Leda Tettamanti
Ormai sono passati 6 mesi da quando sono partita per l’ America e mi sembra che sia passata una vita. Mi ricordo benissimo quel giorno: era il 31 di luglio del 2007, quando ho dovuto salutare, con tanto rimpianto, la mia famiglia e poi ho preso l’aereo per New York e, da lì, sono arrivata a Brainerd , in questo stupendo paesino nel nord del Minnesota.
Vivo in una famiglia ospitante e frequento un liceo con 2.000 studenti americani e 20 studenti stranieri.
La mia famiglia è molto simpatica e gentile, ho 4 sorelle e un fratellino.
La mia mamma ospitante è per metà italiana e, probabilmente, ha degli antenati che provengono da Como, la mia città. Addirittura c’è una comunanza del mio cognome con quello dei suoi avi: che casualità!
Con loro ho condiviso molte cose e ho visitato diversi luoghi suggestivi della regione intorno a Brainerd.
I primi mesi della mia esperienza sono stati difficili , non conoscendo bene il posto, la famiglia, la popolazione americana, la lingua, la cultura, i modi di vita e di pensare degli americani .
Poi, iniziando la scuola e conoscendo un po’ di persone, i giorni sono passati in fretta tanto che ad oggi non mi sembra vero che siano passati ben 6 mesi.
Mi rendo conto di avere arricchito molto me stessa: o meglio mi si è aperto un orizzonte sulle cose che mi permette di rappresentarmi il mondo in modo assai diverso da prima: ora ben più aperto a tante possibilità che prima non sapevo neppure esistessero e, soprattutto, consapevole della piena libertà che ho di scegliere la soluzione a me più adatta.
Sono diventata non solo indipendente, ma ho capito che nella vita bisogna adattarsi ed anche un po’ arrangiarsi, volendo bene ed amando le persone perché l’esistenza è breve, quasi un soffio, quindi la devi vivere con passione ed intensamente dandole un senso, perché altrimenti, alla fine, non sapresti spiegarne neppure a te stessa il significato.
Oltre a me stessa ho conosciuto anche una cultura veramente differente dalla nostra, ho imparato una nuova lingua e costruito importanti amicizie americane e straniere.
Ho visitato molti luoghi e ho vissuto uno degli inverni più freddi della mia vita arrivando ad assaporare l’emozione dei meno quaranta gradi.
La scuola americana è molto diversa dalla nostra scuola: studi nuove materie, talvolta anche molto inusuali come fotografia, cucina, televisione, cucito e sport all’ aperto.
Detto questo, volevo ringraziare molto la mia cara famiglia che mi ha permesso di fare questa importante esperienza che consiglio a tutti, perché, veramente ti apre la mente conoscendo e capendo il valore delle persone e delle cose.
Forza e coraggio vi consiglio di affrontarla divertendovi il più possibile
Leda Tettamanti
Raccolto da Ernesto R Milani
Ernesto.milani@gmail.com
14 febbraio 2008
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