I primi adempimenti istituzionali — Lombardi nel Mondo

I primi adempimenti istituzionali

Gli impegni che il Consiglio Regionale appena eletto dovrà affrontare nei prossimi giorni per garantire la funzionalità dell’Ente e in risposta ad altri obblighi istituzionali

Dopo la seduta di insediamento, il Consiglio regionale tornerà a riunirsi per ascoltare il nuovo Presidente della Regione che illustrerà il documento programmatico e presenterà la Giunta regionale.

Uno dei primi adempimenti di inizio legislatura riguarda l’istituzione delle Commissioni consiliari. L’Assemblea, su proposta dell’Ufficio di Presidenza e sentita la Conferenza dei Presidenti dei gruppi, stabilisce numero e competenze degli organi consiliari. Successivamente ogni singola Commissione si riunirà per eleggere il proprio Ufficio di Presidenza.

Sarà poi la volta degli organismi statutari. Entro 45 giorni dall’insediamento del Consiglio regionale, verranno istituite la Giunta per il Regolamento e il Comitato paritetico di controllo e valutazione delle leggi e delle politiche regionali.

Infine, entro 60 giorni dall’insediamento del Consiglio, l’Ufficio di Presidenza provvede alla costituzione del Consiglio delle autonomie locali, l’organismo di consultazione permanente tra la Regione, le Province e i Comuni.(are)

 

Tra i primi atti del rinnovato Consiglio l’elezioni di tre elettori del Presidente della Repubblica

Sarà uno dei primi atti che il Consiglio dovrà approvare all’avvio della decima legislatura regionale. Entro il 15 aprile, infatti, l’Assemblea lombarda appena rinnovata dovrà eleggere i tre delegati regionali – due di maggioranza e uno indicato dall’opposizione – che parteciperanno alla seduta congiunta del Parlamento per l’elezione del Presidente della Repubblica. Il mandato di Giorgio Napolitano scadrà il prossimo 15 maggio.

L’elezione dei delegati, prevista dall’art. 83 della Costituzione, avviene a maggioranza. Ogni consigliere può indicare due nomi tra quelli proposti dalle forze politiche.

Complessivamente sono 58 i delegati regionali (tre per ogni regione, ad eccezione della Valle d’Aosta che ne invia solo uno) scelti dai Consigli regionali, che si aggiungono ai 949 deputati e senatori della Repubblica chiamati ad eleggere il nuovo Presidente della Repubblica.

Fonte: www.lombardiaquotidiano.it

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