“Ennesima aggressione a veterinario pubblico nel mantovano. Intervengano i Ministri della Salute e dell’Interno” — Lombardi nel Mondo

“Ennesima aggressione a veterinario pubblico nel mantovano. Intervengano i Ministri della Salute e dell’Interno”

Comunicato Stampa On.Cova

 

Ancora un episodio di intimidazioni nei confronti di un veterinario pubblico. E ancora una volta nell’ambito dell’Asl di Mantova, oggi confluita nell’Ats Val Padana. Per alcuni parlamentari del Partito democratico si è passato il segno e così gli on.i Paolo Cova, ​primo firmatario, Marco Carra e Giorgio Zanin hanno presentato oggi, mercoledì 4 gennaio 2017,​ un’interrogazione a risposta scritta al Ministro della Salute e a quello dell’Interno raccontando la situazione che si è venuta a creare.
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Il 12 dicembre una veterinaria pubblica dipendente è stata aggredita fisicamente e verbalmente, anche con minacce, nello svolgimento delle sue funzioni per conto della Asl di Mantova presso un macello del mantovano – fanno sapere –. Per la stessa azienda sanitaria lavora il veterinario pubblico dipendente che il 4 marzo 2016 è stato colpito, riportando gravi danni con una prognosi di 30 giorni, da persona rimasta ignota mentre si trovava nel parcheggio del macello nel quale doveva prestare servizio”.
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Non si tratta di fenomeni isolati​ in Italia​, spiega Cova: “I dati raccolti dal Sivemp, il Sindacato italiano veterinari di medicina pubblica, dicono che ci sono state 31 aggressioni da luglio 2008 a luglio 2012 e comunque si tratta solo dei casi segnalati tra gli associati sulla base delle denunce presentate all’autorità giudiziaria o alle Asl. Il fenomeno, però, è molto più ampio. Perché molte aggressioni avvengono in luoghi isolati e privati, in totale mancanza di telecamere di sorveglianza o di personale addetto alla sicurezza, di conseguenza, privi di elementi probanti che sostengano la denuncia, a cui, quindi, nella maggior parte dei casi, si rinuncia a far seguito”.
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Qualcosa aveva cominciato a muoversi, dicono i parlamentari PD: “L’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli operatori e sull’attività di medicina veterinaria pubblica è stato convocato presso il Ministero della Salute il 24 gennaio 2014, ma da allora non si sono avuti ulteriori incontri nonostante altri fenomeni di minacce subite dai medici veterinari”.
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Ecco perché Cova​ ​chiede​, con l’interrogazione, “quali iniziative intendano mettere in atto i Ministeri interrogati per garantire la sicurezza dei medici veterinari pubblici dipendenti nello svolgimento del proprio lavoro e se il Ministero della Salute intenda riprendere i lavori dell’Osservatorio Nazionale sulla Sicurezza degli operatori e sull’attività di medicina pubblica per valutare quali iniziative mettere in campo per evitare ulteriori minacce e aggressioni”.
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Roma, 4 gennaio 2017

 

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