Appello a favore della Carta dei Valori del Volontariato per gli Italiani nel Mondo — Lombardi nel Mondo

Appello a favore della Carta dei Valori del Volontariato per gli Italiani nel Mondo

L’elaborazione di questo documento ha lo scopo di aggregare attorno a dei valori comuni il grande patrimonio rappresentanto dall’Associazionismo degli Italiani nel Mondo. A tal fine occorre fare grande chiarezza su cosa vuol dire essere volontario…

L’elaborazione di questo documento ha lo scopo di aggregare attorno a dei valori comuni il grande patrimonio rappresentanto dall’Associazionismo  degli Italiani nel Mondo. A tal fine occorre fare grande chiarezza su cosa vuol dire essere volontario.

 

Essere volontario significa mettere al centro della propria azione una libera gratuità definita come assenza, non solo di guadagno economico, ma anche “di rendita di potere”, di vantaggi diretti e indiretti; come “libertà  rispetto alle logiche dell’utilitarismo economico e dell’assolutizzazione del profitto”.

 

Nei confronti delle istituzioni vuol dire avere un compito propositivo, collaborativo e sussidiario  senza rinunciare al proprio ruolo di stimolo e di critica,  rifiutando un ruolo di supplenza per le eventuali carenze delle strutture pubbliche, alle quali deve essere chiesto di svolgere sempre e

comunque il loro dovere.

 

Un volontariato a cui non deve essere chiesto di rinunciare alla propria autonomia in cambio di sostegno economico o politico, ponendolo come libera voce e potenziale positivo dentro e fuori la sfera socio-politica, svolgendo così un compito prezioso: di avvistamento di problemi di arricchimento dell’agenda politica, di promozione sollecitante, se occorre provocatoria.

 

Oggi più che mai l’Associazionismo degli Italiani nel Mondo dovrà mantenere il suo ruolo di collante democratico delle varie esigenze individuali e collettive, anche di fronte al prossimo appuntamento elettorale che invitabilmente porterà confronto, competizione e forse anche divisione nelle comunità all’estero,oltre che civile tensione democratica.

 

Il volontariato,  attuata una Carta comune dei Valori del Volontariato per gli Italiani nel Mondo,non potrà essere messo a disposizione dei partiti se non con un contributo di idee  da condensare in un documento programmatico da presentare ai futuri candidati per il Parlamento italiano eletti all’estero. Questo, affinchè essi assumano nei loro programmi le proposte di quella società civile che intendono rappresentare.

 

E’ quindi sbagliato chiedere all’associazionismo e al volontariato di schierarsi a favore di liste politiche di partito o civiche. In Italia nessuno si sognerebbe mai di farlo, anche perchè non avrebbe senso avere un sistema di rappresentanza delle comunità italiane all’estero,diverso da quello dei partiti e dalle coalizioni esistente in Italia : si rischierebbe una inevitabile

marginalizzazione. Si andrebbe inoltre ad una “militarizzazione” partitica dell’Associazionismo assolutamente inaccettabile e contraria a quei  valori oramai comunemente accettati dal volontariato italiano e dalle forze politiche stesse.

 

Auspico un approccio istituzionale del volontariato nei confronti degli attuali rappresentanti di Governo, evitando di cadere in un clima pre-elettorale, senza per questo rinunciando al diritto di critica e di sollecito alla risoluzione dei molti problemi esistenti.

 

A tal fine chiedo alla FIEI, a nome dell’UNAIE, di accettare di partecipare ad un incontro di tutto l’Associazionismo Italiano nel Mondo, proposto dal Ministro della Funzione Pubblica Enrico La Loggia , presente il Ministro degli Italiani nel Mondo Mirco Tremaglia,per discutere la

convocazione della Conferenza Stato-Regioni e la possibile costruzione di una legge quadro o di un atto di indirizzo di delega alle Regioni in tema di emigrazione italiana nel mondo, in collaborazione con il CGIE e le commissioni competenti.

 

Daniele Marconcini

Consigliere UNAIE

 

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