Gli angeli custodi esistono. Credetemi! — Lombardi nel Mondo

Gli angeli custodi esistono. Credetemi!

Giovanni Girardi, collaboratore del Portale, condivide con noi e con voi un episodio di vita…superato con l’aiuto degli angeli!!! Siamo con te, caro Giovanni

San Josè di Costa Rica – Carissimi amici del Portale dei Lombardi questa volta non vi scrivo di un fatto o di un episodio specifico accaduto in America Latina o a qualcuno in particolare, ma di un fatto reale accaduto a chi vi scrive. Lunedì scorso, mentre ero in ufficio, ho iniziato a sentire qualcosa di strano, il mio “corpo” ha iniziato a reagire di forma differente. Le mani sudate con un forte formicolio, un dolore persistente al petto, un dolore alla spalla destra ed una sudorazione eccessiva.

Chiuso l’ufficio sono entrato in auto con l’intenzione di andare in ospedale. La mia mente ha iniziato a macinare pensieri e parole confusionarie passavano per il mio cervello. Dal mio ufficio all’ospedale ci sono quasi 25 chilometri, per fortuna almeno 20 di autostrada. La macchina ha iniziato ad andare, mentre il mio pensiero andava a mia figlia Valentina, a mia moglie. Non volevo spaventarle senza sapere cosa mi stesse succedendo. Ma all’ospedale non ci sono arrivato…

Ad una decina di chilometri ho dovuto accostare l’auto. Respiravo a fatica e la mente mi si offuscava. Ho pensato al peggio, ma Dio non solo grande, è immenso.

Una pattuglia della Polizia di Transito (la locale “Stradale”) si è fermata per avvisarmi che non potevo fermarmi sulla prima corsia. In Costa Rica, purtroppo, non esistono le corsie di emergenza e quindi un camion o un autobus avrebbe potuto centrarmi a tutta velocità. Quando si sono resi conto della mia situazione, mi hanno caricato sulla loro pattuglia e via di corsa al pronto soccorso. Non hanno chiesto permesso nessuno, a nessun superiore, non hanno chiamato un’ambulanza, solamente hanno agito d’istinto.

Sono arrivato all’ospedale in stato di semi incoscenza, non li ho neanche potuto ringraziare. Ho visto solo bianco e nulla più. Un principio d’infarto…

Quando mi sono risvegliato “loro” non c’erano più: erano tornati al loro lavoro. Nessuno ha saputo dirmi chi erano, come si chiamavano: li hanno chiamati solo i miei “angeli custodi”…

Solamente un giorno dopo ho saputo che avevano anche recuperato la mia macchina e l’avevano parcheggiata nel parcheggio dell’ospedale.

Se oggi sono qui a raccontarvi questa storia, magari per molti, di ordinaria quotidianità (quanti sono “attaccati” da un infarto giornalmente nel mondo) lo devo a loro, ai miei “angeli custodi”.

Ed allora, credeteci anche voi: gli angeli custodi esistono. Possono portare una divisa o semplicemente apparire quando meno ce lo aspettiamo, o meglio, quando abbiamo bisogno di loro.

Al giorno d’oggi un po’ di fede non fa certamente male. Credetemi!

Giovanni Girardi

Portale Lombardi nel Mondo

Document Actions

Share |


Condividi

Lascia un commento