Mantovani nel Mondo alla Base Nato “Multinational CIMIC Group” a Motta di Livenza ( TV)

L’ Associazione Mantovani nel Mondo nell’ambito della sua attività ventennale ha collaborato con Regione Lombardia e con il Ministero degli Affari Esteri nell’ambito sanitario e socio-assistenziale sia con progetti a favore delle comunità lombarde all’estero e sia a sostegno dei  sistemi ospedalieri di alcuni paesi latino americani a forte presenza di discendenti italiani. Accanto a questa attività, grazie a dei finanziamenti regionali, è stata creato presso la Biblioteca Comunale di Mantova, il Centro Documentale dell’Emigrazione italiana e lombarda con un fondo librario ed archivistico, unico nel suo genere. L’Associazione Mantovani nel Mondo (AMM) ai suoi esordi, ha inoltre organizzato delle iniziative in occasione di Telethon con l’ Esercito Italiano presso la base del IV Reggimento Artiglieria Controaerei “Peschiera “ di Mantova, facendosi promotrice dell’assegnazione alla memoria del Premio della Pace, assegnato da Regione Lombardia, al Col. Angelo Gaggino comandante del contingente Italfor a Sarajevo (Bosnia), con cui AMM aveva collaborato a Mantova.
Recentemente AMM ha costituito un gruppo di lavoro  composto da connazionali che hanno vissuto storie di emigrazione in Somalia e da cittadini della diaspora somala presenti nel paese in attività umanitarie, per ricostruire un rapporto con un paese a cui l’ Italia è legata da un profondo rapporto storico e culturale. Questo sta comportando una
azione di sensibilizzazione dell’Associazionismo italiano dell’Emigrazione e delle istituzioni nazionali e regionali preposte alfine di creare le condizioni per aiutare questo paese nella sua transizione democratica, sia con aiuti economici e sanitari ma anche ripristinando una forte presenza culturale dell‘Italia che ha consentito a suo tempo  di avere un’ offerta scolastica, linguistica e formativa a generazioni di somali.

Al fine di conoscere l’attuale realtà somala AMM ha preso contatto con Monsignor Giorgio Bertin  vescovo di Gibuti e  Amministratore Apostolico di Mogadiscio per avere la collaborazione della Chiesa italiana.
La nascita del futuro MEI – Museo Nazionale dell ‘ Emigrazione Italiana  di Genova sarà l‘ occasione per ricordare la presenza italiana in Africa, a cominciare dalla Somalia la cui memoria e’ ancora viva in chi l’ha vissuta,  ma che rischia di perdersi nei giovani.

Abbiamo quindi ritenuto che fosse importante conoscere direttamente l’attività del CIMIC,
Multinational Cimic Group (www.cimicgroup.org),  l’unico ente in Italia e nella NATO che si occupa al contempo di operazioni e formazione nella cooperazione civile e militare per le nostre forze armate (oltre che per la NATO e UE), attualmente operativo  a Gibuti e in Somalia.

Nella sede di Motta di Livenza lavorano più di 400 rappresentanti delle nostre quattro forze armate e sono presenti operatori provenienti da sei nazioni partecipanti, oltre all’Italia, Grecia, Portogallo, Romania, Slovenia e Ungheria. Il Presidente dell’AMM Daniele Marconcini e la coordinatrice del sodalizio Flavia Aondio sono stati ricevuti a Motta di Livenza dal comandante Col. Mattia Zuzzi,  per conoscere personalmente l’attività del CIMIC che “mira a sviluppare le tecniche di comunicazione, negoziazione e interazione tra gli attori civili e militari che operano in contesti multidimensionali, in cui occorre costruire un’interfaccia tra la componente militare dispiegata in un’area di crisi, la popolazione civile, le autorità governative e le organizzazioni nazionali”.

All’ incontro erano presenti il responsabile  relazioni CIMIC Cdr Ioannes Kanellopolus (Marina militare ellenica) e la sua collaboratrice Ursa Kodric (rappresentante civile della Slovenia).

Un incontro molto importante per far conoscere l’attività delle nostre Forze Armate all’estero, impegnate con grande professionalità in azioni di peacekeeping e di cooperazione internazionale, ma anche per recuperare un rapporto con le nostre comunità “italiche” nel mondo, anche in quei paesi come la Somalia dove la memoria della nostra emigrazione rappresenta un patrimonio di civiltà e solidarieta’.

Condividi