Lo scenario russo-ucraino visto da Mosca. Un incontro con Mark Bernardini
Il portale Lombardi nel mondo ha organizzato un incontro con Mark Bernardini politologo ed interprete, residente a Mosca per capire cosa vuole la Russia per porre fine al conflitto in Ucraina , alla luce dei recenti sviluppi conseguenti all’azione del neoeletto Presidente Americano Trump.Nel corso della intervista è emersa la posizione di Putin su cui sia Trump che l‘Unione Europea dovranno fare i conti per arrivare alla pace. Nel frattempo, mentre si discute di geopolitica e dei futuri assetti internazionali migliaia di civili muoiono mentre vengono sacrificati altrettanti migliaia di militari da una parte all’altra aumentando distruzione e lutti . È una nazione, l’Ucraina, che ha milioni di profughi all estero che hanno dimezzato la popolazione residente con una ricostruzione che durerà decenni e il lavoro di molte generazioni.

Queste le tesi russe per fermare il conflitto in modo permanente :
Condizioni di pace
1) La Russia in termini territoriali non chiede nulla e non deve chiedere niente , dato che ha già incorporato la Crimea e le 4 repubbliche , come deciso da un referendum costituzionale, dentro la Russia e quindi facendole diventare a tutti gli effetti territorio russo. Quindi queste acquisiziokk territoriali non possono essere oggetto di negoziazione;
2) Le richieste della Russia sono essenzialmente due: piena “denazificazione”dell’Ucraina ( con elezioni indetta in tempi brevi per cambiare l’ attuale classe dirigente del Paese) e la smilitarizzazione del territorio ucraino , facendo diventare il paese totalmente neutrale :
3) La stabilizzazione della crisi Ucraina non si potrà fare con un invio di truppe straniere di peacekeeping appartenenti alla NATO ; l’estensione dell’art. 5 della NATO all’Ucraina come deterrente è considerata una proposta inaccettabile.
4) Occorre trattare le città contese anche con un approccio storico . Odessa ad esempio venne fondata dalla Russia di Caterina II, quindi occorrerebbe definire il suo futuro all ‘ interno di una possibile gestione di più paesi , come fu fatto con Berlino alla fine della Seconda Guerra Mondiale .
Economia interna
1) La vita quotidiana scorre normalmente : non esiste alcuna crisi interna e la popolazione riceve ciò che chiede, e cioè avere costi energetici bassi (luce e gas per appartamento a Mosca di 100 mq. sono sotto euro 20 al mese) . Non esiste alcuna carenza di prodotti alimentari , essendo tutti acquistabili a costi moderati ne ‘ tantomeno si soffre dei costi di gestione della vita quotidiana ( telefono, internet, trasporti, scuole).
2) L ‘ inflazione e’ moderata ( intorno al 6/7% annuo) con una economia quella russa in grado di riconvertire le industrie ad una maggiore produzione interna , affrancandosi così dai paesi che hanno adottato sanzioni economiche , ottenendo una maggiore autonomia rispetto ai paesi che hanno adottato sanzioni , potenziando l ‘ import/export con i paesi BRICS – tramite la Turchia, l’ Armenia e il Kazakistan (pur supportando maggiori costi di commissione per una transazione supplementare ) e rafforzando i rapporti economici con Cina ed India sopratutto in campo energetico
3) Aziende italiane e iscritti AIRE – Le aziende italiane (PMI) non sono mai andate via : Barilla , Galbani e altre PMI sono ancora presenti . Solo quelle di grandi dimensioni come ENI/ENEL/FIAT – Stellantis sono uscite dal mercato e dal paese.
4) In Russia ci sono 8.000 cittadini AIRE con molti pensionati , immigrati in Russia nei primi anni ’90. Questi ultimi stanno subendo pesanti conseguenze per l’ esclusione del sistema bancario russo da quello occidentale . . Da tre mesi infatti i pensionati italiani in Russia non ricevono più la pensione dall’Italia e dalle banche italiane presenti , Unicredit e Banca Intesa . Inoltre a causa delle sanzioni i voli per l’Italia sono molto più cari dovendo effettuare scali intermedi (Istambul, Belgrado, altri) e con tempi di percorrenza anche di 19/20 ore.
5) Cina / Russia – I rapporti Cina/Russia sono ottimi , anche su base storica in quanto i russi aiutarono la Cina durante l’aggressione giapponese nel Secondo conflitto mondiale
6 ) Italia – Russia – La Russia ritiene l’ Italia non riconoscente dopo una storia comune di solidarietà e amicizia che ha unito i due paesi come la discesa in Italia dell’esercito russo per liberare i territori occupati dal dominio austro-ungarico nella Prima Guerra mondiale , la prima assistenza alla popolazione italiana da parte dei marinai della flotta della marina russa dopo il terremoto Messina nel 1905 e più recentemente con l’ invio di medici in Italia durante la crisi del COVID).
La Russia non ha alcun interesse espansionistico sul continente europeo, trattasi di pura propaganda ostile dell’occidente . Le parole del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella sono state fortemente contestate in quanto viene dimenticata l ‘ aggressione italiana alla Russia da parte degli eserciti nazifascisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
I rapporti con l Europa rimarranno al minimo storico , se perdurerà questo clima di scontro con la Russia , anche se l ‘Amministrazione Trump intende riprendere un rapporto economico e politico senza pregiudiziali.