Si è concluso il XXI Festival del Cinema Latino Americano — Lombardi nel Mondo

Si è concluso il XXI Festival del Cinema Latino Americano

La mamifestazione, la più importante a livello continentale, replica ogni anno a Milano e presenta una sezione dedicata agli oriundi italiani in America Latina. Il film vincitore di quest’anno è il messicano Mezcal.

Si è concluso a Trieste con la cerimonia di premiazione, la XXI edizione del Festival del Cinema Latino Americano. Il Direttore Rodrigo Diaz, la Giuria del concorso ed i giurati delle varie sezioni hanno attribuito i seguenti premi.

Si ricorda che il Festival viene replicato a Milano dal 7 al 12 di Novembre, che di particolare interesse è il fatto che esiste una sezione “italiani nel mondo”, la più ricca nel suo genere per quanto riguarda la cinematografia e che al sito www.cinelatinotrieste.org è possibile avere tutte le informazioni sulla manifestazione.

 

Qui di seguito l’elenco dei premiati

 

MIGLIOR FILM : Mezcal di Ignacio Ortiz – Messico

un film misterioso e complesso che racconta con vigore visionario un mondo dove s’intrecciano storie di disamore, vendetta e morte in una notte senza fine

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA: El Caracazo di Román Chalbaud – Venezuela

per aver rappresentato una grande tragedia collettiva raccogliendo le contraddizioni espresse nella ribellione sociale ricreando un genere cinematografico che ha lungamente caratterizzato il cinema latino americano

MIGLIOR REGIA: Mezcal di Ignacio Ortiz – Messico

per il modo delicato e risoluto di condurre il tema, la storia e le interpretazioni con un linguaggio proprio che imprime una grande personalita all’opera

MIGLIOR SCENEGGIATURA: Chile 672 di Pablo Bardauil e Franco Verdoia – Argentina

per aver saputo gestire una fantasia di personaggi e di vicissitudini melodrammatiche con accurata capacità narrativa ed approfondimento dei caratteri presentati

MIGLIOR INTERPRETAZIONE: Fuga di Pablo Larraín – Cile

premio ex equo agli interpreti Benjamin Vicuña e Gastón Pauls

per l’intensità recitativa di entrambi, che ha alimentato, nel viaggio musicale dell’opera un’atmosfera carica di mistero e di follia che avvince lo spettatore

MIGLIOR OPERA PRIMA: Lo más bonito y mis mejores años di Martín Boulocq – Bolivia

per aver saputo costruire con semplicità espressiva e narrativa un film poetico e malinconico, una storia universale, su una generazione senza prospettive alla ricerca di un futuro migliore

MENZIONE SPECIALE: Person di Marina Person – Brasile

per la grande capacità di coniugare in un perfetto insieme materiale fotografico, film amatoriali e interviste personali sulla vita di un regista brasiliano indipendente alla ricerca di autonomia espressiva

PREMIO VIDEOAMERICA: Preguntas sin respuesta: los asesinatos y desapariciones de mujeres en Ciudad Juárez di Rafael Montero – Messico

per concettualizzare l’urgenza di comunicare al mondo la storia delle centinaia di donne rapite, violentate, torturate e uccise; in modo umano, riesce a raccontare storie di madri e famiglie, lotte per la verità e la giustizia

PREMIO UNIONE LATINA: ¿Alguien ha visto al Fuhrer? di Ignacio Irigoyen – Argentina

per unire esperienze del passato con problematiche presenti, affrontando la possibile manipolazione delle fasce più emarginate della popolazione argentina.

Menzione speciale Unione Latina: La guerrilla y la esperanza: Lucio Cabañas di Gerardo Tort – Messico

per mettere in risalto, attraverso il personaggio di Lucio Cabañas, le vicissitudini vissute da guerrilla in Messico durante gli anni Sessanta

MIGLIOR COLONNA SONORA: Olga, Victoria Olga di Mercedes Farriols – Argentina premio per la musica composta da Federico Jusid

per la musica, dal tema malinconico e struggente, rappresenta il leit motiv che impreziosisce le vicende dei protagonisti e costituisce un trait d’union che lega in modo suggestivo presente e passato nella marrazione della storia

PREMIO PUBBLICO: Fuga di Pablo Larraín – Cile

PREMIO SALVADOR ALLENDE:

Escuela Internacional de Cine y Televisión de San Antonio de los Baños (Cuba)

Per essere la concretizzazione del sogno di dar vita a una fucina di artisti cineasti che uniscono all’alto livello estetico e tecnico, una concezione etica e una visione critica del mondo

PREMIO ORIUNDI, ITALIA IN AMERICA LATINA: Toni Venturi, Brasile

Per elaborare, con il suo cinema, la realtà e la volontà di riflettere sull’essenza della militanza politica contro le ingiustizie sociali

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