Terra e reddito per le popolazioni di Candido Mendes — Lombardi nel Mondo

Terra e reddito per le popolazioni di Candido Mendes

L’Emilia Romagna esporta in Brasile il modello delle “Partecipanze agrarie”. L’iniziativa è promossa dal Comitato di coordinamento e studio delle Partecipanze agrarie emiliane, dall’onlus “Pace Adesso” e dal Comune di Medicina

BOLOGNA – Una “Partecipanza agraria” a Candido Mendes, nello Stato del Maranhao, uno dei più poveri del Brasile, per garantire la terra e un reddito alla popolazione locale secondo il millenario modello delle “Partecipanze agrarie emiliane”, particolare forma di proprietà collettiva di origine medioevale, ancora presente in alcune province emiliano romagnole, tra cui Bologna, Modena e Ferrara. L’iniziativa, promossa dal Comitato di coordinamento e studio delle Partecipanze agrarie emiliane, dall’onlus “Pace Adesso” e dal Comune di Medicina, è stata presentata a Bologna, alla presenza dell’assessore regionale all’agricoltura, Tiberio Rabboni.

L’assessore ha ricordato la “funzione propulsiva che le Partecipanze agrarie hanno avuto storicamente in Emilia, promuovendo ad esempio la bonifica dei terreni e coniugando il diritto alla terra con la capacità di creare un forte senso di comunità. Questo modello può costituire ancora oggi una risposta valida in realtà con forti problemi di sviluppo come il Brasile”.

Il progetto, che è stato illustrato nel dettaglio da Giampietro Parenti, presidente di “Pace Adesso” si è concretizzato nell’acquisto di un’azienda agricola di 340 ettari a circa 30 chilometri da Candido Mendes, la “Fazenda Boa Esperanza”, trasformata nei giorni scorsi in “Partecipanza agraria”, con uno Statuto mutuato da quello delle Partecipanze emiliane. Ciò significa che il terreno dell’Azienda sarà diviso in quote, assegnate in rotazione ai 40 soci, con estrazione a sorte ogni 8 anni, e diritto di trasmissione per via ereditaria ai successori legali. Ogni socio avrà anche in proprietà un’abitazione.

Una formula che per il senatore Giovanni Bersani, patrocinatore del progetto “può dare orientamenti utili in una realtà come quella del Brasile, alle prese con la riforma agraria e con elevati problemi di disgregazione sociale. L’assegnazione a rotazione coniugata al diritto di proprietà e di trasmissione ereditaria può infatti contribuire a legare la popolazione locale alla terra, riducendo l’emigrazione verso i grandi centri urbani, stabilizzando le famiglie e rafforzando il senso di appartenenza”.

“Oggi le proprietà collettive come quelle delle Partecipanze – ha aggiunto Michele Filippini, presidente del Comitato di coordinamento e studio delle Partecipanze Emiliane – sono viste come un aspetto folcloristico, invece questo modello può ancora esercitare una funzione di grande utilità, esportando in realtà come il Brasile, un modello di sviluppo che in Emilia ha una storia lunga 900 anni”. (aise)  

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