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La Dante Alighieri di Santiago per lo studio di lingua e cultura italiana in Cile — Lombardi nel Mondo

La Dante Alighieri di Santiago per lo studio di lingua e cultura italiana in Cile

L’incontro è stato organizzato anche in occasione dell’apertura ufficiale del corso di specializzazione post-laurea in lingua e cultura italiana

SANTIAGO – La presentazione del libro “Bene accolta chi la nota” (IF xv,99) del prof. Josè Blanco è stata l’occasione per una serata di letture dantesche nella sede della Dante Alighieri di Santiago, in Cile. A presentare e commentare il volume, il presidente del Comitato della Dante, Nello Gargiulo, ed il prof. Primo Siena, scrittore ed autore di numerosi saggi sulla presenza della lingua italiana all’interno delle scuole italiane in America latina.

L’incontro è stato organizzato anche in occasione dell’apertura ufficiale del corso di specializzazione post-laurea in lingua e cultura italiana. Una iniziativa promossa dal dirigente dell’Ufficio Scolastico dell’Ambascita d’Italia in Cile, Gabriele Olmi, ed appoggiata sia dal Comites sia dal Comitato Dante Alighieri di Santiago.

L’Università di Valparaiso ha fatto proprio questo progetto e lo ha trasformato in un programma in cui, oltre alla linguistica e alla didattica dell’Insegnamento dell’Italiano, i corsi regolari saranno ricolti anche alla storia, alla letteratura italiana ed alla storia dell’arte. Dopo i primi due semestri di studio, si sta già studiando la strada per continure con un master in gestione della lingua e della cultura italiana.

Partecipa a questo programma anche un gruppo di insegnanti delle scuole italiane del Cile: la paritaria Vittorio Montiglio di Santiago e quella di Valparaiso, che per circa mezzo secolo è stata centro vitale della comunità italiana in una zona dove risiede circa un terzo degli italiani del Cile; le due nuove scuole Cristoforo Colombo di Concepciòn, a Sud del Paese, e la Alcide De Gasperi di La Serena, a nord, che stanno anche lavorando a progetti paritari che partano dai loro modelli educativi e siano in sintonia con la propria struttura di scuol biculturale e trilingue.

Nel corso dell’Università di Valparaiso è poi presente il gruppo di insegnanti del Comitato Dante Alighieri che si occupa dello studio della lingua italiana in diversi settori della città di Santiago, tra cui le Università in cui si stanno aprendo corsi di lingua italiana anche grazie agli scambi studentenschi transnazionali.

All’interno di questo programma, gli insegnati cileni ed italocileni avranno modo di aggiornare le proprie conoscenze e di arricchirsi anche tramite il contatto con professionisti provenienti da altre aree, quali il commercio, la cultura, il turismo e la gastronomia.

La serata all’insegna della lingua italiana è stata anche un momento per celebrare il riconoscimento di Associazione No Profit che il governo cileno ha concesso al Comitato della Dante Alighieri di Santiago, che potrà così agire come soggetto ed ente gestore su tutto il territorio nazionale a favore della lingua e della cultura italiana.

“Dante” è anche il titolo del nuovo programma universitario, tenuto a battesimo a Santiago, che ha riportato l’insegnamento della lingua e della cultura italiana in forma sistematica all’interno di una università cilena; il programma coinvolge inoltre la comunità italiana in un rinnovato impegno per arricchire il mondo della scuola di quella che è l’anima latina e classica.

Intorno al nuovo programma “Dante” inizia inoltre a prendere consistenza una tesi più volte avanzata nel dibattitto all’interno della comunità italiana, per la quale è di estrema attualità puntare sulla nuova generazione di italo-cileni per sviluppare in Cile nuovi ambiti di cooperazione bilaterali.

“Da quando poi sono iniziati i lavori di ristrutturazione ed ampliamento degli spazi dell’ufficio consolare di Santiago, tutto pare indicare che si va per il verso giusto”, dichiara Nello Gargiulo, che dà atto e merito di ciò “anche agli attuali funzionari diplomatici, con in testa l’Ambasciatore Paolo Casardi ed il Console Centracchio”, i quali “hanno compreso che la presenza italiana in Cile, dopo l’esperienza di una perfetta integrazione con la società locale, cerca oggi nuovi spazi di identità”. Una realtà, quest’ultima, alla quale si rivolge anche il Comitato della Dante Alighieri, che a Santiago intende coinvolgere nello studio dell’italiano almeno mille oriundi nei prossimi due anni.

“Dante, il nostro Dante”, ha concluso Gargiulo, “sta trovando la sua attualità anche qui in Cile al Finis Terrae”. (aise)  

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