Francesco Eri, istruttore di snowboard tra Italia e Australia — Lombardi nel Mondo
Francesco Eri, istruttore di snowboard tra Italia e Australia
Franceso Eri insegue l’inverno. Essendo istruttore di snowboard, si divide tra due nazioni agli antipodi per lavorare sia in Australia che in Italia.
Ci descrivi che cosa hai studiato?
Ho fatto la scuola alberghiera. Dato che sono nato e cresciuto in un Hotel mi sembrava la soluzione più scontata. Sono diventato Food & Beverage manager ma ho sempre lavorato come cuoco perché adoro cucinare.
Come se diventato insegnante di snowboard?
Vivendo a Canazei ho iniziato a sciare fin da molto piccolo poi sono passato allo snowboard a 14 anni ed ho iniziato a fare gare, fino ad arrivare ai livelli di coppa del mondo dove ho gareggiato per 8 anni. Ora dal 1999 sono maestro e allenatore di snowboard e dal 2004 sono anche istruttore di snowboard e allenatore della squadra nazionale juniores in Australia.
Come ti è venuta l’idea di andare a fare l’insegnante di snowboard in Australia, non famosa per la neve?
Ero già stato in Australia nel 2001 da solo come fanno parecchi: zaino e sacco a pelo per 6 mesi. Poi ho pensato a come fare per ritornare e fare qualcosa che mi piacesse, così per caso mi sono imbattuto in una amica che mi ha dato il contatto per la scuola di sci/snowboard in Australia e da li è iniziato tutto.
Con che visto lavori in Australia?
Sponsors visa per il periodo sulla neve, dopodichè passo in tourist visa.
Ci descrivi il tuo anno tipico? Inseguendo la neve…
Allora da dove parto… ok partiamo da qui (Italia). Inizio a lavorare verso il 5 dicembre e da qui fino ad Aprile sono sulla neve, poi per 1 mese e mezzo mi faccio i miei giretti per l’Italia o Europa. Verso i primi di Giugno parto e volo a Melbourne, dove rimango per un paio di settimane per poi andare a Mt. Buller verso fine Giugno per l’inizio della stagione invernale dove rimango fino a fine settembre. Finita la stagione invernale vado a Melbourne e a seconda di come mi gira mi organizzo i rimanenti 2 mesi prima di ripartire per l’Italia.
Negli scorsi 8 anni ho già fatto il giro dell’Australia 5 volte con il mio furgone comprato nel 2004, 2 mesi in Asia. Quest’anno… mah non so ancora.
Quali altre attività hai per aumentare gli introiti?
Ho una linea di abbigliamento streetwear KATSUTO clothing; sono tour operator nelle Dolomiti per clienti Australiani, gestisco vari portali turistici, faccio il cuoco a domicilio e faccio il barman part-time.
Quali sono le ‘skills’ necessarie per fare quello che fai tu?
L’inglese è fondamentale: si ha a che fare con un sacco di gente e tu devi capire ed essere in grado di spiegare dei movimenti tecnici.
Abilità atletiche nel campo dello snowboard.
Nel campo della cucina bisogna essere in grado di muoversi in una cucina, non ci si improvvisa cuochi solo perche si è in grado di cucinare una pasta, si rischia solo di fare brutte figure e a volte farsi male.
Che consigli daresti a chi volesse seguire le tue orme?
Buttarsi in avventure ed esperienze nuove, imparare ad ASCOLTARE la gente, c’è sempre da imparare da tutto e tutti.
Un consiglio a tutti gli Italiani che vengono in Australia, FATEMI IL PIACERE …. siate UMILI non pensate che solo perché avete un lavoro e siete in Australia da 1 mese sapete tutto e conoscete tutto di questo Paese.
Ricordate che chi pensa di sapere tutto è il primo degli ignoranti. Ripeto, siate umili: ho visto tanti Italiani in giro per l’Australia urlare e farsi riconoscere, prendere in giro in Italiano la gente e fare gli sbruffoni e tante volte la gente che vi circonda capisce l’italiano e ci considera dei co…oni spavaldi.
Io ho sempre cercato di evitare contatti con gli Italiani quando sono in Australia guadagnando molto in pronuncia e conoscenza dell’inglese e non smetterò mai di seguire questa mia scelta. Ho tantissimi amici Australiani simpaticissimi che spesso a Melbourne mi chiedono se conosco persone che gestiscono o lavorano nei piu svariati locali Italiani, io chiedo perché e loro mi dicono che questa gente è molto maleducata e disprezza quello che il Paese e la gente offre loro.
Scusate lo sfogo ma quando ci vuole ….
Grazie Francesco e buon proseguimento!
http://www.italiansinfuga.com/2011/01/19/lavorare-sulla-neve-in-australia-e-italia/
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