Intervista all’editore Silvano Negretto — Lombardi nel Mondo

Intervista all’editore Silvano Negretto

Nelle parole di Silvano Negretto, fondatore dell’omonima casa editrice, l’entusiasmo e la voglia di lottare per raggiungere il sogno, ampliando il concetto illuminista, di estendere il diritto alla fruizione dell’arte ai non vedenti. Questo il più ambizioso progetto dell’editore da me intervistato nel centro di Rio de Janeiro, di Marco Stella

Nelle parole di Silvano Negretto, fondatore dell’omonima casa editrice, l’entusiasmo e la voglia di lottare per raggiungere il sogno, ampliando il concetto illuminista, di estendere il diritto alla fruizione dell’arte ai non vedenti. Questo il più ambizioso progetto dell’editore da me intervistato nel centro di Rio de Janeiro.

 

 

Silvano Negretto si trovava a Rio per sondare il mercato brasiliano, un mercato in forte crescita dove il numero dei lettori, nonostante le statistiche di bassa vendita, é in grandíssimo aumento per il rapido progresso economico del paese.

 

D- Quale la Sua impressione del Brasile?

R- “Una società accogliente, ho avuto una idea molto positiva a riguardo della gente, sono aperti, disponibili. Si nota comunque una netta divisione in classi sociali, e indubbiamente la mancanza di una educazione cívica che faccia capire alla fetta meno abbiente quali siano i loro diritti, sì, indubbiamente è questo, la mancanza di coscienza del diritto.”

 

D- Mi parli del Suo esoridio, del suo passaggio dall’insegnamento all’editoria

R- “Dopo anni dedicati all’insegnamento ho voluto estendere il mio amore per la cultura, intendendo il  concetto di cultura in senso illuminista, come una missione che mira all’emancipazione. Questo per me era l’insegnamento e continua ad esser l’editoria. Ho aperto la casa editrice da tre anni, una piccola casa editrice di nicchia, con venti titoli, mi occupo di scienze sociali, scienze umane, filosofia, antropologia, etnografia, con occhi di riguardo all’emancipazione in relazione  alla globalizzazione. È un modo di far politica nel vasto senso del suo termine.”

 

Il concetto inoltre è ripreso nel sito internet della casa editrice : www.negrettoeditore.it

 

“A chi ci rivolgiamo

Crediamo che esista un pubblico interessato all’attualità, alla “politica” nel suo senso nobile,  disponibile ad informarsi ed a partecipare alla vita civile, cosciente dei propri diritti e doveri,  desideroso di svolgere il proprio ruolo sociale nel migliore dei modi.

Avvertiamo un bisogno sempre più esteso di riflessione critica, di dialogo, di democrazia, di informazioni sui grandi valori ideali (i diritti individuali, la giustizia sociale…). Riteniamo che sia diffuso nella società  l’interesse per la ricerca di verità, autenticità e coerenza. Chi produce libri oggi ha anche il dovere  di soddisfare o consolidare questi bisogni.

Produrre libri è una scommessa con noi stessi e con gli altri: confidiamo nella collaborazione di tanti amici, colleghi  e conoscenti che si sono dichiarati favorevoli e pronti a sostenere le nostre scelte editoriali.”

L’editore continua dicendo che “importanti sono  i rapporti tra le popolazioni i concetti di  incontro- scontro tra civiltà.  Un dovere etico, da parte dello scrittore e dell’editore, è quello di aiutare nel  superamento della conflittualità, attraverso il dialogo tra le culture, attraverso il diritto al confronto, all’idea di cultura come liberazione e lotta contro ogni pregiudizio, contro quello che si da per scontato. Fondamentale inoltre, in questo nuovo millennio, sará estendere i diritti ai meno fortunati.”

 

D- E in quest’ottica che si inquadra il Suo libro per la fruizione del diritto all’arte ai non vedenti?

R – “Sì, indubbiamente. Il libro Codice Sintetico di colori per non vedenti è di Lídia Beduschi è um kit cartonato composta da undici fogli, ogni fogli rappresenta um colore che toccando rilascia um caratteristico odore, ad ogni colore corrisponde um odore, inolre ogni foglio há um segno típico della codificazione brile. In questo modo i non vedenti potranno associare ad ogni colore um odore e accedendo al sito www.odorisuonicolori.it si potranno fare degli esercizi per sviluppare tale sensibilità. Si tratta di estendere il diritto all’arte ai non vedenti.”

Alla fine dell’intervista estendiamo il nostro incontro convenedo sul fatto che in campo editoriale il Brasile acquisirá un ruolo sempre più centrale in seno al mondo occidentale e che sarebbe bene che l’editoria italiana non ne restasse fuori visto che dovremmo saper approfittare della naturale simpatia che i brasiliani nutrono verso il nostro popolo, la nostra língua, la nostra letteratura.

 

Marco Stella

Portale dei Lombardi nel Mondo

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martedì 28 Gennaio, 2020