South Australia. Un asilo a misura di bambino — Lombardi nel Mondo

South Australia. Un asilo a misura di bambino

Sono ormai diverse le scuole che, in tutto il mondo, hanno importato il metodo educativo adottato negli asili della città italiana di Reggio Emilia e chiamato appunto “il metodo Reggio Emilia”.

Sono ormai diverse le scuole che, in tutto il mondo, hanno importato il metodo educativo adottato negli asili della città italiana di Reggio Emilia e chiamato appunto “il metodo Reggio Emilia”. Basato su principi pedagogici innovativi, questo metodo fu elaborato dal pedagogista Loris Malaguzzi e da un gruppo di genitori emiliani dopo la seconda guerra mondiale, e affronta la questione educativa in età prescolare puntando sui principi dell’autoapprendimento e del rispetto delle potenzialità.

In Sud Australia il metodo Reggio Emilia è stato adottato, tra le altre, dalla St Joseph Memorial School di Kensington, una delle prime scuole cattoliche dello Stato ad aver incorporato i principi introdotti nel mondo della pedagogia da Loris Malaguzzi nel suo curriculum di insegnamento. A questo proposito, Helena Card, vicepreside dell’istituto, ha fatto presente come la filosofia insita nel metodo Reggio Emilia si fondi sul riconoscimento, il rispetto e lo sviluppo delle potenzialità che ogni bambino possiede. Allo stesso modo, la coordinatrice scolastica Gail Mantel ha ricordato come gli asili di Reggio Emilia abbiano ispirato molte scuole nel mondo attraverso un perfetto equilibrio tra insegnamenti pratici, come il leggere o lo scrivere, e insegnamenti orientati allo sviluppo della personalità e delle peculiarità di ogni bambino. In questo modo, a suo avviso, ogni bambino ha la possibilità di capire per che cosa è portato, quali sono le sue attitudini e come può fare per svilupparle in modo da contribuire attivamente  alla crescita della società.

Del resto, gli asili rappresentano il primo passo verso lo sviluppo delle competenze individuali, e il metodo Reggio Emilia si propone appunto di sfruttare il tempo che i bambini trascorrono all’asilo per orientarli verso una più brillante carriera scolastica. Inoltre, il metodo in questione viene utilizzato anche nel corso dei primi anni della scuola elementare, e nel caso della St Joseph School, nel pieno rispetto dei valori cattolici .

Caratteristiche ribadite anche dal preside dell’istituto, Craig Fosdike, per il quale il metodo Reggio Emilia rappresenta l’approccio migliore per impostare il percorso educativo di un individuo, e che il premier Mike Rann ha chiesto di approfondire al ministro della Pubblica istruzione, Jay Weatherill. Pertanto, proprio il mese scorso il ministro Weatherill si è recato in visita alla St Joseph School e a Reggio Emilia, appunto con l’obiettivo di studiare i principi alla base di un metodo riconosciuto come il migliore in molte scuole nel mondo.

Secondo David Wright, portavoce del Reggio Emilia Australia Information Exchange, questa elevata considerazione deriva dal fatto che il metodo Reggio Emilia rispetta davvero il punto di vista dei bambini, permettendo loro di fare domande, affrontare e risolvere problemi in piena interazione tra di loro e con l’ambiente che li circonda, attraverso infrastrutture sviluppate per soddisfare le curiosità dei più piccoli e un rapporto con gli insegnanti basato sull’interscambio e sulla percezione della maestra non tanto come una istruttrice quanto come persona da educare come i bambini.

Della stessa opinione Tina Adamo, preside della Galilee Catholic School di Aldinga, che dopo aver visitato Reggio Emilia nel 2005 ha avuto la conferma di quanto il metodo introdotto da Malaguzzi sia valido e compatibile con i principi di una scuola di ispirazione cristiana. Inoltre, Adamo ha fatto presente come tutti i visitatori della scuola siano entusiasti di vedere i bambini a loro agio e presi in considerazione, sentendosi così in un ambiente famigliare e cui fare ritorno ogni giorno con piacere.

Parole, queste, condivise dalla preside della All Saints Primary Catholic School di Seaford, Helen Ward, secondo cui i benefici derivanti dal ricorso al metodo Reggio Emilia si riassumono in bambini più calmi e più impegnati. Nella scuola, il metodo è stato introdotto circa tre anni fa, fino alla quinta classe, con le aule che sono state trasformate in spazi aperti con tavoli rotondi, mobili assemblati con materiale naturale e molti scaffali dove esporre i lavori dei bambini.

Per maggiori informazioni consultare il sito Internet  del Reggio Emilia Australia Information Exchange all’indirizzo www.reaie.org.au.

http://italianmedia.com.au/w3/index.php?option=com_content&view=article&id=4501%3Aun-asilo-a-misura-di-bambino&catid=10%3Adal-south-australia&lang=it

 

 

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