Basket Europa. Dąbrowa Górnicza vs.Toruń in Polonia: perché seguirla con particolare interesse

Come tutte le sfide “testacoda” che si rispettino, nella quale lo scontro diretto tra la prima e l’ultima in classifica sfugge tradizionalmente ad ogni pronostico, anche l’incontro tra i Twarde Pierniki Toruń e l’MKS Dąbrowa Górnicza, rispettivamente primi ed ultimi della classe nel campionato di basket polacco, sarà caratterizzato dalle “partite nella partita”. In occasione dello scontro tra i copernicani e l’MKS, valevole per l’ultima giornata del girone di andata della stagione regolare, di “partite nella partita”, questa domenica, a Dąbrowa Górnicza, ve ne saranno ben tre: tutte cariche di elementi indispensabili per comprendere lo stato di salute qualitativa nel quale si trova il basket polacco.

Il duello nordamericano: Mike Lewis II (Dąbrowa Górnicza) vs. Jahenns Manigat (Toruń)

La prima delle “partite nella partita” è un duello tutto nordamericano tra due combo guard: lo statunitense Mike Lewis II di Dąbrowa Górnicza, e il canadese Jahenns Manigat di Toruń.

Prodotto dei Duquense Dukes, Mike Lewis II, classe 98, si è rivelato un componente fondamentale della rosa dell’MKS, capace di fornire un enorme contributo sia offensivo che, sopratutto, in difesa. Finora, Lewis viaggia su una media di 17,2 punti a partita, di cui il 37% da tre punti, con un’attitudine difensiva che fanno della combo statunitense di Dąbrowa Górnicza un prospetto solido per il grande palcoscenico cestistico europeo, dove, per fare strada, occorre difendere, difendere ed ancora difendere.

Chiamato ad assumersi crescenti responsabilità in seguito alla partenza dell’esplosivo playmaker USA Maurice Watson, senza dubbio MVP della prima metà della stagione regolare, di recente rilasciato in Israele, Jahenns Manigat, prodotto dei Creighton Bluejays, classe 91, si è fatto carico di responsabilità crescenti per supplire alla pesante assenza della guardia di Philadelphia. Capace di portare e passare la palla, trovare i compagni al posto e al momento giusto, la combo canadese di Toruń si sta dimostrando pronto per potere dire la propria in Europa.

Il derby di Croazia: Roko Rogić (Toruń) vs. Josip Sobin (Dąbrowa Górnicza)

La seconda “partita nella partita” è il derby tutto croato tra il playmaker di Toruń Roko Rogić e il centro di Dąbrowa Górnicza Josip Sobin. Entrambi i giocatori ricoprono un ruolo fondamentale per le rispettive compagini: se da un lato, Rogić è stato reclutato per sostituire Watson, compito al quale ha dato risposte eccellenti in occasione delle prime uscite tra le fila dei copernicani, dall’altro Sobin è un perno sia difensivo, che offensivo nel gioco interno dell’MKS. Rogić, classe 92, viaggia su medie di 13 punti e 6,5 assist a partita. Sobin, classe 89, vanta invece una media per incontro di 9,9 punti e 5,7 rimbalzi.

Il duello tra i due internazionali croati (sebbene Sobin da tempo sia ai margini del giro nazionale) rappresenta tuttavia la quintessenza sia della pallacanestro, che della cultura della Croazia. Rogić, ex giocatore del Cibona, rappresenta Zagabria e la capitale, mentre Sobin, ex atleta di Split e Zadar, oltre che “figlio d’arte” di quel Sobin che giocò nella gloriosa Jugoplastika tre volte campione d’Europa, rappresenta la Dalmazia e la provincia. Se Rogić personifica il Nord e la Mitteleuropa, Sobin rappresenta, invece, il Sud e la Serenissima Repubblica di Venezia.

Il duello dell’America Latina: Caio Pacheco (Dąbrowa Górnicza) vs Daniel Amigo (Toruń)

Restando sull’asse play-pivot, la terza “partita nella partita” è il derby latinoamericano tra il playmaker di Dąbrowa Caio Pacheco e il centro di Toruń Daniel Amigo. Malgrado il duello in questione non si avrà da fare per via dell’infortunio che terrà fuori dalla contesa Pacheco, la presenza di due atleti latinoamericani nel campionato polacco rende bene l’idea di quanto la Polonia stia godendo di popolarità crescente.

Forte di una carriera già internazionale tra Argentina (Bahía Blanca), Spagna (Murcia) e Italia (Pesaro), Caio Pacheco, classe 99, è approdato all’MKS a stagione in corso per sopperire alle carenze dei biancoblu in termini di regia, riuscendo, finora, a collezionare 5,5 punti e 5 assist di media a partita.

Atleta dai tre passaporti (Messico, Argentina e Stati Uniti), Daniel Amigo, classe 95, è stato reclutato come sostituto del centro USA Trevor Thompson che, assieme a Watson, ha formato il nucleo del gioco di Toruń nel corso delle prime partite della stagione. Finora, il nazionale messicano ha saputo dare un contributo significativo, con 10 punti e 4,5 rimbalzi di media a partita.

Una popolarità crescente, anche oltreoceano

Nonostante non possa andare in scena, è proprio il derby latinoamericano a dimostrare lo stato di salute qualitativa della pallacanestro polacca, che mai finora è stata capace di attrarre ben due giocatori da mete così “esotiche” come l’America Latina.

Quando e qualora il campionato polacco sarà in grado di attratte giocatori anche dell’Argentina, la migliore fucina di talenti cestistici dell’America Latina, allora la Polonia potrà, finalmente, considerarsi un paese di prima importanza nel panorama cestistico europeo.

Matteo Cazzulani
@MatteoCazzulani

Classifica dopo 14 giornate (vittorie-sconfitte)

Twarde Pierniki Toruń 11-3 (78%)
Czarni Słupsk 10-4 (71%)
Anwil Włocławek 10-4 (71%)
Stal Ostrów Wielkopolski 10-4 (71%)
Zastal Zielona Góra 8-5 (61%)
Legia Varsavia 8-5 (61%)
Śląsk Wrocław (Breslavia) 8-6 (57%)
Astoria Bydgoszcz 7-6 (53%)
King Szczecin (Stettino) 7-7 (50%)
Spójna Stargard 6-7 (45%)
Arka Gdynia 6-8 (42%)
Trefl Sopot 6-8 (42%)
HydroTruck Radom 4-10 (28%)
MKS Dąbrowa Górnicza 3-11 (21%)
Start Lublino 3-11 (21%)
GTK Gliwice 3-11 (21%)

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