LE LEGGENDE LOMBARDE
Secondo una leggenda delle montagne varesine, la Lombardia – territorio per antonomasia non toccato dal mare – subì una sua Atlantide. Ciò sarebbe avvenuto sul finire dell’Impero Romano e dell’episodio sarebbe stato protagonista un santo popolare e che nella vulgata simboleggia lo scorrere del tempo: San Silvestro.
Anticamente, nella zona del Lago Delio si situava un’opulenta cittadina la cui popolazione era decisamente tracotante. Beffe ed ingenerosità verso i poveri ed i questuanti si sprecavano…cosicchè Dio decise d’inviare in loco San Silvestro per verificare l’accaduto e cercare di redimere quella perduta gente.
Ma il santo, camuffato da mendicante, patì la stessa sorte degli indigenti veri …Silvestro fu bistrattato ed a volte aggredito da quelli che gli capitò d’ incontrare, fatta eccezione per un’anziana donna e del di lei figlio dimostratisi ospitali
Ed il buon cuore dei due valse loro la salvezza. L’Altissimo infatti in precedenza aveva comunicato al suo inviato la sua intenzione di punire i cittadini di quella “ Gomorra di montagna”, fatta eccezione per quelli generosi verso il vescovo di Roma.
Quest’ultimo perciò, dopo aver fatto trovare a madre e figlio una madia colma di cibi prelibati, fece in modo che i suoi benefattori si mettessero in salvo; altra sorte toccò invece ai loro conterranei che insieme a Delio tutta vennero travolti e sommersi dalle acque.
Esse da allora occuparono stabilmente quella conca tra i monti varesini, dando vita all’omonimo lago che possiamo ammirare tutt’oggi. Questa leggenda lombarda presenta analogie con altre di varie zone d’Italia. Ai conoscitori della materia non può tuttavia sfuggire l’insuccesso della missione di san Silvestro. Nei racconti su di lui incentrati, egli riuscì sempre nel suo intento.
Prove ne furono in primis la conversione al Cristianesimo di Elena, la madre dell’imperatore Costantino. In secundis l’addomesticamento di un feroce drago dell’Alto Lazio che si cibava di esseri umani.
A Delio tuttavia non andò così…forse i montanari di lassù erano troppo ostici anche per lui? Secondo qualcuno, la potenza della cittadina sommersa si paleserebbe ancor oggi.
Nelle giornate in cui il cielo è terso ed il fondo del lago molto trasparente, laggiù si potrebbero scorgere i tetti delle case ed addirittura la sommità di un campanile. Se i turisti ed i visitatori lì di passaggio volessero verificare di persona…
1a puntata – di Roberto Oliani
* Testo consultato: “Guida all’Italia Misteriosa” – AA.VV. – De Agostini – 2007.