Gli Eroi sconosciuti del Premio per la Pace 2011 — Lombardi nel Mondo
Gli Eroi sconosciuti del Premio per la Pace 2011
La manifestazione, giunta alla 14^ edizione tenutasi per la prima volta nella nuova sede di Palazzo Lombardia, si è aperta con la musica di John Lennon, proprio la musica ha accompagnato tutto l’evento creando una piacevole atmosfera molto gradita ai presenti.
Il premio per la pace, istituito nel 1997, viene attribuito a soggetti pubblici o privati che si sono distinti per la loro opera di promozione della pace e della solidarietà internazionale, costruendo con il loro esempio esperienze di pace, di solidarietà umana e di amicizia tra le popolazioni. Il premio conferisce riconoscimento e omaggio ad esperienze di rilievo mettendo in luce l’impegno di coloro che si sono impegnati in favore dello sviluppo dei diritti umani e dei diritti delle minoranze nel mondo.
Il Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, consegnando i premi, ha ringraziato le associazioni umanitarie presenti le quali, nonostante la crisi mondiale, operano eroicamente in ogni angolo della terra per diffondere messaggi di pace e di amicizia. Il Presidente, sostenendo che il premio per la pace è un modo per dire “grazie a tutte le persone che lavorano per la pace”, ha evidenziato una crescente domanda per il ricevimento del Premio rispetto agli anni passati, anche da parte di cittadini di paesi diversi, sottolineando la difficoltà nello scegliere quelli più meritevoli, ed ha voluto ricordare l’impegno per la pace da parte della Regione Lombardia nel finanziare numerosi progetti di volontariato.
Regione Lombardia ha stanziato negli ultimi 10 anni circa 60 milioni di euro promovendo l’impegno di oltre 600 organizzazioni, che con orgoglio tengono alto il nome della Lombardia nel mondo.
I premi per la pace sono stati assegnati all’ospedale della pace Mtendre in Zambia, amministrato dalla Diocesi di Milano, testimonianza di amore della vita umana, a Cesare Casnedi, non vedente di Corsico, ambasciatore di speranza per i ciechi d’Africa, per il determinato impegno da oltre 30 anni a favore delle persone cieche in Africa, e al medico palestinese Abuelaish Izzeldin, che nonostante lo sterminio della sua famiglia, opera tenacemente impegnandosi in modo non violento per il dialogo fra Israeliani e Palestinesi.
Il premio speciale del presidente è stato assegnato ai ragazzi dell’orchestra Pequenas Huellas, associazione internazionale senza fini di lucro, fondata a L’Avana nel 2004, con sede a Torino. L’associazione richiama giovani provenienti da ogni continente, promuovendo l’educazione alla musica nelle nuove generazioni, come strumento di diffusione dei valori di amore, giustizia, pace. I giovani suonano la musica in ogni parte del mondo, diffondendo messaggi di speranza e carità in tutto il mondo, ribadendo il diritto di tutti ad un’infanzia serena.
Sono state inoltre conferite sei menzioni alla memoria: una di queste è stata assegnata al compianto Rino Zandonai (di Zandonai abbiamo già riferito sul portale qui)
Le menzioni speciali sono state 10, una di queste è stata consegnata alla Congregazione dei Servi della carità, eredi dell’opera di don Guanella, canonizzato da Papa Benedetto XVI il 23 ottobre 2011 (anche di questa si veda il riferimento sul portale qui).
Il premio è stato ritirato dal Superiore Provinciale don Remigio Oprandi che ha dichiarato: “Ringrazio per la riconoscenza verso la Congregazione e l’opera di Don Guanella, che è stato recentemente canonizzato. Oggigiorno lavorare per la pace e i servizi della persona è fondamentale”.
Il Presidente della giuria, Dott. Robi Ronza, intervistato a conclusione della manifestazione ha dichiarato: “ Il premio della pace cresce di anno in anno in numero e qualità delle candidature. La 14^ edizione ha assegnato i premi a persone di grandissimo rilievo. La giuria ha scelto in maniera uniforme dando il giusto risalto alle storie di queste straordinarie persone”.
Di Christian Flammia
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