Un Piano Territoriale per i Navigli, in prospettiva Expo — Lombardi nel Mondo

Un Piano Territoriale per i Navigli, in prospettiva Expo

Le linee guida sono la valorizzazione e la tutela del sistema delle vie d’acqua lombarde. Un grande parco lineare nord-sud per collegare la Darsena con il sito dell’esposizione 2015.

Il Piano dei Navigli è stato approvato a larga maggioranza dal Consiglio regionale, con 60 voti su 63.

 A favore PdL, LN, UdC, Pd, SEL e Pensionati,  contrario solo il Gruppo Italia dei Valori.
Il Piano Territoriale d’area dei Navigli (PRTA) è lo strumento di programmazione territoriale che riguarda l’area dei Navigli: un’articolazione  del Piano territoriale regionale con un forte significato strategico e la possibilità di dare indicazioni vincolanti agli Enti locali.
Le linee guida sono la valorizzazione e la tutela dell’identità del sistema delle vie d’acqua lombarde, nel rispetto della caratterizzazione naturale, culturale e storica del territorio, con una particolare attenzione a limitare il consumo di suolo” ha spiegato Giorgio Pozzi (PdL), Presidente della Commissione Territorio e relatore del provvedimento. Il territorio dei navigli lombardi -che è vicino alla metropoli e comprende 51 comuni- “costituisce un ambito molto significativo per le future trasformazioni territoriali” come ha sottolineato Pozzi: “Vi è la possibilità di governare il processo di sviluppo in un territorio molto delicato, che riesce ancora ad esprimere i caratteri peculiari della Lombardia”.
L’obiettivo generale del Piano è dare un’immagine unitaria dei Navigli,  e al proposito si prevede l’istituzione di una commissione unica per il paesaggio, con l’intento di creare un solo referente per tutte le attività che ruotano intorno ai navigli.

La delibera stabilisce che siano  preservate le aree libere presenti all’interno della fascia  di 100 m dalle sponde dei Navigli e per una larghezza di 500 m quando ci si trova in presenza di aree agricole e   indica gli indirizzi per la valorizzazione del territorio agricolo e ambientale.
Il Piano, che assume un significato ancora maggiore in previsione dell’Expo 2015, prevede anche  la realizzazione di un grande parco lineare nord-sud sul versante occidentale di Milano, per collegare la Darsena con il sito dell’esposizione e individua un “corridoio” sostenibile, su cui sono previste prescrizioni di varia natura che hanno lo scopo di preservare e ripristinare le aree necessarie alla riqualificazione del bacino dell’Olona. Fa poi parte del “pacchetto” la promozione di una rete di ospitalità diffusa (agriturismi e bed & breakfast) alternativa, ma non concorrente, alle grandi catene alberghiere e il sostegno alla mobilità dolce (piste ciclabili e vie d’acqua).

E’ significativa la valorizzazione della grande testimonianza e dell’eredità storica che i Navigli rappresentano” ha sottolineato Enrico Marcora (UdC), che ha presentato, insieme a Francesco Prina (PD) un ordine del giorno, approvato dall’Assemblea, che impegna la Giunta a verificare la fattibilità del progetto di riaprire alcuni tratti dei Navigli nella cerchia della città di Milano.

Il Piano “è uno strumento importante, che sarà perno della programmazione strategica regionale “ ha affermato Prina (PD), esprimendo la sua soddisfazione per un percorso , ha ricordato “iniziato nel 1998, quando i Comuni dell’Est Ticino sollecitarono la Regione ad occuparsi dei Navigli, dopo 50 anni di oblio figlio di  un cieco modernismo”.
Soddisfazione è stata espressa anche da Davide Boni, Presidente del Consiglio regionale e Assessore al Territorio nella passata legislatura, che ha sottolineato: “ L’idea di fondo , a cui si è lavorato già nella VIII legislatura, è il rilancio delle vie d’acqua e il progetto di investimenti su infrastrutture alternative ecologiche”.

Si tratta di uno strumento di programmazione territoriale di nuova generazione”, ha detto  Roberto Pedretti (LN), il primo Piano d’Area approvato dalla regione Lombardia, come ha ricordato l’Assessore al Territorio Daniele Belotti, “ che – ha sottolineato Belotti- è stato messo a punto con uno spirito di grande condivisione e partecipazione alle scelte da parte degli enti locali e territoriali”. Si tratta di “promuovere uno sviluppo sostenibile” ha sintetizzato l’Assessore “in armonia con il principio di identità, che ci sta a cuore, e di risparmio di suolo.”

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