Cartoline (40) — Lombardi nel Mondo
Cartoline (40)
Del poeta di Marradi abbiamo parlato in una recente cartolina apparsa in questa rubrica. Anche allora si accennava all’emigrazione e alle esperienze di Dino Campana in Argentina. «Buenos Aires» fu pubblicata postuma, anche se «precede» i «Canti Orfici», l’opera più conosciuta di questo poeta, apparsa nel 1914.
Il poeta, poco più che ventenne, sembra trovarsi a disagio con la massa di emigranti pronti allo sbarco nella «nuova Patria» e con chi li attende sulla banchina. Egli ci presenta un popolo che impazza, chiassoso, che si accalca, ebbro e stralunato. Una massa giunta a Buenos Aires su un bastimento che «avanza lentamente» in un mattino nebbioso che vela il «nuovo mondo» e quasi nasconde un futuro «di lotta», annullando sogni e progetti.
Si avvertono sensazioni molto diverse da quelle provate e descritte da De Amicis e da altri scrittori e cronisti dell’epoca. La causa potrebbe venir ricercata nei motivi che spinsero Campana a vivere la breve avventura in Sud America: la fuga e il «nomadismo» che lo allontanavano da luoghi e persone che sempre meno gli appartenevano. Marradi e la madre, per esempio.
L’esperienza argentina di Dino Campana, impegnato nella costruzione di una tratta ferroviaria, la si ritrova nel brano conclusivo di «Pampa». Scrive il poeta: «Sotto le stelle impassibili, sulla terra infinitamente deserta e misteriosa, dalla sua tenda l’uomo libero tendeva le braccia al cielo infinito non deturpato dall’ombra di Nessun Dio».
Buenos Aires
Il bastimento avanza lentamente
Nel grigio del mattino tra la nebbia
Sull’acqua gialla d’un mare fluviale
Appare la città grigia e velata.
Si entra in un porto strano. Gli emigranti
Impazzano e inferocian accalcandosi
Nell’aspra ebbrezza d’imminente lotta.
Da un gruppo d’italiani ch’è vestito
In un modo ridicolo alla moda
Bonearense si gettano arance
Ai paesani stralunati e urlanti.
Un ragazzo dal porto leggerissimo
Prole di libertà, pronto allo slancio
Li guarda colle mani nella fascia
Variopinta ed accenna ad un saluto.
Ma ringhiano feroci gli italiani.
Da Quaderno, in Canti Orfici pag. 100 – 101, Milano 1972
Cartoline, rubrica a cura di L. Rossi (Bochum)
www.luigi-rossi.com
«Cartoline» desidera proporre, a chi segue Lombardi nel Mondo, momenti e avvenimenti, curiosità e personaggi, opere e luoghi legati alla storia della presenza italiana e lombarda nel mondo e dell’immigrazione.
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