Un Patto per lo Sviluppo per rilanciare l’economia — Lombardi nel Mondo
Un Patto per lo Sviluppo per rilanciare l’economia
Si chiama Patto per lo Sviluppo e raccoglie una serie di progetti messi a punto dalla Provincia di Cremona in campo economico, produttivo, agricolo e turistico. In tutto 1.028.000 euro di investimenti. Gli interventi riusciranno a rimettere in moto l’economia del territorio con un giro di 152 milioni di euro.
L’effetto volano è destinato ad incidere in ogni settore. Una strategia che, ci spiega Agostino Alloni, vice presidente della Provincia di Cremona: «Il Patto per lo Sviluppo avrà effetto su ogni area. Gli interventi sulle infrastrutture, la fabbrica della bioenergia saranno fondamentali e di supporto allo sviluppo di parecchie altre attività. Per
esempio il finanziamento per la fabbrica della bioenergia mobiliterà circa 5 milioni di euro in tre anni per le spese che prevedono investimenti, personale, ricerca e formazione. E circa 1 milione di euro per le entrate annue. Saranno coinvolti nel progetto il Politecnico di Milano, la Provincia di Cremona, ERSAF, Consorzio Agrario di Cremona, AEM Cremona, Scs. Ma hanno manifestato interesse anche Libera Associazione Agricoltori, Coldiretti, Confcooperative, Casalasca Rifiuti e ASPM. In totale insomma verranno mobilitati in tre anni circa 8 milioni di euro».
Un’altra novità prevista nel Patto per lo Sviluppo è certamente la creazione di un’agenzia per la certificazione energetica degli edifici: «Lo sportello si prevede possa generare ricavi per 4 milioni di euro all’anno con la vendita dei cosiddetti certificati bianchi. Anche questo è un ottimo progetto che fa intravedere buone prospettive. La forza del Patto sta nel fatto che un unico Ufficio porterà avanti progetti fino ad oggi distribuiti nei vari settori».
L’obiettivo è rilanciare l’economia sul territorio provinciale, in tutti i settori portanti. Ecco gli interventi previsti:
– formazione di un’agenzia per l’integrazione sociale;
– lo sportello per la certificazione energetica e lo sviluppo di un distretto agro energetico «Fabbrica della Bioenergia»;
– tetti fotovoltaici (previsti al Torriani di Cremona e al Galilei di Crema);
– innovazione per la competitività delle micro e piccole e medie imprese tramite uno specifico bando;
– costituzione di un polo formativo dell’agroalimentare;
– integrazione scolastica e lavorativa degli immigrati;
– sviluppo di poli produttivi;
– realizzazione di strutture per la navigazione assistita sul fiume Po;
– Polo di Tencara;
– nodo di interscambio passeggeri a Ponte d’Adda in Pizzighettone;
– raddoppio del tratto ferroviario Cremona-Olmeneta e completamento del progetto di raddoppio della CR-Cava e scalo ferroviario;
– governance del turismo con suo distretto;
– sviluppo della filiera del frumento per pastificazione;
– realizzazione di un portale web per la promozione della distribuzione turistica di Cremona e provincia;
– riqualificazione ambientale campo gara di pesca provinciale sul Canale Navigabile;
– comunicazione ed educazione alimentare nelle scuole del territorio;
– sviluppo di una biosicurezza degli allevamenti bovini e suini.
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