A Bergamo il raduno dell’emigrazione Bergamasca

Centinaia gli emigranti bergamaschi provenienti da Germania, Francia, Svizzera e altri Paesi nel mondo si sono incontrati, sabato 21 settembre, nel seminario vescovile di Città Alta. Un raduno fortemente voluto dall’Ente Bergamaschi nel Mondo, in collaborazione con le Comunità Montane e i consorzi BIM, in occasione dell’Anno delle radici italiane, che ha visto la presenza, oltre alle rappresentanza dell’Associazione Mantovani nel mondo presieduta da Daniele Marconcini, del Sottosegretario Cattaneo di Regione Lombardia, e dell’On Tirelli, eletto nella circoscrizione estero al Parlamento italiano, e dell’On. Lara Magoni, europarlamentare di Fratelli d’Italia.

Il minimo comune denominatore: celebrare l’emigrazione orobica nel globo e, al tempo stesso, porre l’accento sul fenomeno migratorio sempre più significativo, quindi i suoi aspetti positivi e quelli che, invece, preoccupano (o perlomeno dovrebbero preoccupare la politica italiana), al fine di incrementare il legame ed il supporto alla mobilita’ ed al benessere della comunita’ lombarda residente all’estero

Durante il meeting si è sottolineata più volte la diversità fra l’emigrazione odierna e quella del passato: oggi cercano fortuna all’estero soprattutto i giovani (under 35 ), in prevalenza studenti e laureati. Snocciolando i numeri, dalla Lombardia sono circa 15/20 mila l’anno, ma circa 10/15 mila rientrano. Ecco  allora l’esigenza di una legge ad hoc, per chi lascia il Paese, ma anche per chi rientra. Da Regione Lombardia è in vigore la nuova legge regionale che valorizzi il passato e la nuova emigrazione – ha spiegato il sottosegretario Raffaele Cattaneo – Un aggiornamento della normativa che risale al 1985. Si devono costruire percorsi di circolazione dei talenti”.

Dopo la Santa Messa presieduta dal Vescovo di Bergamo, Mons. Francesco Beschi, che nella sua omelia ha sottolineato come i bergamaschi siano famosi non solo perché grandi lavoratori, ma soprattutto per la loro qualità professionale. Colta l’occasione per ricordare uno degli emigranti più illustri: Papa Giovanni XXIII.

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