L’Europa del basket torna a Wrocław e Sopot

Per chi la pallacanestro europea ha avuto il privilegio di seguirla tra la fine degli anni Novanta e i primi anni del Duemila, Wrocław (Breslavia) e Sopot sono località familiari che, con tutta probabilità, ricordano trasferte di Eurolega nella (solo apparentemente) lontana Polonia. Oggi, dopo anni di assenza dal palcoscenico del basket europeo internazionale, il capoluogo della Bassa Slesia e la celebre località marittima della Pomerania a ridosso di Danzica sono tornate a partecipare a importanti competizioni cestistiche europee.

Il ritorno più roboante, per via del prestigio della competizione da affrontare, è quello dello Śląsk Wrocław, ammessa alla Eurocup della ULEB, leggasi la seconda competizione cestistica europea per importanza dopo l’Eurolega, in virtù del terzo posto maturato, nella scorsa stagione, nel campionato nazionale polacco.

Detentore di 17 campionati polacchi, 14 coppe nazionali e 2 supercoppe, lo Śląsk, che in particolare tra il 1998 e il 2002 ha rappresentato lo status della squadra da battere per eccellenza in Polonia, ritorna sullo scenario internazionale dopo la partecipazione alla Europe Cup della FIBA nella stagione 2015/2016. Allora, la compagine verde-bianco-rossa uscì al secondo turno per mano di Türk Telekom e Ostende.

A guidare la compagine slesiana, ironia della sorte, è Andrej Urlep, lo stesso allenatore che ha saputo guidare lo Śląsk alla conquista di 4 titoli consecutivi dal 1998 al 2002, di recente richiamato a Wrocław a seguito dell’esonero di coach Petar Mijović.

SOPOT, POLAND – JANUARY 10: # 22 Thomas Van den Spiegel in action during the Euroleague Basketball Game 11 between Prokom Trefl Sopot vs Virtus Vidivici Bologna at the 100 Years Hall on January 10, 2008 in Sopot, Poland. (Photo by Wojciech Figurski/Euroleague Basketball/Getty Images)

Per quanto riguarda il Trefl Sopot, l’assenza della compagine pomerana dal basket europeo “che conta” data dalla stagione 2012/2013 quando, impegnati nella Europe Cup della FIBA, i gialloneri furono eliminati nella fase a gironi da Lokomotiv Kuban (squadra che avrebbe poi vinto la coppa) e Galatasaray. A seguito del quinto posto maturato nello scorso campionato polacco, Sopot è stata invitata dalla FIBA a partecipare alla fase preliminare della Europe Cup, nella quale i Pomerani hanno ottenuto la qualificazione alla coppa battendo il Dnipro.

Sempre per onor di statistica, lecito sottolineare come l’allenatore del Sopot, Marcin Stefański, abbia guidato la compagine pomerana nella sua ultima apparizione europea nelle vesti di giocatore e capitano.

Sulla storia del Trefl Sopot, tuttavia, il discorso è abbastanza complesso, dal momento in cui la compagine pomerana si è costituita a seguito della decisione dell’Asseco Prokom di spostare la propria sede da Sopot a Gdynia.

In virtù di tale scissione, avvenuta nel 2009, sia il Trefl Sopot che l’Arka Gdynia si considerano, oggi, eredi del famoso Prokom Trefl Sopot capace, dal 2004 al 2008, di vincere 5 titoli nazionali consecutivi, 4 Coppe di Polonia e 2 Supercoppe, de facto strappando allo Śląsk lo status di squadra dominante sullo scenario cestistico polacco.

Un ritorno in chiaroscuro

Il ritorno delle due compagini storiche della Polonia nel palcoscenico cestistico europeo è stato, tuttavia, contraddistinto da risultati mediocri.

Impegnato nella prima gara del girone di EuroCup davanti al proprio pubblico, lo Śląsk, seppur combattendo, ha finito per inclinarsi ai lituani del Lietkabelis Panevėžys (59-70).

In crisi di risultati nel campionato polacco, ma evidentemente scossa in positivo da coach Urlep, Wrocław ha saputo esprimere un gioco molto buono nel reparto lunghi.

Ciononostante, il centro USA Cyril Langevine, il pivot polacco Aleksander Dziewa, e l’ala croata Ivan Ramljak non sono riusciti a colmare le grosse lacune espresse dal reparto esterni nel tiro da tre e, da parte di tutta la squadra, dalla lunetta.

Sopot, dal canto suo, ha riscattato la sconfitta maturata in trasferta a Kyiv nella prima partita del girone con una vittoria a domicilio sul Rilski Sportist (90-81).

A decidere l’incontro sono state le triple “pesanti” dell’ala statunitense Darious Moten, i 17 punti del lungo Paweł Leończyk e i 16 panieri della guardia USA Brandon Young.

Matteo Cazzulani
@MatteoCazzulani

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