Enogastronomia e cultura: Brescia turistica «tira» — Lombardi nel Mondo

Enogastronomia e cultura: Brescia turistica «tira»

La classifica. L’offerta bresciana promossa da un’indagine di Class. In Lombardia è la prima provincia in 5 indici su 10 L’assessore Razzi: «Ora la Strada delle Eccellenze». I dati prendono in considerazione di tutte le province lombarde, esclusa Milano

Uno spettacolare tramonto sulla penisola di Sirmione immortalato da Lazise, sulla sponda veronese Brescia. L’offerta turistica culturale ed enogastronomica è di casa a Brescia. Qui più che in altre province lombarde. A confermarlo è un’indagine del gruppo Class che pone Brescia sul gradino più alto in 5 categorie su 10.

Nel 2010 la proposta turistica legata alla sfera culturale e alla domanda del «buon bere e buon mangiare» ha avuto a Brescia e nella sua provincia una fioritura rigogliosa.

I dati prendono in considerazione di tutte le province lombarde – esclusa Milano – e vedono Brescia fuori dal podio delle prime tre solo in tre casi.

Le percentuali della ricerca sono state elaborate tenendo conto della dotazione in valori assoluti e delle dimensioni delle province in modo da neutralizzare il fatto, per esempio, che a città più grande corrisponde normalmente un numero di strutture più elevato.

Certo è che chi raggiunge Brescia e provincia alla ricerca di momenti di degustazione enogastronomica di prodotti tipici non può rimanere deluso. Questo non può accadere a causa della variegata ed estesa proposta eno-culinaria messa in campo nel territorio bresciano. L’indagine parla di un totale predominio di Brescia nel settore dei vini: nel bresciano c’è il 41,9 per cento dei vini doc, docg e igp delle province lombarde. Al secondo posto nella categoria si piazza Mantova (18,9 per cento) e Bergamo (12,2 per cento). E ancora, nel nostro territorio c’è il 28,6 per cento delle Strade del Vino lombarde (seguono Mantova con il 21,4 per cento e Pavia con il 14,3 per cento), mentre il 22 per cento delle segnalazioni di ristoranti lombardi pubblicate da guide specializzate sono di esercizi bresciani.

Al quarto posto, invece, si classifica Brescia nelle categorie dop e igp e nei prodotti tradizionali (al primo e secondo posto in entrambi i casi Sondrio e Pavia).

«L’offerta c’è e lo si vede anche da questa indagine, ma il nostro obiettivo è ampliarla – annuncia il nuovo assessore al Turismo e alla Cultura della Provincia di Brescia, Silvia Razzi -. Mi piacerebbe creare una “strada delle eccellenze” che comprenda non solo quelle zone, come il Garda, che godono già di una grande visibilità ma anche i paesi dell’entroterra, penso alla Valtenesi, che hanno tanto da offrire ma sono meno conosciuti».

NEL SETTORE del turismo culturale Brescia è senza rivali per quanto riguarda il numero di musei (21,6 per cento, davanti a Varese con il 15,0 e Bergamo con l’11,8 – e di palazzi e residenze (17,8 per cento, seguono Monza con 14,5 e Mantova con 13,5). Secondo posto dopo Pavia nella categoria che comprende i castelli e le fortificazioni (15,2 per cento) e terzo posto – dopo Mantova e Bergamo – nell’offerta di monumenti e antichità (12,5 per cento). Fuori dai primi 3 classificati e solo al sesto posto nell’area dei giardini storici (primo posto a Como con il 22,5 per cento). «La provincia di Brescia ha un patrimonio immenso che, in molti casi, fa coincidere diversi tipi di turismo come, per esempio, il Vittoriale che attira turisti sul piano culturale ma anche sul piano enogastronomico essendo sul lago di Garda oppure – continua l’assessore Razzi – il Monte Castello di Tignale che, a questi tipi di turismo aggiunge anche quello religioso».

Potenziare l’offerta turistica corrisponde, quasi sempre, a un aumento dell’afflusso di turisti. Ma i tempi che corrono costringono ad escogitare nuove formule di collaborazione. «Oggi per via della crisi la sinergia con il privato è sempre più necessaria – sottolinea Silvia Razzi -. Lo vediamo anche nella nostra provincia come nel caso del Maniva dove ci sono stati grandi investimenti privati o, sempre nell’ambito del turismo legato allo sport, con Montecampione e Bovegno».

Silvia Ghilardi

http://www.bresciaoggi.it/stories/Home/224580_enogastronomia_e_cultura_brescia_turistica_tira/

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