ATTIV·AREE: pubblicata la Call for Ideas — Lombardi nel Mondo
ATTIV·AREE: pubblicata la Call for Ideas
Perché ATTIV·AREE
Il 60% del territorio italiano è rappresentato dalle aree interne: territori periferici ricchi di storia, tradizioni, risorse naturali, valori, ma penalizzati da una limitata accessibilità ai servizi essenziali e attualmente non sempre in grado di mantenere o attrarre residenti, con conseguenze di abbandono e spopolamento. L’esperienza della Fondazione Cariplo nei processi condivisi di promozione di sviluppo locale e di valorizzazione delle risorse delle comunità e dei territori, l’attuale impegno delle istituzioni sul tema delle aree interne, la crescente diffusione di esperienze di “ritorno” alla montagna e di buone pratiche e politiche di valorizzazione di questi luoghi rappresentano oggi il terreno fertile sui cui si innesta il programma ATTIV·AREE.
A cosa punta
Con 10 milioni di euro a disposizione per il triennio 2016-2018, ATTIV·AREE intende contribuire, nell’ambito del territorio di riferimento della Fondazione, a riattivare e aumentare l’attrattività delle aree interne per gli abitanti, i nuovi residenti e i potenziali investitori, riducendone l’isolamento e favorendo buone pratiche di ritorno. In particolare, vuole promuovere lo sviluppo locale sostenibile, valorizzando le risorse ambientali, economiche, sociali e culturali, nonché legami di collaborazione, solidarietà e appartenenza.
Quali sono i tratti distintivi di ATTIV·AREE?
ATTIV·AREE si fonda sulla valorizzazione del ruolo e delle competenze del terzo settore, sulla promozione di processi partecipativi e sullo sviluppo di interazioni proficue tra aree interne e aree urbane. Il tutto mediante l’adozione di approcci intersettoriali che integrino aspetti ambientali, sociali, culturali, economici e opportunità di ricerca.
Gli ambiti cardine su cui si focalizzerà il programma sono:
- potenziamento e innovazione delle economie locali e dell’imprenditorialità giovanile;
- valorizzazione del patrimonio e dell’identità culturale;
- prevenzione e riduzione del rischio idrogeologico;
- promozione di attività di educazione/formazione e di contenuti innovativi di carattere scientifico e tecnologico;
- accoglienza e inserimento sociale/lavorativo dei migranti e dei nuovi residenti;
- comunicazione e promozione delle risorse e delle potenzialità del territorio;
- advocacy legislativa legata alle specificità delle aree interne.
Le fasi di attuazione
ATTIV·AREE coinvolgerà una o due aree del territorio di riferimento della Fondazione nell’attuazione di una strategia di sviluppo locale condivisa con la comunità e i portatori di interesse. La Call for ideas pubblicata oggi rappresenta il primo step del programma (Fase I) e servirà per raccogliere le idee progettuali per la realizzazione di studi di fattibilità di sviluppo territoriale capaci di produrre risposte positive e durature ai problemi derivanti dall’isolamento e dall’abbandono delle aree interne, trasformando questi elementi in opportunità di innovazione, di crescita e di riconoscimento identitario. Le aree selezionate saranno quindi ammesse alle Fasi II e III del programma e, tramite un accompagnamento alla progettazione, giungeranno alla realizzazione degli interventi.
La scadenza per la presentazione delle idee è fissata per giovedì 30 giugno alle ore 17.00.
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