Italiani in Giappone accusano Alitalia: “Non possiamo tornare” — Lombardi nel Mondo

Italiani in Giappone accusano Alitalia: “Non possiamo tornare”

“Non possiamo tornare. I biglietti aerei arrivano a costare anche 10mila euro”. E la compagnia abbassa le tariffe. E su Facebook arrivano gli appelli per “segnalare l’inqualificabile trattamento commerciale riservato ai connazionali residenti da Alitalia

Prezzi esorbitanti per i biglietti aerei che riportano gli italiani nel Belpaese. Per un biglietto aereo da Tokyo si può arrivare a spendere fino a 10mila euro. Dopo il terremoto e il disastro alla centrale di Fukushima scatta il ritorno verso casa per i connazionali in Giappone. Non con poche difficoltà. E su Facebook arrivano gli appelli per “segnalare l’inqualificabile trattamento commerciale riservato ai connazionali residenti da Alitalia, la compagnia aerea di bandiera, che sta applicando prezzi eccezionali gravati di tutti i rincari possibili sulla base dell’urgenza a persone e intere famiglie, che partono sapendo di dover lasciare anche una vita intera alle proprie spalle”.

LE DENUNCE SU FACEBOOK- “Abbiamo creato un gruppo in facebook con oltre 120 italiani al momento in Giappone, circa il 70% di questi sono in zona Tokyo, il 20% in zona Osaka e il restante 10% in altre prefetture. Non posso certo dire di parlare a nome di tutti, ma garantisco che sto parlando a nome di molti! Chiediamo solo una cosa: di poter tornare (se ce la sentissimo di tornare) in Italia gratuitamente o a prezzi onesti. Io sono in Giappone con mia moglie, sono andato sul sito Alitalia per vedere i costi di due biglietti con partenza domani 17 marzo e due sole andate (quindi una tratta) mi costano 10.300 euro, se volessi partire il 18 marzo non ci sono posti, mentre il 19 marzo 8.954 euro … quindi libero solo business. Ieri una ragazza del nostro gruppo e andata con le valigie all’aeroporto Kansai di Osaka pensando di prendere il biglietto direttamente in aeroporto, gli costava 5.000 euro ed ß dovuta tornare in città percè non disponeva di quella somma. Se anche io potessi permettermi due biglietti di sola andata da 10.300 euro, non me li venderebbero perchá la mia carta di credito e limitata a 2.600 euro come quella del 99% dei comuni mortali. Da domani i voli Alitalia per Tokyo sono dirottati a Osaka, se non c’è da preoccuparsi e le radiazioni sono meno di una radiografia perchá fare questo? Tutti gli italiani che hanno il biglietto con partenza da domani da Narita (Tokyo), oggi e questa notte dovranno prendere lo shinkansen e dirigersi all’aeroporto Kansai (Osaka) che dista più o meno a 450-500km (un biglietto di uno shinkansen costa un centinaio di euro)”. A scrivere questo documento è Adamo Lussana addetto stampa del Forum Giapponeforum.com presente su Facebook e che conta, ad oggi 120 iscritti, tutti italiani residenti in Giappone, che lanciano

“VOGLIAMO BIGLIETTI A 600 EURO”- “La gran parte di noi non vuole tornare – continua Lussana – Vogliamo però essere nelle condizioni di poterlo fare. Io stesso con mia moglie siamo a Osaka, quindi ci saranno forse meno radiazioni che a Milano … ma vogliamo sapere che se volessimo tornare, dobbiamo essere nella situazione di poterlo fare senza sbatterci a cercare voli alla nostra portata economica … magari si trovano voli a ‘buon prezzo’ tipo 1.800 euro a biglietto (la mia carta di credito è limitata a 2.600 e non mi verrebbe accettata una transazione da 3.600 euro), ma per avere questi prezzi bisogna partire cinque-sei giorni dopo la prenotazione … e se la situazione si dovesse mettere male a noi cinque/sei giorni sembrano troppi … e anche se ci dovesse andare bene partire dopo cinque/sei giorni chiediamo biglietti da 500 o 600 euro. A noi basta ricevere una telefonata o una email con scritto ‘se volete tornare, andate all’aeroporto di Osaka’ e verrete imbarcati anche senza biglietto o avrete un prezzo fisso a 600 euro. Chiediamo che possano partire anche le nostre mogli e mariti di nazionalità giapponese, se riceveremo una comunicazione tipo ‘il rimpatrio non vale per il vostro consorte se non italiano’. Chiediamo anche che chi dovesse partire e non avere il tempo o l’organizzazione per ottenere il re-entry permit (documento necessario per poter rientrare Giappone con visto non turistico), che ci sia una qualche specie di accordo futuro che permetta agli italiani che lasciano il Giappone in questo momento, di poter rientrare in Giappone con l’attuale visto senza fare tante storie. Sono convinto che lo stato italiano stia lavorando per organizzare un rientro di massa di noi italiani, ma per favore che ce lo facciano sapere il più presto possibile! Se così fosse, che questo documento venga ignorato … che ci facciano sapere che abbiamo la possibilità di andare al check-in e poter comprare biglietti da 600 euro mostrando il passaporto italiano (+stesso prezzo per consorte giapponese) poi se noi abbiamo questa possibilità, ognuno deciderà con la sua testa cosa fare!ma a 600 e non 5.000 euro!”.

TARIFFE AGEVOLATE – Il problema del costo dei biglietti deve essere arrivato anche sui tavoli della Farnesina. E, in effetti, in una nota il ministero degli Esteri ha annunciato che da ora è possibile acquistare biglietti Alitalia a tariffa agevolata senza prenotazione. «D’intesa con i nostri uffici, non soltanto la compagnia di bandiera continua ad operare con piena capacità con 14 voli alla settimana sul Giappone (da mercoledì concentrati per ragioni tecniche sullo scalo internazionale di Osaka), ma è stata altresì introdotta la possibilità di acquistare biglietti di sola andata senza prenotazione, usufruendo di una speciale tariffa agevolata istituita per l’occasione» si legge in una nota. Il ministero aggiunge che «possibili rinforzi dei voli potranno essere attuati se necessario». Martedì, inoltre, la Farnesina ha sconsigliato di recarsi in Giappone, alle prese con una crisi nucleare dopo il sisma di magnitudo 9 e il successivo tsunami di venerdì scorso.

RIMBORSI DI 130 EURO – Anche l’Alitalia conferma che «per favorire il rientro dei passeggeri senza prenotazione è stata introdotta una tariffa speciale agevolata go show applicabile a tutti i posti non prenotati indipendentemente dalle classi tariffarie disponibili». Visti i problemi sullo scalo di Tokyo, per garantire la massima regolarità dei collegamenti, è stato deciso che i voli partiranno solo dall’aeroporto di Osaka. «Per agevolare lo spostamento dei passeggeri in possesso di prenotazione da Tokyo – aggiunge l’ufficio stampa – Alitalia ha previsto un rimborso fino a 130 euro. Stiamo contattando i passeggeri prenotati per comunicare le modifiche». Informazioni Alitalia sul sito www.alitalia.it (nella sezione “stato del volo”), numero verde (800.65.055) o il call center (06.2222).

POSTI DISPONIBILI – Per ora, la compagnia di bandiera conferma che sono completamente operativi tutti i collegamenti con il Giappone da Roma e Milano. «Non abbiamo operato nessuna cancellazione – afferma l’ufficio stampa – La capacità dei voli resta adeguata alla domanda e confermiamo che ci sono posti disponibili per il rientro dal Giappone». Buone notizie anche per l’Orchestra del Maggio Fiorentino, bloccata a Tokyo da venerdì 11 marzo: «Nella serata di oggi partirà da Fiumicino il volo speciale Alitalia richiesto dal Comune di Firenze per consentire il rientro degli orchestrali sull’aeroporto di Pisa» conclude la compagnia di bandiera

LA DIFESA – Per i voli da e per il Giappone Alitalia applica tariffe di mercato, del tutto in linea, quando non inferiori a quelle praticate da altre compagnie europee. Non vi e’ stata nessuna modifica delle tariffe Alitalia a seguito degli eventi verificatisi in Giappone. E’ quanto affermano dalla compagnia aerea sottolineando che le tariffe dipendono esclusivamente, oltre che dalla destinazione, dal livello di riempimento degli aerei. A differenza di altre compagnie, viene fatto rilevare, Alitalia ha anzi introdotto oggi, di sua iniziativa, una tariffa speciale, pari a 800 euro, acquistabile in aeroporto per i passeggeri che si presentano senza prenotazione, offerta fino all’esaurimento dei posti disponibili in classe economica. Alitalia ha inoltre introdotto una maggiore flessibilita’ per i passeggeri in possesso di biglietti da e per il Giappone, consentendo a tutti un cambio di prenotazione, senza penali, entro il 31 marzo. Pensare che Alitalia abbia assunto una politica tariffaria diversa da quella descritta, concludono dalla compagnia, oltre a essere privo di fondamento, offende l’impegno e l’abnegazione delle centinaia di persone di Alitalia che in queste ore sono impegnate in un imponente sforzo organizzativo per garantire integralmente la capacita’ dei voli da e per il Giappone, favorendo il rientro dei connazionali.

http://affaritaliani.libero.it/cronache/giappone_alitalia_accusa_biglietti160311.html

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