Il Parco tecnologico padano entra in piattaforma Regione Lombardia
Il network costruito dal Pirellone, che punta ad attirare le industrie e ad investire sulla realizzazione di prodotti farmaceutici, ha all’attivo 42 progetti finanziati, di cui 39 attivi. Con il debutto del centro di ricerca per le biotecnologie agroalimentari di Lodi sulla piattaforma hi-tech targata Regione Lombardia si “amplia la fascia d’intervento anche al settore agroalimentare”, sottolineano dalla Regione in una nota. “Vogliamo essere partecipi e protagonisti nello sviluppo tecnologico europeo”, assicura Luciano Bresciani.
L’intesa siglata oggi e’ stata occasione per discutere anche del futuro e delle prospettive per i giovani ricercatori che operano nel polo. Attualmente l’Italia destina alla ricerca “l’1,1% del Pil nazionale, di cui il 64% deriva da risorse private – sottolinea Bresciani – contro il 3,3% del Pil di regioni come il Baden Wuerttemberg e la Baviera (3,2%). I nostri cervelli quindi sono attratti dall’estero perche’ in Italia il numero chiuso nega la possibilita’ di creare cultura”. Un’occasione per il polo e’ rappresentata dall’Expo 2015, in vista della quale il Pirellone intravede possibilita’ di stretta collaborazione, anche in base all’accordo siglato nel giugno dello scorso anno da Fondazione Parco Tecnologico Padano ed Expo 2015. I temi sono legati allo studio degli effetti della globalizzazione agroalimentare e, in particolare, alle minacce rappresentate dalle infezioni e dalle potenziali epidemie.
Fonte: www.libero-news.it
10/10/2011
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