2024 – 150 anni di emigrazione italiana in Brasile, di Laura Bisso

Trecentoottantotto migranti finalmente sono sbarcati in buone condizioni . NON SONO TUNISINI, EGIZIANI , LIBICI, ETIOPI , SUDANESI , PAKISTANI, ma ITALIANI , in maggioranza provenienti dal Veneto e dal Trentino.

Lo sbarco infatti non avviene a Lampedusa, in Sicilia , in Calabria, in Grecia ma a VITORIA , UN POSTO a più di500 Km, a nord di Rio de Janeiro , nello STATO DELL’ ESPERITO SANTO.

IL lasso temporale è tanto lontano come quello spaziale perchè è il 21 febbraio del 1874 , ben 150 anni fa.

Da quella data fino agli anni trenta del Novecento il flusso migratorio è accresciuto poiché la legge d Eusebio di Queiero – 1850- avendo proibito il traffico di schiavi provenienti dall’ Africa aveva causato la carenza di manodopera per poter colonizzare nuove terre ancora incolte.

Gli italiani dunque offrirono valide braccia sostitutive per la produzione del caffè . soia , mais , canna da zucchero , nonché introdussero la policoltura , per evitare che la monocoltura , per la concorrenza, facesse abbassare i prezzi.

Divisero inoltre il latifondo in appezzamenti di terreno a misura familiare .

Con le restrizioni degli ingressi negli Stati Uniti e con l’ emergente processo di industrializzazione , i migranti si diressero verso lì’ America del Sud – Argentina e Brasile in prevalenza , tanto che oggi in Brasile il numero di oriundi italiani è di circa 32 milioni , con una percentuale de 16 percento sulla popolazione totale.

A San Paolo troviamo 22 milioni di oriundi , il 40 percento dei cittadini.

In ogni settore della società gli Italiani hanno influito al miglioramento socio-economico , inurbandosi nelle città , alcune molto popolose per dedicarsi ad attività imprenditoriali.

Molti italiani continuano a parlare in italiano e nei dialetti originari , prevalentemente il veneto, che , misto al portoghese, ha originato il Talian.

La prima famiglia di origine italiana , formatasi a Brasilia nel 1560 è quella di Filippo Cavalcanti di Firenze , il quale nel 1572 costruì uno zuccherificio nella Capitania di PERNAMBUCO.

Per quanto attiene alla cultura italiana in Brasile degna di menzione è Gloria Pedrazzolli , originaria di Moglia- Mantova- dal lato paterno e di ANCONA dal lato materno che ha insegnato la lingua italiana a più di 2200 discenti, a Indaiatuba ed è autrice di due romanzi di memorie familiari.

Nel 1912 la comunità italiana di Caxia de Sul commissionarono allo scultore veneziano Bellotto un monumento a Dante ALIGHIERI , costituito da un busto di 1 metro su un basamento marmoreo di m. 3,50 .

Un riconoscimento della valenza italiana in Brasile può rinvenirsi nella legge brasiliana 11687 del 2 giugno 2008 che ha istituito la giornata nazionale del migrante e poi il primo marzo di questo anno viene effettuato a SAN Paolo il gemellaggio tra Genova , città di partenza dei migranti e Santos , città di arrivo.

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