Approvato il nuovo Statuto d’autonomia della Lombardia — Lombardi nel Mondo

Approvato il nuovo Statuto d’autonomia della Lombardia

Sessantuno i voti favorevoli, nove gli astenuti, nessun voto contrario. All’articolo 6 citato espressamente il sostegno della Regione alle comunità dei lombardi nel mondo.

E’ stata accolta con un lungo applauso l’approvazione del nuovo Statuto d’autonomia della Regione Lombardia che al comma 5 dell’articolo 6, riguardante i rapporti internazionali e comunitari, cita espressamente che “la Regione sostiene le comunità dei lombardi nel mondo”.

 

Dopo un ampio e partecipato dibattito, durato tre giorni, il Consiglio Regionale ha approvato con 61 voti a favore e 9 astenuti i 65 articoli della nuova “Carta” statutaria. (nella fotografia il presidente Ettore A. Albertoni mentre firma una copia della legge). 

Favorevoli: Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lega Nord, Udc, Per la Lombardia, Partito Democratico, Partito Pensionati, il Consigliere Alessandro Ce’ (Cristiani e Federalisti).

Astenuti Silvia Ferretto (Gruppo 9103), la Sinistra Arcobaleno (Verdi, Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica) e il Consigliere Battista Bonfanti (indipendente PD). Il consigliere Stefano Zamponi (Italia dei Valori) non ha invece partecipato al voto.

 

Il testo, prima della sua entrata in vigore, dovrà essere sottoposto a una nuova approvazione nel corso di una apposita  sessione del Consiglio Regionale già convocata il 14 e 15 maggio. In quella occasione il documento approvato il 13 marzo non potrà subire alcun tipo di modifica e dovrà essere votato dalla maggioranza assoluta degli 80 consiglieri (almeno 41 voti).

 

Entro 5 giorni dall’approvazione finale, quindi al più tardi il 20 maggio 2008, il Presidente del Consiglio Regionale consegna la delibera di approvazione della “Carta” al Presidente della Regione il quale, entro i 5 giorni successivi dal ricevimento, provvede alla pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Lombardia (BURL).

 

Entro 30 giorni dalla pubblicazione (data ultima il 24 giugno 2008) il Governo italiano può proporre ricorso contro il testo approvato dall’Assemblea regionale su presunti aspetti anticostituzionali mentre entro 3 mesi dalla pubblicazione sul BURL (cioè prima del 25 agosto 2008) lo Statuto d’autonomia della Regione Lombardia può essere sottoposto a referendum se lo richiedono 1/50 degli elettori lombardi, pari a circa 165 mila cittadini, o 1/5 dei consiglieri regionali, pari a 16.

 

Se non viene proposto referendum e non è pendente giudizio di legittimità costituzionale, entro 10 giorni dalla scadenza dei tre mesi dalla prima pubblicazione sul BURL (quindi entro il 9 settembre 2008) la legge statutaria viene ripubblicata sul BURL ed entra in vigore il giorno successivo, cioè il 10 settembre.

Il termine di entrata in vigore potrebbe essere abbreviato di 10/15 giorni qualora fossero accelerati i tempi di promulgazione e pubblicazione.

 

Tra gli punti contenuti nel testo, vanno segnalati:

 

AUTONOMIA – “La Lombardia è Regione autonoma della Repubblica italiana in armonia con  la Costituzione e secondo principi dello Statuto”. Questa la prima frase con cui, all’articolo 1, comma 1 si apre il nuovo Statuto della Regione Lombardia.

 

SUSSIDIARIETA’ – Si specificano la sussidiarietà orizzontale (“si favorisce l’iniziativa dei cittadini singoli o associati”) e la sussidiarietà verticale che riguarda il rapporto con gli enti locali. Viene istituito il CAL (Consiglio autonomie locali), con poteri estremamente più incisivi e forti dell’attuale Conferenza delle autonomie (per esempio deve dare parere sul bilancio della Regione).

 

FESTA DELLA REGIONE – Viene introdotta la Festa della Regione, in analogia con quanto già in vigore in Toscana, Molise, Sicilia. La data sarà stabilita in un momento successivo.

 

VITA – La Regione attua tutte le azioni positive a favore della vita in ogni sua fase.

 

FAMIGLIA – La Regione, nell’ambito delle sue competenze, tutela la famiglia come riconosciuta dalla Costituzione con adeguate politiche sociali, economiche e fiscali, particolar alla cura dei figli accanto a quella delle persone anziane.

 

CONFESSIONI RELIGIOSE –  La Regione riconosce nella Chiesa cattolica e nelle altre confessioni religiose, riconosciute dall’ordinamento, formazioni sociali in cui si svolge la personalità dell’individuo e orienta la sua azione alla cooperazione con queste, per la promozione della dignità umana e il bene della comunità regionale.

 

AMBIENTE – Alla tutela dell’ambiente e delle risorse naturali vengono aggiunte la promozione delle biodiversità e del rispetto degli animali, la cura della salubrità dell’aria e dell’acqua.

 

COMUNITA’ MONTANE – E’ stata introdotta la valorizzazione delle Comunità montane.

 

RICERCA E INNOVAZIONE – Riferimenti specifici al ruolo della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnica e produttiva in collaborazione con le università, i centri di ricerca, le comunità tecnico-scientifiche e professionali.

 

PARI OPPORTUNITA’ – La Regione riconosce le pari opportunità tra uomini e donne in ogni campo.

 

PRESIDENTE DELLA REGIONE – E’ eletto a suffragio universale e diretto contestualmente all’elezione del Consiglio regionale.

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