Il nuovo policy paper oggetto di una tavola rotonda all’ISPI
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A un anno dal lancio del Piano Mattei, l’iniziativa del governo italiano per il rinnovamento dei rapporti tra Italia e paesi africani, ISPI ha organizzato una tavola rotonda a porte chiuse con esperti e vari soggetti coinvolti nell’iniziativa tra istituzioni, terzo settore e imprese. In occasione della tavola rotonda è stato presentato il Policy Paper ISPI Il Piano Mattei: verso nuove relazioni Italia-Africa? curato da Giovanni Carbone e Lucia Ragazzi del Programma Africa di ISPI.
Obiettivo dell’incontro è stato quello di fare un primo bilancio degli aspetti più promettenti emersi dall’avviamento del Piano, i nodi riscontrati e le priorità che dovrebbero guidarne gli sviluppi in futuro. La tavola rotonda ha visto la partecipazione in qualità di speaker di Domenico Fanizza (Executive Director per Italia, Regno Unito e Paesi Bassi presso la African Development Bank), Lorenzo Ortona (Coordinatore Vicario della Struttura di Missione per il Piano Mattei), Letizia Pizzi (Direttore Generale di Assafrica & Mediterraneo di Confindustria) e Giampaolo Silvestri (Segretario Generale di AVSI), seguita da un nutrito scambio tra i trenta partecipanti invitati, tra cui rappresentanti di Banca Intesa, Enel, Eni, Snam, Sparkle, Confagricoltura, Confcommercio e numerose altre realtà italiane attive in Africa.
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“I paesi africani hanno ormai relazioni con un numero molto cresciuto di partner esterni. E hanno quindi maggiori margini di scelta, prestano maggiore attenzione a cosa viene loro offerto, e pretendono che le proposte si concretizzino davvero: troppe le promesse passate non mantenute. Esserne consapevoli deve spronare a sviluppare e attuare il Piano Mattei nel migliore dei modi.”
Leggi l’introduzione del nuovo Policy Paper ISPI→
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Giovanni Carbone, Head, Programma Africa, ISPI
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“La novità del Piano Mattei sta nel mettere a sistema, per la prima volta, lo sforzo italiano nel continente africano, attraverso una cabina di regia guidata dal Presidente del Consiglio e coinvolgendo i diversi attori impegnati nel processo.”
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Lorenzo Ortona, Coordinatore Vicario, Struttura di Missione per il Piano Mattei, Presidenza del Consiglio dei Ministri
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“I mercati interni dei paesi africani mostrano una crescita esponenziale: le imprese devono cercare di essere presenti e raccoglierne le opportunità. In questo il Piano Mattei ha sicuramente richiamato molta più attenzione sull’Africa.”
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Letizia Pizzi, Direttore Generale, Confindustria Assafrica & Mediterraneo
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“Il Piano Mattei non è un piano per l’Africa, ma con l’Africa. L’obiettivo è lavorare insieme per crescere insieme, valorizzando le opportunità offerte da questa cooperazione.”
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Domenico Fanizza, Executive Director, ADB-African Development Bank
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“Il Piano Mattei riprende e amplia l’approccio della cooperazione italiana, adottando un modello multistakeholder in cui diversi attori, ciascuno con la propria missione, collaborano per raggiungere un obiettivo comune.”
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Giampaolo Silvestri, Segretario Generale, AVSI
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“Perché l’impegno profuso nel Piano Mattei si traduca nella migliore riuscita possibile, questo dovrà mettere in luce anche le priorità di sviluppo dei partner africani per dare risposta alle loro sfide di lungo corso. Lavorare riconoscendo gli interessi reciproci sarà fondamentale per creare un dialogo veramente costruttivo e longevo.”
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Lucia Ragazzi, Research Fellow, Programma Africa ISPI
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La tavola rotonda ISPI: highlights e interviste
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Muovendo dal riconoscimento di come il Piano sia una piattaforma in divenire, a cui nel corso dell’anno di avviamento sono stati aggiunti nuove componenti e strumenti finanziari, nella tavola rotonda ISPI sono emersi alcuni elementi chiave. Tra questi, il riconoscimento di come l’iniziativa abbia saputo mobilitare un vasto interesse nei confronti dell’Africa da parte di attori sia italiani che africani, un processo che appare particolarmente virtuoso in un momento in cui i tradizionali meccanismi di erogazione di aiuti allo sviluppo vengono messi in discussione ed emerge la necessità di trovare modelli innovativi di scambio con i paesi africani. Tra le priorità identificate come più urgenti per il futuro del Piano è emersa con chiarezza quella dell’individuazione di meccanismi e strumenti di comunicazione per facilitare il concreto coinvolgimento degli attori – italiani, africani e altri – interessati: dai canali di partecipazione delle imprese alle sinergie tra gli attori istituzionali, dagli strumenti di collaborazione tra aziende e società civile fino alle connessioni con il Global Gateway europeo e le istituzioni finanziarie internazionali. L’incontro ha messo a confronto le molte realtà del “Sistema Paese” che l’iniziativa mira a coinvolgere organicamente e la loro esperienza all’interno del piano mentre questo muoveva i primi passi nella sua implementazione, confermando un interesse crescente per lo scenario africano.
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ISPI – Istituto per gli Studi di Politica Internazionale
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