Simone Paoletti. Lezioni dopo dodici anni di Thailandia — Lombardi nel Mondo

Simone Paoletti. Lezioni dopo dodici anni di Thailandia

Simone Paoletti condivide la sua esperienza pluriennale di emigrazione a Phuket, Thailandia. “su consiglio di un amico che aveva visitato la Thailandia decisi di verificare facendo un primo viaggio di avanscoperta e rimasi colpito dalla facilita nel creare relazioni”

Simone Paoletti condivide la sua esperienza pluriennale di emigrazione a Phuket, Thailandia.

 

Ci racconti il percorso che ti ha portato in Thailandia?

 

All’età di 26 anni ho sentito la necessità di cambiare aria e in un primo momento avevo pensato di trasferirmi in Centro America in quanto la lingua spagnola mi avrebbe aiutato non parlando inglese poi su consiglio di un amico che aveva visitato la Thailandia decisi di verificare facendo un primo viaggio di avanscoperta e rimasi colpito dalla facilita nel creare relazioni anche masticando un inglese veramente scarso che però nel giro di pochi mesi migliorò. per i primi 5 anni ho fatto un pò il pendolare lavorando in Italia nel periodo estivo e trascorrendo l’ inverno al caldo. Poi ho messo su famiglia e non avevo più la voglia di starne lontano per lunghi periodi, per questo mi sono trasferito qua definitivamente.

 

Com’è cambiata Phuket negli ultimi 12 anni?

 

Phuket negli ultimi 12 anni è cambiata notevolmente se uno la vedesse adesso a distanza di cosi poco tempo non la riconoscerebbe affatto, basti pensare che 12 anni fà ancora molte strade non erano asfaltate e le poche che c’erano erano a 2 corsie. Oggi manca solo la metropolitana, per il resto sono quasi tutte strade a minimo 4 corsie, sorgono centri commerciali come funghi che ad oggi se ne può contare quasi 20 contro gli appena 2 di qualche anno fa.

Il settore economico che ha registrato il maggiore sviluppo è senza dubbio quello edile e immobiliare portando i prezzi dei terreni ai livelli di quelli europei se addirittura in alcuni casi forse maggiori. tanto per fare una stima posso affermare con certezza che i valori dei terreni di Phuket raggiungono le 50 volte di quelli della media tailandese.

 

Cosa fai a Phuket?

 

Io a Phuket lavoro nel settore edile, ho cominciato qualche anno fa quasi per scherzo o per necessità in quanto avevo da fare dei lavori in casa e da allora un lavoretto qua una ristrutturazione là, oggi sto realizzando delle villette per conto terzi.

 

Quali attività lavorative sono aperte agli Italiani per mantenersi a Phuket?

 

Le attività più gestite dagli Italiani a Phuket sono i soliti ristoranti, piccole pensioni e intrattenimento (bar, locali notturni ecc…) devo dire che non hanno molta inventiva e anche pochi capitali da investire quindi il più delle volte prendono fregature che si tirano l’un l’altro.

 

Che visto serve per lavorare in Thailandia come Italiano?

 

Lavorare in Thailandia per gli stranieri è molto complicato perché non possiamo svolgere alcuna mansione manuale, la quale è riservata strettamente ai Thai. Noi possiamo investire in attività, gestire delle società a maggioranza Thai o nel caso si abbia dei ristoranti insegnare ai Thai la cucina italiana. I visti per poter lavorare in Thailandia sono di due tipi: “NON IMMIGRANT B” (business) e “NON IMMIGRANT O” (other). Il secondo lo si può ottenere solo nel caso si sia sposati, si abbia parentela stretta in Thailandia o compiuto i 50 anni di età con capitale sufficente depositato presso una banca Thai e una rendita di circa 1.000$ al mese.

 

Che consigli daresti a chi vuole seguire le tue orme?

 

A chi volesse seguire le mie orme consiglierei di visitare prima il luogo a lungo e valutare bene le scelte, sconsiglierei di rilevare gestioni di società già avviate che in un primo momento sembra la via più comoda ma si rivelano sempre dei bidoni.

 

 

http://www.italiansinfuga.com/2010/11/26/lezioni-dopo-dodici-anni-di-

thailandia/?awt_l=56q6U&awt_m=1gavtGc18fH3bG

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martedì 28 Gennaio, 2020