Bond Lombardia, in Assestamento fondo prudenziale di 153 milioni per i titoli greci — Lombardi nel Mondo

Bond Lombardia, in Assestamento fondo prudenziale di 153 milioni per i titoli greci

Riguarda, ha detto l’assessore Colozzi, il concretizzarsi dell’ipotesi peggiore, ovvero il fallimento di uno Stato sovrano. Così evitiamo che il bilancio regionale possa avere problemi.

Nella manovra di Assestamento al Bilancio, che andrà in Aula a fine luglio, saranno accantonati 153 milioni di euro a copertura della parte di Bond emesso da Regione Lombardia nel 2002 finito in titoli greci e che potrebbero essere a rischio nel caso si verificasse il default del paese ellenico.  


Lo ha detto l’Assessore Romano Colozzi in Commissione Bilancio presieduta da Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) facendo il punto sul “Bond Lombardia” .
Colozzi ha specificato che l’accantonamento è “prudenziale e riguarda il concretizzarsi dell’ipotesi peggiore, ovvero il fallimento di uno Stato sovrano. Ma in questo modo – ha aggiunto Colozzi – evitiamo che il bilancio regionale possa avere problemi”. Colozzi, rispondendo anche ai dubbi sollevati dal commissario del Pd Enrico Brambilla,  ha poi sottolineato che la cifra che sarà accantonata non sarà sottratta agli investimenti: “Ad oggi – ha detto Colozzi – abbiamo risorse spendibili per 7,5 miliardi di euro ma il Patto di stabilità ce ne consente l’utilizzo di soli 3 miliardi e 700 milioni. Abbiamo quindi ampi margini di manovra. Io non credo al default della Grecia perché nell’ipotesi si scatenerebbe un effetto domino su banche e Paesi di mezza Europa, tra cui il nostro che con la Grecia è esposto per oltre 14 miliardi. E poi non è mai capitato, anche nel caso dell’Argentina, che il default sia totale”.


L’Assessore Colozzi ha poi spiegato che sul Bond del 2002 Regione Lombardia ha chiamato in causa le banche che hanno seguito l’operazione presso la Corte londinese e che si sta procedendo col rito anglosassone. Colozzi ha avuto parole di apprezzamento per il ruolo avuto dal Consiglio regionale che ha istituito un Collegio di esperti “il cui lavoro è stato molto apprezzato e si è reso utile all’azione della Giunta”.  
Regione Lombardia chiede 90 milioni di danni. “L’operazione in sé, come ha detto anche la Corte dei Conti  – ha spiegato ancora Colozzi – è stata corretta. Quando si parla di perdite si parla di costi occulti, ovvero che Regione Lombardia avrebbe dovuto avere interessi maggiori rispetto a quelli ottenuti. Finora Regione Lombardia ha ottenuto guadagni che oscillano fra i 12 e i 20 milioni avendo effettuato l’operazione a tassi vantaggiosi rispetto agli strumenti di indebitamento dell’epoca. I nostri legali– ha detto ancora Colozzi – stanno anche verificando se esistono i presupposti per tentare una causa civile anche in Italia”.


“Le puntualizzazioni dell’Assessore –
ha detto Enrico Brambilla del Pd– dimostrano che l’azione fatta dal Consiglio è stata utile.. In ogni caso va sottolineata la necessità da parte nostra di mantenere un’attività di controllo e vigilanza”.


Soddisfatto delle comunicazioni di Colozzi il Presidente della Commissione Fabrizio Cecchetti: Come Commissione – ha sottolineato – continueremo a monitorare la questione alla luce anche dello scenario europeo e dei possibili sviluppi legati alla causa londinese. L’Assessore comunque ha fornito delle indicazioni rassicuranti, a dispetto di quanti continuano a cercare pretesti per disegnare scenari di incertezza e di allarme che allo stato attuale non esistono”. 

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