Mondiali Calcio/Brasile: Tite, un allenatore mantovano alla guida della Seleção

Brasile 10 maggio 2018 – Adenor Leonardo Bachi è il Commissario Tecnico della Nazionale di calcio brasiliana. Quando si cita questo nome, la maggior parte dei lettori potrebbe non sapere chi egli sia; tuttavia chi invece segue il calcio conosce molto bene il suo soprannome: Tite.
Mondiali Calcio/Brasile: Tite, un allenatore mantovano alla guida della SeleçãoMantovano di origine, Tite proviene da un comune gaúcho noto per essere un importante centro di immigrazione: Caxias do Sul. Il cognome di Tite, Bachi, è registrato con una sola “c” a causa di un errore commesso da parte di un cancelliere dell’ufficio anagrafe brasiliano. Tite è originario di Viadana da una famiglia emigrata in Brasile nel 1883. Come tanti altri immigrati, i bisnonni di Tite, Andrea Bacchi e Maria Domenica Mazzocchi, erano contadini impegnati nella coltivazione dell’uva presso la colonia di São Braz (San Biagio, in italiano). A proposito, i matrimoni tra le famiglie Bacchi e Mazzocchi erano tanto comuni da muovere i suoi genitori a seguire la tradizione.

Tite nasce il 25 maggio 1961, figlio di Genor Bachi e Ivone Mazochi, con una sorella maggiore di nome Beatriz e un fratello minore chiamato Ademir (Miro). Da bambino, la famiglia chiamava il giovane Tite “Ade”, e il suo più grande divertimento era giocare a calcio con il fratello Miro, entrambi influenzati dal padre. Come la maggior parte degli immigrati, Tite e suo fratello devono fare i conti con importanti difficoltà economiche. Mamma Ivone lavorava come sarta per pagare le spese, e Tite aveva quasi abbandonato il suo sogno di diventare calciatore per aiutare la famiglia.

Tite impara dai suoi genitori il taliani, una variante del dialetto veneto parlato soprattutto negli Stati di Rio Grande do Sul, Santa Catarina e una parte dell’Espírito Santo. La conoscenza del talian si rivela un importante elemento di comunicazione e lavoro per Tite, al punto da avvalersene durante un incontro con il collega Carlo Ancelotti.

La carriera da calciatore di Tite è influenzata da un altro coach brasiliano oriundo: Luiz Felipe Scolari. All’epoca difensore del Caxias, una delle squadre della città gaúcha, Tite incontra Scolari nell’ambito di un campionato scolastico nel quale la squadra allenata da Scolari affronta la scuola di Tite, all’epoca noto come Adenor. Scolari viene informato che nella squadra avversaria c’è un bravissimo ragazzo, noto come Tite, che in realtà è un altro studente. Tuttavia, chi si distingue nella partita è Adenor. Scolari pensa tuttavia che Tite sia Adenor, ed inizia a chiamarlo così, de fatto affibbiandogli questo soprannome. Tite, a 17 anni, è poi persuaso da Scolari ad andare al Caxias.

Nel 1978, come centrocampista al Caxias, Tite debutta come calciatore professionista. Nel 1984, Tite è venduto all’Esportivo di Bento Gonçalves. Nel 1985, poi, è ingaggiato dalla Portuguesa, squadra portoghese di San Paolo. L’anno seguente, già nel Guarani, Tite raggiunge il suo apice diventando vice-campione del Brasile nel 1986 e nel 1987. Tite si laurea anche vice-campione nel Campionato Paulista (Stato di San Paolo) nel 1988.

Come calciatore, Tite è costretto ad interrompere prematuramente la carriera a soli 28 anni a causa di una serie di lesioni al ginocchio e alla rottura del legamento che gli causano la perdita di mobilità di una gamba. Fino ad oggi, Tite non può flettere una delle sue gambe.

Tite intraprende, dunque, una carriera da allenatore. Laureato in educazione fisica presso la Pontificia Università Cattolica di Campinas, Tite guida il Guarany di Garibaldi nel 1990. Tite, poi, allena diverse squadre gaúchas, quali l’Ypiranga di Erechim e il Juventude. Tuttavia, la carriera di Tite come allenatore acquisisce notorietà nel 2000 al Caxias, squadra con la quale vince il Campionato Gaúcho (il campionato dello Stato di Rio Grande do Sul) sul Grêmio, che contava, tra le sue fila, un certo Ronaldinho Gaúcho.

Poco dopo, Tite è ingaggiato dallo stesso Grêmio. Passa, poi, all’Atlético Mineiro nel 2005, al Palmeiras nel 2006, all’Al Ain, negli Emirati Arabi Uniti, nel 2007, e, di nuovo in Brasile, all’Internacional nel 2008. Passato alla guida del Corinthians, Tite diviene l’allenatore di maggior successo in quanto a numero di titoli nella storia della squadra: Tite vince infatti il campionato nazionale due volte, nel 2011 e 2015, la Coppa Libertadores del 2012, la Coppa del mondo per club del 2012 e il Campionato Paulista del 2013.

Nel giugno 2016, Tite è nominato commissario tecnico della Seleção brasiliana, compito che inizia con una serie di vittorie che permettono alla rappresentativa calcistica del Brasile di partecipare alla Coppa del Mondo del 2018 in Russia.

Note: Guilherme Balista, italo-brasiliano, oriundo di una famiglia d’immigrati di Quistello (MN), è nato il 20 settembre 1991 a São José do Rio Preto (San Paolo del Brasile) e trascritto a Predaia (TN). È pastore battista, professore, teologo e traduttore italiano/portoghese con giuramento presso il Tribunale di Mantova. Ha studiato cinema e TV al Progetto LabCom e si è laureato in teologia presso il Seminario Teologico del Centro Apologetico Cristiano di Ricerche. Oltre all’italiano, parla portoghese e spagnolo.

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