Italia-Berlino, solo andata — Lombardi nel Mondo

Italia-Berlino, solo andata

Diamo uno sguardo da vicino alla capitale e al mondo degli italiani che hanno scelto di viverci. Perché in questa città l’immigrazione dall’Italia è in costante aumento?

Chiunque arrivi a Berlino con un volo low-cost trova ad attenderlo nella hall dell’aeroporto di Schönefeld una fila interminabile di scaffali pieni di depliant su ostelli e alberghi giovanili. Berlino è ormai diventata il place to be per i giovani da tutta l’Europa, in particolare dall’Italia. Se questo fenomeno è sicuramente cresciuto negli ultimi anni, è anche vero che Berlino esercita da sempre una forte attrazione sui giovani. Dagli anni Ottanta a oggi sono arrivate varie generazioni di studenti col progetto Erasmus. Negli anni Novanta ci fu l’ondata degli architetti, attratti dalle opportunità offerte dalla “ricostruzione”, e negli ultimi anni sono in particolare l’industria del cinema e quella musicale ad attrarre giovani creativi.

Per cercare di capire cos’è che ormai dagli anni Sessanta in poi affascina tanto i giovani italiani abbiamo chiesto ad alcuni italo-berlinesi di vecchia e nuova data di raccontarci la loro storia. Lo hanno fatto Daniela Zanone, caporedattrice della rivista online “Stylesreport”, Marco Canevacci, architetto e ideatore di fantasiosi ambienti di plastica, Anna Zizzi, neolaureata in lingue e ora stagista, Massimo Manera, infermiere e musicista, ed Elisa Mishto, regista cinematografica. Ma al di là dei giovani, chi sono gli italiani di Berlino e come si vive nell’unica metropoli tedesca? Ne abbiamo parlato con tre ospiti in studio di diversa età e professione: Edith Pichler, professoressa originaria di Bolzano ed esperta di emigrazione italiana, Eva Spagna, cantante jazz del gruppo “E la luna”, e Manuela Naso, fondatrice del Teatro Instabile di Berlino. (www.funkhaus-europa.de – radio colonia)

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