“Siamo sull’orlo di una guerra aperta tra i due Sudan che rischia di provocare una catastrofe” afferma Caritas Internationalis — Lombardi nel Mondo
“Siamo sull’orlo di una guerra aperta tra i due Sudan che rischia di provocare una catastrofe” afferma Caritas Internationalis
. “Caritas Internationalis sta cercando di ottenere maggiori dettagli dopo che a Nyala l’ufficio di Sudan Aid (organizzazione associata alla Caritas) è stato chiuso dalle forze di sicurezza. Nel Darfur, Sudan Aid partecipa alle attività di assistenza di 500.000 persone fornendo cibo, acqua potabile, assistenza medica ed altro”.
Un nuovo fronte umanitario si è aperto nell’area di Heglig, occupata dalle truppe del Sud Sudan e riconquistata successivamente da quelle di Khartoum al termine di aspri combattimenti.
“Gli sfollati dall’area di Heglig potrebbero essere circa 35.000 ma si tratta di una stima difficile da confermare, dato che l’area non è al momento accessibile” dice all’Agenzia Fides Patrick Nicholson, di Caritas Internationalis.
La Caritas è preoccupata per la situazione precaria dei 500.000 cittadini originari del Sud Sudan che vivono in Sudan. L’8 aprile è scaduto il termine loro imposto da Khartoum: o si registrano come residenti in Sudan oppure ritornano al Sud. Si teme che queste persone siano costrette ad un rientro massiccio, che in parte è già in atto. “Infine occorre ricordare che movimenti di guerriglia operano in alcuni Stati del Sud Sudan, come quello di Jonglei, che contribuiscono a generare ulteriori sfollati” ricorda Nicholson.
Nel frattempo in un nuovo bombardamento perpetrato dall’aviazione di Khartoum su due località nello Stato sud sudanese di Unità, sono morte 16 persone. Il Presidente sud sudanese Salva Kiir, in visita in Cina, ha affermato che Khartoum ha dichiarato “guerra al Sud Sudan”, mentre Khartoum accusa Juba di cercare di minare la sua stabilità appoggiando i movimenti di guerriglia che operano sul suo territorio. (L.M.) (Agenzia Fides 25/4/2012)
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