Cartoline (45) – La patria del «marmo artificiale» — Lombardi nel Mondo

Cartoline (45) – La patria del «marmo artificiale»

L’abilità degli artigiani di Rima San Giuseppe (Valsesia) portò alla diffusione del «marmo artificiale», «specialità» decorativa che artigiani rimesi hanno utilizzato in Russia, Svezia, Norvegia, Bulgaria, Romania, Ungheria, Serbia, Austria, Germania, Francia, Marocco e Algeria…
Cartoline (45) - La patria del «marmo artificiale»

Valsesia

L’abilità degli artigiani di Rima San Giuseppe (Valsesia) portò alla diffusione del «marmo artificiale», «specialità» decorativa che artigiani rimesi hanno utilizzato in Russia, Svezia, Norvegia, Bulgaria, Romania, Ungheria, Serbia, Austria, Germania, Francia, Marocco e Algeria…

Rima San Giuseppe, in Val Sermenza, è un paesino valsesiano ricco di sorprese. I suoi primi abitanti sono di origine Walser, popolo di lingua e cultura alemanna che, verso il 1300, si fermano a Rimmu dopo aver fondato nuclei abitativi attorno al Monte Rosa e nel Vallese.

A Rima San Giuseppe ci si arriva ammirando prati e boschi e un meraviglioso paesaggio alpino. Il piccolo centro è anche uno dei siti storici dell’emigrazione italiana. Da qui sono partite generazioni di artigiani e lavoranti che si sono distribuiti per tutta l’Europa e, nella seconda metà del 1800, il successo imprenditoriale ottenuto nelle «nazioni estere» si riflette nelle tracce architettoniche degli edifici di questo comune.

A Rima San Giuseppe è possibile visitare e ammirare la gipsoteca di uno dei maggiori scultori italiani del 1800, il rimese Pietro Della Vedova. La ricca gipsoteca, protetta da un bosco, è un sito voluto dallo stesso scultore che donò al paese in cui era nato circa duecento opere, con bozzetti in terracotta e gesso, fatte giungere dal suo studio torinese e che arrivarono a Rima San Giuseppe non senza problemi.

Le opere di Pietro Della Vedova si mostrano nella luce che filtra dalle grandi finestre. Il visitatore si trova in uno spazio in cui prendono forma figure e immagini, con i relativi rimandi sociali e culturali, e raccontano un’arte e un mestiere, città italiane e straniere, come gli infiniti percorsi che uniscono il paesino valsesiano a terre lontane.

Rima San Giuseppe è uno dei centri storici dell’emigrazione italiana. A partire dal 1500-1600, come in tutta la Valsesia e l’arco alpino, l’espatrio è dettato dalla povertà e dal bisogno. I rimesi si rivolgono dapprima verso l’area di lingua e cultura tedesca. L’abilità degli artigiani della Val Sermenza portò alla nascita e diffusione di uno dei prodotti più ricercati nell’edilizia: il «marmo artificiale», una tipica «specialità» decorativa rimese che, per quasi un secolo, artigiani originari di questo comune hanno utilizzato in Russia, Svezia, Norvegia, Bulgaria, Romania, Ungheria, Serbia, Austria e Germania, come in Francia, Marocco e Algeria. Le decorazioni in «marmo artificiale» abbellivano palazzi, alberghi, stazioni ferroviarie e templi, sostituendo il costoso marmo naturale.

Il «marmo» rimese è il prodotto di un impasto e del basso costo delle materie prime (gesso e scagliola).

Tra le imprese più note, attive all’estero, si ricordano le ditte De Toma, Bastucchi, De Paolis, Axerio-Piazza e Axerio-Cilies, Ragozzi, Viotti e Della Vedova. Imprese che, con i loro lavoranti, erano vere e proprie «sorgenti feconde di benessere e d’agiatezza per molte famiglie di questa vallata» (Federico Tonetti, Museo storico e artistico Valsesiano, Edizione Palmiro Corradino, Borgosesia 1973).

Nelle prossime cartoline (nr. 46 e nr. 47) accenneremo ad alcune di queste «famiglie» di imprenditori e artigiani che sembrano richiamare alla memoria gli stuccatori lombardi che tra 1600 e 1800 si sparsero per il vecchio continente.

 

Indirizzi utili:

http://www.alagna.it/home.php?sid=96

http://www.marmoartificiale.it/storia.htm

http://www.comune.rimasangiuseppe.vc.it

http://www.valsesia.it/WALSER/VALSESIA/RIMA/rima.htm#musei

http://www.ecomuseiemestieri.it/scheda/77/

 

 

Cartoline, rubrica a cura di L. Rossi (Bochum)

www.luigi-rossi.com

 

«Cartoline» desidera proporre, a chi segue Lombardi nel Mondo, momenti e avvenimenti, curiosità e personaggi, opere e luoghi legati alla storia della presenza italiana e lombarda nel mondo e dell’immigrazione.

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