La carta dei dirittti e delle libertà — Lombardi nel Mondo
La carta dei dirittti e delle libertà
Secondo le prime indiscrezioni, da un’approfondita analisi svolta da esperti legali U.S.A. si evincerebbe che il Canada potrebbe aver addirittura soppiantato gli Stati Uniti quale primario punto di riferimento per normative costituzionali e principi civili. I risultati analitici del meticoloso confronto tra Canada e Stati Uniti saranno pubblicati nel New York University Law Review il prossimo giugno.
Il Canada è stato il primo paese del Commonwealth ad adottare una Carta dei diritti ed ha influenzato molte ex-colonie britanniche nella creazione di una propria Costituzione. Israele, Hong Kong e paesi dell’Est europeo si sono ispirati anch’essi ai principi inseriti dal Canada nella sua Costituzione. Sia la Carta che il Paese stesso sono un esempio virtuoso per altre giovani nazioni che riconoscono la comune volontà di condividere scopi e valori simili a quelli della società canadese.
La Carta dei Diritti e delle Libertà non solo bandisce le discriminazioni di razza e sesso ma protegge i diritti di movimento dell’individuo e dell’uso della lingua e tutela il cittadino di fronte alla legge con il principio della presunzione d’innocenza. Sono solo alcuni esempi che spiegano perché il Bill of Rights degli Stati Uniti non è più percepito adatto ad una moderna società globalizzata.
Ma il trentesimo anniversario dell’evento politico canadese sicuramente più importante dopo il secondo conflitto mondiale non sarà festeggiato come meriterebbe.
Secondo il Liberale ex-Primo Ministro Jean Chrétien, padre fondatore della Carta quando era Ministro della Giustizia nel governo di Pierre Elliott Trudeau, potrebbe sembrare una conquista troppo ‘Liberal’ per l’attuale governo Conservatore di Stephen Harper: ‘La Carta non appartiene né ai Liberali né ai Conservatori ma a tutti i Canadesi e sempre più al mondo intero.’
Ginette Citrini
Fonte : The Globe & Mail ; http://laws-lois.justice.gc.ca/eng/charter/ http://laws-lois.justice.gc.ca/fra/Charte/
Ernesto R Milani
Ernesto.milani@gmail.com
19 aprile 2012
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