Andarsene Sognando: un libro sull’emigrazione nella canzone italiana — Lombardi nel Mondo

Andarsene Sognando: un libro sull’emigrazione nella canzone italiana

Il libro di Eugenio Marino (Cosmo Iannone Editore, 2014) ha il merito particolare di far dialogare e tenere assieme contenitori spazio-temporali che purtroppo raramente tendono a parlarsi: il mondo della canzone popolare e folclorica, il mondo dell’emigrazione e della cultura italiana all’estero e il mondo della canzone italiana contemporanea. In modo piacevole e con tante scoperte e curiosità.

La canzone, lungi dall’essere mero veicolo di trastullo per il popolo o per l’intellettuale, svolge da sempre un’imprescindibile funzione di raccordo tra i vissuti quotidiani degli uomini e le mitologie, in senso barthesiano, che gli stessi protagonisti della storia alimentano arricchendo immaginari, aspirazioni, sogni individuali e collettivi. Nessuno strumento è probabilmente pari alla canzone nel riflettere frustrazioni e tensioni ideali e nell’accendere o disinnescare, a seconda dei casi, fervori e sentimenti. E se dal nostro osservatorio degli anni zero tale capacità di rappresentazione può apparire annacquata e in parte compromessa, nondimeno alla canzone ben continua ad attagliarsi il celebre adagio felliniano, magari solo appena rivisitato: “non serve a dimostrare nulla, serve a mostrare”.

E allora bene ha fatto Eugenio Marino a dedicare un libro ad un tema fino ad ora poco esplorato e, se non mi inganno, oggetto solo di analisi focalizzate secondo prospettive temporali specifiche e più ristrette: il tema è quello dell’emigrazione nella canzone italiana, partendo dall’Unità d’Italia fino ai giorni nostri. Il merito principale dell’autore, giornalista esperto di entrambi i temi portanti della ricerca, ossia canzone ed emigrazione, è proprio quello di tenere insieme contenitori spazio-temporali che purtroppo raramente tendono a parlarsi: il mondo della canzone popolare e folclorica (è stato un piacere ritrovare spesso citato, tra gli altri, un grande studioso come Gianni Bosio), il mondo dell’emigrazione e della cultura italiana all’estero e il mondo della canzone italiana contemporanea, fino a interloquire con autori che possiamo definire veri e propri outsider della scena attuale. Marino compie in questo un’operazione coraggiosa tesa a eliminare steccati inutili che separano stili, generazioni e concezioni della musica. Quello che ne esce è un libro piacevole da leggere, ben documentato e che pur partendo da una tematica specifica e definita finisce per diventare anche una riscrittura della storia della nostra canzone da una prospettiva differente.

Qual è tale prospettiva? A giudicare dall’altalenante interesse che il nostro Paese mostra per le tante Italie sparpagliate per i 5 continenti, talvolta si corre il rischio di pensare che questa prospettiva sia quella che si osserva, per citare Claudio Lolli, da “una finestra sbagliata”. In realtà, proprio il libro di Marino ci aiuta a comprendere come, ad esempio, quasi tutto il cantautorato nostrano più raffinato e nobile abbia tratto profonda ispirazione (non solo lirica ma anche musicale) dalle vicende migratorie che hanno caratterizzato e caratterizzano il nostro paese, andando in direzione opposta, “ostinata e contraria”, rispetto a certe forme di rimozione collettiva.

Marino (che è calabrese d’origine, romano d’adozione, e responsabile nazionale del Partito Democratico per gli Italiani nel mondo) articola dunque con “Andarsene Sognando” (Cosmo Iannone Editore, 2014) un’opera composita e sfaccettata. Il libro parte dall’Italia post-unitaria, attraversa le varie tradizioni regionali, affronta gli scenari musicali del dopoguerra e dell’Italia del boom economico per arrivare al mondo del cantautori e, infine della contemporaneità, collegando tutti questi sviluppi diacronici con il tema dell’emigrazione. La lettura appassiona per la miniera di piccole e grandi storie portate alla luce e inevitabilmente chiama il lettore in causa e al confronto con i propri gusti e le proprie cognizioni musicali. Senza dubbio, come è naturale che sia, si sarebbero potuti anche indicare altri nomi o altre canzoni: l’impianto tuttavia che propone Marino è coerente e ben strutturato e ogni scelta si rivela motivata rispetto al quadro d’insieme che l’autore ha voluto rappresentare. Il tutto è peraltro arricchito da un sito dedicato www.andarsenesognando.it che permette di completare ascolti di canzoni citate nel libro.

Fabio Veneri

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