LE POSTE TASSIANE (13) — Lombardi nel Mondo
LE POSTE TASSIANE (13)
Nuovi tentativi di rendere governativa la Posta furono fatti inutilmente: e un nuovo contratto (a. 1784) venne conchiuso con la famiglia de Tour e Taxis.
Il 14 febbraio 1806 re Massimiliano I confermò al principe de Tour e Taxis il titolo di maestro ereditario delle Poste Bavaresi. Due anni dopo furono riprese dalla stessa famiglia, mediante una indennità, ma sotto la sorveglianza dello Stato.
Nel 1666 un conte Tasso era Gran Maestro ereditario delle Poste del Sacro Romano Impero.
Nel 1681 il conte Eugenio Alessandro Tasso (a. 1676 – 1714), figlio e successore del conte Lamoral Claudio Francesco, venne nominato principe reale di Spagna da re Carlo II, ed il 19 febbraio dello stesso anno ottenne la carica ereditaria della provincia sovrana di Hennegau. Il 4 ottobre 1695 fu decorato dell’Ordine del Toson d’oro, onorificenza che da allora in poi fu sempre conferita a tutti i suoi successori che figuravano a capo della Casa principesca. L’imperatore Leopoldo I lo nominò suo cameriere, principe dell’Impero tedesco, titolo trasmissibile per eredità.i Al principio dell’anno 1702 la residenza della famiglia principesca, che sino alla fine del secolo XV era sempre stata in Bruxelles, per causa delle turbolenze della guerra di successione ispano-austriaca, venne trasferita a Francoforte sul Meno. Il 26 novembre 1704 ebbe luogo la nomina del principe a membro della Dieta pel Circolo elettorale renano con seggio e voto immediatamente vicino al principe di Aremberg.
I suoi figliuoli, principi Enrico Francesco ed Inigo Lamoral vennero incorporati (a. 1696-1697) nel collegio dei canonici nel Capitolo metropolitano di Colonia con relazione al Capitolo di Augusta. Il principe Inigo Lamoral, che era il primo luogotenente colonnello dell’imperatore, cadde sul campo di battaglia a Belgrado il 16 agosto 1717 dopo glorioso combattimento. Anche il conte Antonio Alessandro, fratello minore del principe Eugenio Alessandro, militò come volontario nell’assedio della fortezza di Neuhaüsel tenuto dai Turchi e morì il 6 giugno 1683.
Col regime del principe Anselmo Francesco (a. 1714 – 1739) incomincia il periodo di grande estensione postale della Casa Principesca del Circolo svedese, la quale con l’acquisto dei territori Friedberg-Scheer elevati a Contea immediata dei Principi imperiali, raggiunse un tal apice di grandezza che d’allora in poi le prerogative imperiali e la sovranità della Casa Principesca vennero ovunque riconosciute. Nell’anno 1729, sotto la direzione dell’architetto italiano Dell’Opera, il principe Anselmo Francesco mise mano alla costruzione del palazzo principesco di Francoforte sul Meno, nella principale contrada della città detta Eschenheimer che servi di residenza alla famiglia. Questo superbo edificio dal 1815 al 1866 fu il luogo delle assemblee della Confederazione germanica e 1’abitazione del deputato presidente; e il 1° aprile 1895 passò in proprietà dell’amministrazione postale.
Il governo del principe Alessandro Ferdinando (a. 1739 – 1773) riuscì per la Casa Principesca di somma importanza. Fu sotto di lui che avvenne 1’istituzione del reggimento dei dragoni «Taxis», la nomina del principe all’ufficio di Commissario principale, 1’elevazione del Generalato delle Poste imperiali a feudo del trono, 1’ammissione del principe con seggio e voto nel Collegio dei principi imperiali avvenuta il 30 maggio 1754 e la fondazione della linea collaterale principesca col matrimonio del principe Alessandro Ferdinando con la sua terza consorte Maria Enrichetta Giuseppa principessa di Fürstenberg-Stühlingen; mentre la progenitrice della linea principale della Casa principesca, la prima moglie del principe Ferdinando Alessandro, Sofia Cristina Luigia, morta a Bruxelles il 13 giugno 1739, era diventata margravia di Brandemburgo-Bayreuth.
Il 1° febbraio 1743 il principe Alessandro Ferdinando di Thurn e Taxis, conte di Valsassina, barone d’Impden, Signore delle franche Signorie imperiali di Egligen e Osterhofen, ecc., Maresciallo ereditario della provincia imperiale di Hennegau, Consigliere effettivo dell’imperatore, Cavaliere degli Ordini Reale-Polacco dell’Aquila bianca e di S. Uberto, generale dell’Imperatore (titolo questo trasmissibile per successione), primo maestro postale-imperiale del Sacro Impero, dall’imperatore Carlo VII veniva assunto con decreto imperiale all’ufficio di effettivo Imperiale Commissario-Principale e suo rappresentante presso la Dieta generale degli Stati in riguardo alle sue alte qualità principesche ed esimie doti dell’animo suo, del suo senno illuminato, della sua integrità e della sua esperienza dimostrata «in publicis». Il principe doveva sempre presiedere la Dieta in nome dell’imperatore, mostrare la massima diligenza, consultare, abrogare e far eseguire tutto quanto si richiedeva pel pubblico bene. Era suo ufficio tutelare fedelmente la maestà imperiale e l’impero contro ogni pericolo, osservare sempre le leggi del Sacro Romano Impero e portare con sé nella tomba quei segreti che non dovevano essere rivelati.
Fine tredicesima puntata
A cura di Luigi Rossi (Bochum)
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