L’ emigrazione sammarinese all’estero (2.a Parte) — Lombardi nel Mondo
L’ emigrazione sammarinese all’estero (2.a Parte)
L’emigrazione sammarinese in Europa
L’emigrazione sammarinese, come del resto quella italiana, si diresse anche verso gli altri stati europei, in particolare Francia, Belgio, Svizzera e Germania. La prima emigrazione che si è rivolta verso la Francia dell’est risale al 1905: il flusso che in precedenza aveva portato verso i paesi dell’America latina progressivamente si affievolì, fino quasi a scomparire (dagli anni venti del Novecento) a causa delle leggi locali ma soprattutto per lo stato di crisi che cominciava a manifestarsi in quei paesi. Invece l’emigrazione verso gli Stati Uniti d’America non si interruppe mai, nonostante i rigidi contingentamenti applicati dalle autorità americane.
La precaria situazione economica sammarinese del primo dopoguerra fece aumentare considerevolmente il numero di disoccupati, divenuto insostenibile per la fragile economia del piccolo stato. Il declino delle attività artigianali, l’assenza di attività industriali e il continuo incremento demografico indussero pertanto moltissimi cittadini a considerare l’espatrio. Quando la Francia decise di favorire l’afflusso di immigrati, più di un migliaio di sammarinesi (su una popolazione totale inferiore ai diecimila abitanti) tra il 1923 ed il 1925 si recarono in quel paese. La seconda ondata di emigrazione tra il 1928 ed il 1930 è direttamente collegabile alle vicende italiane: a partire dall’autunno del 1927 infatti il regime fascista con la politica di rivalutazione della lira (la famosa quota novanta) avviò una rigida politica di contenimento degli investimenti e di riduzione dei salari. Le condizioni di vita delle classi popolari peggiorarono e così anche quelle di una parte del ceto medio, con gravi ripercussioni sulla situazione economica sammarinese.
La Grande Depressione del 1929 manifestò tutti i suoi pesanti effetti tra il 1931 ed il 1934: ogni paese si chiuse su se stesso e pochissimi furono coloro che riuscirono a superare blocchi, riuscendo ad espatriare. A partire dal 1935 i flussi migratori sono nuovamente connessi con le vicende italiane. La fase espansiva dell’economia di guerra (Etiopia, Spagna, Albania) aprì nuovi orizzonti di espatrio per i sammarinesi, che in questo modo ebbero la possibilità di recarsi persino in Africa, ma nel contempo chiuse l’accesso verso gli Stati Uniti d’America, nazione che si schierò decisamente contro il blocco politico italo-tedesco.
Negli anni precedenti la Seconda Guerra Mondiale si originò un notevole flusso di emigranti diretto verso la Germania, dove l’espansione economica dovuta alla messa in moto della macchina bellica aveva reso disponibili molti posti di lavoro. Tuttavia questo flusso scomparve poi molto rapidamente durante la guerra, quando la tradizionale e importante (secolare) neutralità sammarinese prevalse sui legami politici con il Regno d’Italia.
I paesi che furono pertanto determinanti per l’accoglienza della manodopera sammarinese nel corso del Novecento furono dunque la Francia e gli Stati Uniti d’America. Il governo francese decise di aprire le frontiere perchè interessato ad accogliere manodopera da avviare al lavoro minerario. Di fatto quindi la Francia divenne il luogo di arrivo dei lavoratori sammarinesi che vi si insediarono con le loro famiglie, come comprova il gran numero di casalinghe presenti nei passaporti.
Negli Stati Uniti i sammarinesi furono impiegati in modi diversi: fin verso il 1960 operai e tagliatori di pietre accorrevano a New York per costruire le autostrade ed i grattacieli per i quali è divenuta famosa nel mondo. A Detroit occorrevano operai per le industrie automobilistiche, allora in forte crescita e per il settore delle costruzioni, allora in piena espansione.
Ma quali ruoli ricoprivano in generale i sammarinesi all’estero nel Novecento? Tra il 1923 ed il 1925 emigrarono 1287 cittadini sammarinesi con la qualifica di braccianti, 543 coloni e 250 operai. Sempre in questo lasso di tempo 1247 casalinghe lasciarono la propria patria per poter raggiungere i propri mariti all’estero. Ma vi furono certamente anche altre professioni che i sammarinesi svolsero egregiamente all’estero, e tra queste: falegname, sarto, fabbro, muratore, meccanico e manovale. Nell’ambito del settore terziario ritroviamo: commerciante, impiegato, libero professionista, autista, cameriere, artista. Tutti gli emigranti, in base alle loro possibilità, inviavano periodicamente parte dei propri risparmi alle famiglie rimaste a San Marino. La portata di queste rimesse fu determinante non solo per le singole famiglie che ne usufruirono, e che poterono far fronte grazie a queste a gravi condizioni di indigenza, ma per l’intera economia sammarinese. Le rimesse diedero poi anche un forte impulso agli investimenti, in particolare negli anni sessanta e settanta, anni di forte crescita del settore turistico.
Concludendo occorre ricordare che fino agli sessanta l’emigrazione conserverà una connotazione di questo tipo, poiché le partenza sono finalizzate alla ricerca di una qualsiasi occupazione. Solo con la fine del decennio il fenomeno si trasforma, divenendo più circoscritto e interessando prevalentemente manodopera specializzata. Parallelamente si assiste anche ad un considerevole rientro di cittadini sammarinesi o di loro discendenti, desiderosi di rientrare nella loro terra di origine, viste le mutate condizioni economiche, improntate ad un deciso benessere diffuso.
Il fenomeno migratorio pertanto si conclude e si assiste gradualmente ad un rientro di molti cittadini sammarinesi ma ancor oggi vivono stabilmente fuori dai confini della Repubblica di San Marino oltre 12.000 cittadini sammarinesi. Questi ultimi sono riuniti in 24 Comunità: 10 in Italia, 6 in Argentina, 5 in Francia, 2 negli USA ed una soltanto in Belgio.
I cittadini sammarinesi all’estero sono così ripartiti: 7768 in Europa, 4451 nelle Americhe, 10 in Africa e 14 in Oceania. Le nazioni che ospitano il più alto numero di sammarinesi sono l’Italia (5.724), gli Stati Uniti (2.910), la Francia (1.881) e l’Argentina (1.489). Considerato che la popolazione sammarinese residente nel territorio della Repubblica è di circa 30.000 unità è facilmente intuibile l’importanza della numerosa comunità presente all’estero. Una peculiarità è rappresentata dal Brasile dove esiste una associazione di 500 membri discendenti di emigrati nell’Ottocento.
Le comunità di sammarinesi all’estero dal 1979 godono di autonomia giuridica e si trovano in:
Italia
Associazione Gente del Titano, fondata nel 1980 con sede a Rimini;
Fratellanza Sammarinese di Roma, fondata nel 1965, con sede a Roma;
Fratellanza Sammarinese, Comunità della Liguria, fondata nel 1947, con sede a Genova;
Comunità Sammarinese di Ravenna, fondata nel 1980, con sede a Ravenna;
Collettività Sammarinese di Milano, fondata nel 1950, con sede a Milano;
Comunità dei Sammarinesi del Montefeltro, fondata nel 1991, con sede a Novafeltria (PU);
Famiglia Sammarinese del Piemonte e della Valle d’Aosta, fondata nel 1965, con sede a Torino;
Collettività Sammarinese dell’Emilia, fondata nel 1983, con sede a Bologna;
Comunità Sammarinese del Veneto, fondata nel 1984, con sede a Padova;
Comunità Sammarinese della Toscana, fondata nel 1988, con sede a Firenze.
Francia
Comitato d’Assistenza Sammarinese C.O.S.M.A., fondato nel 1933, ha sede a Parigi;
Associazione della Repubblica di San Marino a Grenoble, fondata nel 1931, ha sede a Grenoble;
Associazione dei Sammarinesi della Francia dell’est, fondata nel 1938, ha sede ad Audun Le Tiche (Metz);
Associazione dei Sammarinesi dell’Acquitania, fondata nel 1992, ha sede a Saint Germain du Salembre (Dordogna)
Comunità dei Sammarinesi dell’Alsazia e della Lorena, fondata nel 1994, ha sede a Terville (Moselle)
Belgio
Fratellanza Sammarinese in Belgio, fondata nel 1981, ha sede a La Louvriere.
Stati Uniti d’America
San Marino Social Club, fondato nel 1938 e Comunità Sammarinese di Detroit, fondata nel 1980, hanno entrambe sede a Rochester Hill (Michigan);
Fratellanza Sammarinese di New York, fondata nel 1936, ha sede a Elmont (New York).
Argentina
Associazione dei residenti del Centro-Est dell’Argentina, fondata nel 1992, ha sede a Pergamino (Buenos Aires);
Associazione Sammarinese dell’Argentina, fondata nel 1985, ha sede a Ciudad Perico (Jujuy);
Comunità dei residenti della Repubblica di San Marino in Patagonia, fondata nel 1992, ha sede a Viedma (Rio Negro);
Associazione Sammarinese di Cordoba Capital, fondata nel 1994, ha sede ad Altamira (Cordoba);
Associazione Sammarinese dell’Argentina Centrale, fondata nel 1992, ha sede a General Baldissera (Cordoba);
Associazione Sammarinese di Cuyo, fondata nel 1995, ha sede a Guymallen (Mendoza).
Ivan Tresoldi
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