: mi consideravano una sorta di madrina (laica, please). Quando ho scritto “Trovatori dell’America Latina” ho chiesto a Silvio di mandarmi fotocopiati i testi delle sue canzoni, vigliacco se l’ha fatto: così ho dovuto trascriverli da musicassette di fortuna, cercando di ovviare ai suoi difetti di pronuncia e di articolazione…
Silvio l’ho rivisto ultimamente all’Avana, abbiamo passato insieme un Capodanno a casa di Ada Santamaría (la sorella Haydée, la fondatrice di Casa, si era suicidata, come la Violeta chilensis), e ora che nessuna di queste tre donne eccezionali c’è più, e si parla così poco di loro, mi lascio invadere da una sana malinconia. Nella quale si inserisce Noel, che sempre ha sofferto di essere il figlio di cotanto padre…

…sui trovatori latini…

Comunque, tutti i miei Trovatori sono andati al Tenco, grazie ad Amilcare, che teneva in alta considerazione il mio giudizio su quest’area culturale. Meno Violeta Parra (alla quale solo l’anno scorso hanno fatto il doveroso omaggio di un documentario, ma questo è un altro tema), Atahualpa Yupanqui, Daniel Viglietti, Chico Buarque e Silvio sono stati a Sanremo.

…sulle proprie origini lombarde…

Non voglio chiudere questa pappardella senza rimproverarti di non avermi mai consultata come “lombarda nel mondo”. Figuro nel dizionario delle donne lombarde, con la Valeri, la Merini, la Romano, la Duse e la Ermenegarda dell’VIII secolo! Ho lavorato al tema “Il tango e l’emigrazione italiana” , componendone un DVD. Mio padre è partito da Milano per il Sudamerica nell’anno 1920, con mia madre, e ha istallato a Porto Alegre, a Buenos Aires e a Montevideo le prime fabbriche per fare la pasta. Era tanto conosciuto che gli arrivavano le lettere “Camillo Franco, Sudamerica”. Non basta?

foto tratta dal sito www.sirenalatina.com dal quale si possono ottenere maggiori informazioni su Meri Lao.

L’articolo è tratto da www.canzonelatina.org

 

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